PROPRIETA'VIRTU' DELL'ORTICA

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    Proprietà benefiche dell'ortica

    Nell’antica Roma veniva consigliato ai sofferenti di reumatismi ed artrite reumatoide di rotolarsi nudi nell’ortica. Questa pratica un po’ brutale probabilmente dava buoni risultati grazie alla azione vasodilatatrice che rimuoveva gli acidi urici dalle articolazioni. Nell’Europa del nord, invece, era consuetudine preparare biscotti con farina di segale e semi di ortica per i bambini che facevano la pipì a letto.

    L’Ortica (Urtica Dioica L.) è depurativo del fegato e dei reni con utile effetto anche su calcoli e sabbia di entrambi gli organi. Possiede proprietà antireumatiche. A livello dello stomaco agisce depurandolo da ristagni e favorendo la guarigione delle ulcere; rappresenta inoltre un sicuro rimedio contro enteriti acute e croniche. Il succo ottenuto dalla pianta pestata e triturata ha ottime virtù emostatiche e vasocostrittrici.

    La radice riesce a ridurre del 70% il volume della ghiandola prostatica con ipertrofia benigna inibendo la crescita delle cellule prostatiche. Tuttavia sembra che le altre proprietà terapeutiche, oltre quelle diuretiche e antinfiammatorie, non siano ancora confermate dalla ricerca scientifica.
     
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    EFFETTI / INDICAZIONE PER L'USO
    Effetti - Ortica proprietà :
    Uso interno ( da ingoiare , tisane o compresse):
    > Diuretico, antireumatico, leggero effetto anti-allergico (allergia da fieno )

    Uso esterno (da applicare sotto forma di lozione o altra soluzione):
    > Tonico, astringente, emostatico.

    Indicazioni:
    Uso interno (principalmente tisane):
    > Infezioni delle vie urinarie, cistite, effetto drenante, febbre da fieno, gotta, prevenzione dei calcoli urinari e renali. Allergia.
     
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    ORTICA



    L'ortica e una pianta perenne Le foglie sono ovali, a denti triangolari, pelose. Le foglie e i peli di cui è ricoperta conteniene una sostanza orticante. L'ortica fa bene: viene utilizzata contro l'anemia, come tonico, contro i reumatismi, per il benessere della pelle e dei capelli.

    Infuso di ortiaca: 50 gr. di foglie fresche in un litro di acqua bollente per 10 minuti In genere viene consigliato di venderne 1 litro al dì.

    Decotto di erba fresca: 30 g di ortica fresca in mezzo litro d’acqua fredda,, bollire per 10 minuti, filtrare e bere caldo o freddo.

    Pomata: sciogliere 250 g di cera d’api sbiancata in un recipiente a bagnomaria, versarvi 30 g di ortica essiccata e far cuocere a fuoco bassissimo per circa 2 ore. Filtrare in un recipiente coperto da un telo e mentre è ancora calda, usando guanti di gomma, spremere bene. Passare subito in vasetti di vetro scuro.

    Tintura: si trova già pronta in erboristeria o nelle farmacie con reparto erboristico. Per prepararla: porre 20 g d’ortica essiccata in 100 ml di alcool a 25°C e lasciare macerare per 5 giorni, quindi filtrare e conservare in bottiglie scure.

    Succo: per ottenere 100 ml di succo occorrono grandi quantità di erba fresca, circa 10 kg.



    Comprende: acido formico, e gallico, acetilcolina, carotene, clorofilla, tannino, istamina, potassio, calcio, ferro, manganese, silicio, vitamina C,.

    Le proprietà sono molteplici:: antidiabetico, astringente, depurativo, diuretico, emostatico.

    Acidi urici, anemia, colesterolo, enteriti acute e croniche, enteriti catarrali, epatopatie, insufficienza cardiaca, stanchezza, renella, obesità: 3 tazze al giorno di infuso o 4 cucchiaini al giorno di tintura, polvere d’ortica spolverizzata sui cibi.

    Artrite, reumatismi, emorroidi, sciatica, tendiniti, bruciature, distorsioni, punture d’insetti: come le precedenti indicazioni e frizioni con la pomata sulle zone doloranti.

    Stress fisico e psichico: decotto d’ortica fresca 3 tazze al giorno, un bicchiere di succo a digiuno tutte le mattine.

    Gli impieghi popolari di quest'erba vertono soprattutto alla cura dei reumatismi, alla depurazione del sangue nelle cure primaverili ed in presenza di manifestazioni cutanee come le foruncolosi e le dermatosi conseguenti a disordini alimentari e a cattiva eliminazione delle tossine.


    Acne e malattie della pelle in genere: 3 tazze d’infuso nel corso del giorno, oppure 15 gocce di tintura diluite in un poco d’acqua o una tazza di decotto bevuto al mattino a digiuno. In caso di psoriasi ed eczemi applicare sulla parte un po’ di pomata prima di coricarsi.

    Caduta dei capelli, forfora: preparare un decotto con tre manciate di radici d’ortica per mezzo litro d’acqua e mezzo d’aceto di mele, bollire mezz’ora e filtrare. Con questo preparato frizionare mattino e sera. L’acqua dell’ultimo risciacquo, quando lavate i capelli, dovrebbe essere fatto con decotto tiepido d’ortica e sola acqua.

    Pelle grassa: una volta alla settimana fare suffumigi con un litro e mezzo di acqua bollente a cui avrete aggiunto 3 cucchiai di ortica essiccata. Usate quotidianamente un astringente ottenuto facendo macerare per due settimane 4 cucchiai di ortica essiccata in 4 cucchiai di alcol. Filtrate, aggiungete un quarto di cucchiaio di borace in 3 cucchiai di amamelide e 10 gocce di glicerina. Agitare bene prima dell’uso. Per migliorare l’odore, potete aggiungere due gocce di olio essenziale di rosa o di rosmarino.

    ALTRI USI: in cucina si usa in frittate, minestre, ravioli, risotti. La polvere ottenuta dalle foglie essiccate può essere sparsa sul cibo.



    E' estremamente benefica ed efficace per regolarizzare le funzioni intestinali poiché con le sue proprietà normalizzatrici riesce a combattere sia la diarrea che la stitichezza e, contemporaneamente, è indicata per ridare vigore sia all'intestino che allo stomaco.

    Nell'ortica sono presenti molti minerali come calcio, potassio e zolfo, e di conseguenza è un potente antianemico e mineralizzante.

    Con l'ortica si fanno ottimi piatti: zuppa di ortiche, oppure ortiche alla crema. Si preparano come gli spinaci o l'insalata cotta, sostituendoli vantaggiosamente. Naturalmente, una volta cotta, l'Ortica non pizzica più, anzi diventa morbidissima come il velluto per lo stomaco.

    In conclusione:

    Aiuta l'eliminazione delle tossine e vivifica la flora batterica.

    Quindi di notevole aiuto nella diminuzione di peso.

    E' una pianta usata da oltre due millenni nel trattamento del cuoio capelluto. E' una vera miniera di sostanze attive come minerali, composti azotati, sali, acido formico, etc.

    Rinforza cartilagini, unghie fragili e capelli. Utilizzata anche nei problemi di acne.

    La radice migliora le manifestazioni legate all' ipertrofia prostatica, limitando le dimensioni della prostata, forse per una interazione tra sostanze presenti nell' ortica e le proteine sieriche che legano normalmente gli androgeni.

    Scrive Maurice Mességué: "Perché mai si getta alle ortiche ciò che non si ama più? Io getterei alle ortiche proprio coloro che amo di più. Se dalle vostre escursioni in campagna e dai vostri picnic domenicali doveste riportare soltanto una pianta, che questa sia l'ortica, Sono grato a mio padre d'avermi insegnato a farmela amica".

    Il guaio dell'ortica è che non si trova sempre durante l'anno ed allora è bene sapere che esiste una Tintura Madre Spagirica che ha gli stessi effetti

    Iginio Tartaglini
     
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    L’ortica è una pianta che accompagna l’uomo e cresce dove lui è presente: orna il giardino, fiancheggia i sentieri campestri, si insedia nelle discariche, prolifera nei boschi, si propaga nei luoghi che l’uomo abbandona, come nei campi incolti e attorno alle case e stalle abbandonate, vivendo dell’eredità lasciata dall’uomo. Ama l’umidità e la ricchezza in azoto e in humus. Va raccolta in luoghi sani, lontano dalle strade trafficate. Per la raccolta delle foglie ad uso alimentare, ideale è questo periodo primaverile, quando i germogli sono ancora teneri. Falciandola si hanno degli ottimi ricacci in Settembre o anche prima, a seconda del periodo della falciatura. Le cime più tenere è sempre possibile utilizzarle. Per la raccolta delle foglie a scopi officinali, con l’essiccazione della pianta, il periodo migliore va da Giugno ad Agosto, quando la pianta è fiorita, meglio all’inizio della fioritura. Scelto il periodo giusto, va raccolta preferibilmente al mattino di una giornata soleggiata e non umida, dopo che l’ eventuale rugiada se ne è andata e va messa subito ad essiccare in luogo asciutto, ventilato e riparato dal sole, dopo averne fatto dei fasci non troppo compressi. Dopo circa una settimana l’essiccazione è completata ed è bene raccogliere subito le foglie perché una esposizione troppo lunga farebbe perdere principi attivi alla pianta. Naturalmente chi non ha la possibilità di fare tutto questo, può trovare l’ortica correttamente essiccata sia in farmacia che in erboristeria.
    USO E PREPARAZIONE
    Per uso alimentare si può usare cruda, scottata e cotta. L’ortica cruda è particolarmente salutare, perché non perde le vitamine Se ne può fare il succo, attraverso un estrattore, si può triturare finemente e schiacciare un poco in modo che perda il potere urticante e aggiungerla ad insalate e minestre pronte, come fosse prezzemolo. Il succo va usato fresco. Cotta è ottima nelle minestre e minestroni di qualsiasi tipo, oppure si può mangiare come gli spinaci, scottata e condita con olio, limone e sale. Se ne può fare anche un’ottima frittata, dopo averla scottata in poca acqua. Un uso frequente, medicinale, è come tisana (infuso).

    Infuso da foglie fresche: versare una tazza di acqua bollente su due o tre cime di ortiche e toglierle dopo 4-5 minuti. Le foglie si possono mangiare

    Infuso da foglie essiccate: versare una tazza di acqua bollente su 2-4 cucchiaini di piante di ortica, lasciare in infusione per 10 minuti e poi filtrare.
    RICETTA SPECIALE
    Con l’ortica fresca, di questi tempi si può fare un’ottima crema da spalmare sul pane e per tartine. E’ necessario un piccolo mixer entro cui riporre tutti gli ingredienti: ortiche tagliuzzate, prezzemolo fresco spezzettato, compresi i gambi teneri, olio extravergine di oliva in abbondanza, 2-3 noci, uno spicchio di aglio, mezza mela (questi ultimi tre ingredienti sono facoltativi, a proprio gusto), limone e sale quanto basta. Mixare 2 minuti. Deve uscire una consistenza cremosa. A questo fine se è troppo densa aggiungere olio, se è troppo liquida aggiungere ortiche o prezzemolo. mettere in vasetto e riporre in frigo. Si mantiene bene un paio di settimane e più, ma è preferibile consumarla fresca.
     
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    Fibra simile al lino: uso minimo di diserbanti e minore impatto ambientale
    Mi vesto di ortica: la riscoperta
    di un tessuto ecologico

    Utilizzata dai soldati di Napoleone e in Germania durante le due guerre. Ma in Italia un progetto non ha funzionato
    MILANO - Indossare l’ortica può sembrare curioso. Da questa pianta urticante non deriva il vestiario per un aspirante fachiro, ma un nuovo modo di abbigliarsi in linea con le esigenze ambientali. Le caratteristiche dell’ortica, infatti, rendono possibile un uso minimo di diserbanti e fitofarmaci e la possibilità di coltivare la pianta a livello locale riduce l’impatto ambientale del trasporto. La fibra dell’ortica, al di là dell’aspetto poco rassicurante, è simile a quella del lino. Ha buone caratteristiche antistatiche, traspiranti e termoregolatrici.

    DALLA PIANTA ALLA CAMICIA - Per arrivare alla produzione di un tessuto da Ortica dioica, così come per altre specie vegetali da fibra, si procede alla raccolta degli steli, poi, questi vengono macerati in acqua per distruggere le sostanze pectiche che tengono legate tra loro le fibre. A questo punto, si procede alla stigliatura: vengono separate, cioè, le fibre dalle altre parti legnose. Infine, si procede alla filatura e alla tessitura. Non si tratta di una novità nel settore tessile, quanto piuttosto di una riproposizione: migliaia di uniformi dell’armata di Napoleone erano tessute in ortica. Molto più tardi, in Germania, durante le due guerre mondiali fu utilizzata per fronteggiare la scarsa disponibilità di cotone.
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    ITALIA: OCCASIONE MANCATA - L’Istituto di biometeorologia (Ibimet) del Cnr di Firenze nel 2007 aveva iniziato uno studio sull’impiego tessile dell’ortica. Laura Bacci, ricercatrice del progetto spiega: «L’ortica ha caratteristiche polifunzionali. Può essere utilizzata in tutte le sue parti: oltre all’impiego tessile del fusto, le foglie possono essere usate nella farmacopea e l’acqua di macerazione del fusto come antiparassitario naturale». Le piante erano coltivate in un campo sperimentale in provincia di Prato. Ma, nel 2010, con la scadenza dei progetti di ricerca e, quindi, dei relativi finanziamenti, il campo è stato smantellato.

    PROBLEMI - Laura Bacci precisa: «Alcune piante madri del clone 13 (ortica da fibra) sono conservate presso la sede Ibimet di Bologna, per poter permettere future coltivazioni». Le ricerche effettuate hanno portato alla produzione di alcune rocche di filato. La dottoressa Bacci evidenzia alcune difficoltà: «La siccità estiva del centro Italia ha comportato interventi irrigui rilevanti. Con difficoltà tecniche ed elevati costi di produzione. Inoltre, la possibilità di produrre a livello industriale e poi commerciare tessuti in ortica, dipende da privati disposti a investire nella fase di estrazione della fibra, vero collo di bottiglia».

    RICERCHE EUROPEE - A partire da progetti di ricerca universitari, invece, in Germania e Olanda è stato possibile ricostruire l’intera filiera. Questo successo è stato ottenuto grazie alla tradizione nella lavorazione della fibra di ortica e a condizioni climatiche favorevoli per la crescita delle piante e per la macerazione in campo degli steli. Per esempio, la Netl, piccola fabbrica a conduzione familiare olandese, presenterà entro quest’anno la sua collezione di abiti in fibra di ortica.

    Maria Rosa Pavia
    fonte corriere.it
     
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5 replies since 8/9/2010, 16:45   90 views
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