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  1. Posted 7/11/2011, 10:49
    ROMA - Il maltempo tiene con il fiato sospeso mezza Italia. A far paura è soprattutto il Po che tiene sotto scacco Piemonte, Lombardia e Veneto. A Piacenza è stato registrato un livello delle acque di allarme: oltre 5 metri. A Torino, dove oggi le scuole rimarranno chiuse come in buona parte della regione, è stato evacuato l’ospedale Amedeo di Savoia ed è sotto osservazione la Dora che per ore ha lambito argini e ponti.
    La morsa del maltempo ieri ha flagellato anche la Campania. Allagamenti e alberi abbattuti nel napoletano e nel salernitano, soprattutto nella delicata e tristemente nota zona di Sarno e Pagani. L’episodio più grave ad Arco Felice, frazione di Pozzuoli, dove un uomo è rimasto ucciso a seguito della caduta di un albero sulla sua auto. Anche Napoli, come annunciato, è stata paralizzata dagli allagamenti. Rinviata l’attesa partita di calcio contro la Juventus. Sono stati chiusi gli scavi di Pompei ed Ercolano, problemi in molti comuni, compresi Portici, Torre del Greco e Boscoreale. Due persone - una donna di 44 anni, e il padre, di 86, entrambi di Altamura (Bari) - sono disperse dopo che l’auto sulla quale si trovavano è stata travolta da un torrente in piena, a Borgo Venusio, vicino Matera.
    La Protezione Civile rilancia l’allerta meteo fino a giovedì. A Genova ieri è stato il giorno del dolore e delle polemiche. Per oggi è stato proclamato il lutto cittadino per le sei vittime dell’alluvione di venerdì, ma non si placano le polemiche e le critiche all’amministrazione comunale. Molti cittadini chiedono a gran voce le dimissioni dell’intera giunta: «Porterò per sempre le vittime di questo disastro sulla coscienza. La responsabilità ce la prendiamo tutti e io per prima, ma non mi dimetto, sarebbe vergognoso» ha detto il sindaco Marta Vincenzi. Infine, polemica a Verona: il giocatore viola Montolivo ride al minuto di silenzio per le vittime, poi si scusa: «Mi vergogno».


    L'INTERVISTA di Chiara Prazzoli.
    Massimiliano Milani, responsabile della Protezione Civile della Provincia di Pavia, siete in attesa della piena (dovrebbe essere arrivata oggi all’alba)?
    «Sì, con animo abbastanza sereno. Sono già state evacuate in via precauzionale alcune persone da Travacò Siccomario, una piccola frazione molto vicina al fiume, e si sta per chiudere al traffico il Ponte della Becca, più o meno attorno alle 22».
    Come sono potuti accadere i fatti di Genova?
    «Lì in tre o quattro minuti si è riversata una caterva d’acqua sulla città. Non era un evento prevedibile e non possiamo fare paragoni con la situazione del Po e quanto sta accadendo qui: noi siamo stati allertati due giorni fa, abbiamo avuto tempo e modo di agire. Però possiamo puntualizzare qualche eccellenza solo lombarda».
    Quale?
    «Gli alvei dei nostri fiumi e dei nostri torrenti, in particolare degli affuenti del Po, sono puliti. Ogni anno i nostri 1.747 volontari partecipano all’esercitazione “Fiumi sicuri”, in cui ripuliamo gli alvei, in previsioni delle grandi piene che ci sono spesso. E’ una iniziativa a livello regionale, ma che permette poi di affrontare con animo relativamente sereno le bizzarrie della natura. Noi cerchiamo di prevenire».
    Il Po può essere cattivo.
    «Certo, lo è stato nel 2000 e ancora nel 1994, quando uccise due persone». Tra cui un’ex fidanzata di Milani, da qui forse la passione e l’impegno dell’attuale responsabile per la Protezione civile.
    Cosa si deve fare in caso di esondazioni o quando più banalmente si annuncia, come accaduto a Genova, che c’è allerta 2 per via del maltempo?
    «La gente deve capire che pochi, semplici comportamenti in casi di esondazioni o gravi eventi naturali, fanno sicurezza. Quando c’è allerta bisogna stare in casa, non muoversi in auto se non per emergenze, stare lontano dai fiumi e dai ponti. Sembrano consigli banali, ma salvano vite».

    IL PO FA PAURA Il Po è sorvegliato speciale, 24 ore su 24. Monitorato lungo tutto il suo percorso, ma in queste ore principalmente in Piemonte, dove continua a piovere, come un pò su tutta la pianura padana. Ma i timori sono rivolti alle prossime ore. Per oggi infatti c'è solo «una moderata preoccupazione», ha spiegato il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli, uscendo dalla sala operativa torinese dopo una riunione col presidente della Regione, Roberto Cota, il prefetto Alberto Di Pace, l'assessore regionale Roberto Ravello. «Oggi - ha chiarito - gli osservati speciali sono i fiumi Pellice, Tanaro, Sesia e le loro vallate. Per l'asta principale del Po la preoccupazione maggiore sarà nella serata. La situazione è attentamente seguita ma bisogna attendere lo sviluppo nelle prossime ore». Le piogge registrate fanno ritenere che l'onda di piena lungo l'asta del Po, a partire dal tratto piemontese, possa attestarsi su valori prossimi al livello 2 di criticità (ordinaria/moderata) nel tratto a valle della confluenza del Ticino. L'Agenzia Interregionale per il Po di Parma prevede che il colmo di piena nel Piemontese transiti nella notte con valori di poco inferiori a livello 3 (superato, si inizia a parlare di elevata criticità) tra Moncalieri e la confluenza della Stura di Lanzo (S.Mauro Torinese). Tra le confluenze della Dora Baltea (Crescentino) e del Ticino (Ponte della Becca) dovrebbe permanere una criticità ordinaria (tra livello 1 e 2) che però potrà raggiungere livelli più consistenti alla confluenza tra il Po e il Tanaro. Particolare attenzione è rivolta alle zone di confluenza in Po degli affluenti - in particolare Dora Riparia, Chisola e Tanaro - sul Po a Moncalieri e sulla Dora Baltea a Ivrea. Insomma, la situazione non è drammatica, ma induce a prudenza. Nel pomeriggio è stato chiuso al traffico, in pieno centro di Torino, il Ponte sulla Dora Riparia di via Bologna, in via precauzionale. L'acqua del fiume infatti è arrivato a pelo della struttura che collega via Bologna a corso 11 febbraio. Domani chiuderanno non solo le scuole, ma anche i Centri Diurni comunali per minori e per persone disabili, il Politecnico. l'Università. Il sindaco Piero Fassino ha detto che «la notte è passata tranquilla e grazie alla tempestività degli interventi delle strutture impegnate non si registrano per ora criticità significative. In vista di un aumento delle precipitazioni tutte le misure di allerta e prevenzione sono state accresciute. Per facilitare l'azione di protezione è decisivo - ha aggiunto - che anche i cittadini collaborino: non ci si sposti se non per motivi effettivamente urgenti, non si passeggi o sosti in prossimità dei corsi d'acqua, non si lascino auto o veicoli parcheggiati in zone a rischio». Attenzione anche più a valle, verso Lombardia ed Emilia dove il colmo di piena è atteso fra domani e martedì e dove alcuni fiumi sono a livello di guardia. Alle 17 nel Piacentino, secondo la rilevazione di Coldiretti, il livello aveva raggiunto i 5,4 metri, superando quindi la soglia di prima attenzione di 5 metri. E ad est arriveranno anche vento e mareggiate. È previsto un nuovo rinforzo di scirocco sull'Adriatico con valori di 15 metri al secondo al largo e 5-10 m/s sotto costa. Si raggiungerà un'altezza dell'onda di circa 1,5 metri alle 7, in concomitanza di un picco del livello del mare previsto di 0,9 m. Le mareggiate, eventualmente aggravate da condizioni di alta marea, potrebbero provocare danni alle strutture costiere, alle attività di servizio esistenti e alle aree portuali. Si prevede un'attenuazione dal pomeriggio.


    NAPOLI ALLAGATA LChe oggi, per Napoli e provincia, sarebbe stata una gran brutta giornata era stato detto, già ieri. L'allerta maltempo per una terra, come la Campania, che per pioggia e fango ha contato parecchi morti, era scattata sabato sera. Oggi la conta dei danni, pesanti visto che un uomo è morto. Un albero, a Pozzuoli, è caduto sulla sua auto. E così, il 64enne Domenico Conte è rimasto schiacciato, senza scampo. E poi, decine e decine sono stati gli automobilisti rimasti bloccati e tratti in salvo, cittadini intrappolati nelle loro case, strade allagate in ogni dove. Finanche la partita Napoli-Juventus, che era in programma stasera, è stata rimandata. Obiettivo: tutelare l'incolumità dei tifosi. La pioggia della notte e soprattutto delle prime ore della mattina ha messo in ginocchio la città e la provincia: chiuse stazioni della metropolitana, fermi alcuni collegamenti ferroviari, chiusa un'uscita dell'autostrada A3, cancellati voli aerei. Lunghissimo l'elenco dei comuni coinvolti: Saviano, Piazzola di Nola, Volla, Casoria, i comuni vesuviani di Torre del Greco, Ercolano, Portici. Problemi a Pompei, anche negli Scavi. E poi l'area flegrea, Pozzuoli in primis dove nella frazione di Arco Felice, in via Miliscola, è morto il pensionato. Sua moglie era andata a un funerale. Lui voleva raggiungerla, poi è arrivata la pioggia. Ha così deciso di aspettarla in auto. Era lì, che sfogliava il giornale quando il pino secolare si è schiantato sulla sua automobile ed è morto sul colpo. Quello stesso pino per il quale i cittadini avevano segnalato la pericolosità: erano stati avvertiti cedimenti, era stato chiesto un sopralluogo. Ma stamattina era ancora lì. Basta scorrere l'elenco delle strade allagate o meglio delle strade che si sono trasformate in veri e propri fiumi, per cercare di capire quanto è successo. Circolazione nel caos in via Cupa Principe di San Nicandro, quartiere San Giovanni a Teduccio; in via Stadera; in via Nicola Miraglia a Poggioreale, dove sono saltati i tombini; in Corso San Giovanni a Teduccio; in via delle Repubbliche Marinare; in viale Umberto Maddalena. Perfino un ponte, quello della Sanità, si è allagato, completamente. E ancora, chiusura della circolazione nel sottopasso di via dei Ciliegi, che collega Chiaiano con l'asse Mediano, caos in via Posillipo dove i tombini saltati hanno trasformato la strada in un torrente in piena. Problemi anche per l'edificio che ospita il Conservatorio di San Pietro a Maiella dove si è verificata la caduta di alcuni cornicioni. E poi, tutta la provincia. In tilt, per ore, il centralino dei vigili del fuoco. È per tutto questo che, dopo un vertice in Prefettura è stato deciso di rinviare il posticipo di campionato in programma stasera allo stadio San Paolo. Niente partita Napoli - Juventus: non per la pioggia ma soprattutto perchè in vista delle criticità legate alla viabilità, si poteva mettere in qualche modo a rischio la sicurezza dei cittadini. L'Ad della Juve ne prende atto: «Siamo dispiaciuti perchè avevamo preparato a fondo questa partita - dice Giuseppe Marotta - ma il calcio non può e non deve vivere fuori dalla realtà». Stessa posizione anche quella espressa dal presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis: «Condivido pienamente la decisione del prefetto di Napoli. Peraltro i tragici eventi di Genova imponevano una attenzione particolare».

    ALLERTA PO Il livello del fiume Po a Piacenza «è salito a 5,4 metri per effetto delle precipitazioni intense che hanno fatto scattare l'allerta per l'allagamento delle aree golenali non difese da argini con conseguenti danni alle attività agricole». È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti alle 17,00 di oggi sulla situazione del fiume Po e dei suoi affluenti. Il livello del Lago Maggiore a Sesto Calende - continua la Coldiretti - «è aumentato di mezzo metro in 24 ore a conferma della insolita violenza della pioggia caduta che ha creato situazioni di sofferenza in molti corsi d'acqua». Dal Bormida al Dora Baltea, dal Pellice al Tanaro e al Sesia la situazione delle campagne lungo tutti i fiumi principali «e critica» conclude l'organizzazione agricola nel segnalare «numerosi casi di campi allagati e di aziende agricole isolate e c'è preoccupazione anche per i capi di bestiame allevati nelle stalle a ridosso delle aree golenali».

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