Mal di testa cronico restringe il cervello

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    Mal di testa cronico restringe il cervello: una giusta terapia per ripristinarlo

    Il mal di testa cronico da stress uccide i neuroni e causa il restringimento del cervello. E’ quanto hanno reso noto gli scienziati dell’Istituto neurologico Carlo Besta di Milano, i quali hanno dimostrato che la cefalea cronica provoca una riduzione della massa cerebrale, che però può riacquistare le sue dimensioni originali seguendo una terapia corretta. L’“elasticità mentale degli emicranici” è stata descritta dai ricercatori guidati da Gennaro Bussone, responsabile del Centro cefalee dell’Irccs lombardo e presidente dell’Anircef (Associazione neurologica italiana per la ricerca sulle cefalee), durante il IV Congresso Anircef in corso a Genova.

    Molti italiani soffrono di emicrania

    Secondo gli esperti, lo studio indica che “il cervello non è così statico come si pensava, ma in situazioni di grave stress come quello indotto da un continuo dolore può strutturalmente e metabolicamente adattarsi per rispondere meglio alla nuova situazione”. Il dottor Bussone e i colleghi hanno infatti osservato che, nelle aree cerebrali deputate al controllo del dolore, in chi soffre di mal di testa si verifica una rarefazione della sostanza grigia e di quella bianca (neuroni e strutture gliali di supporto), con un contemporaneo aumento compensatorio della densità delle aree del tronco encefalico. Il fenomeno è stato fotografato con tecniche di risonanza volumetrica di ultima generazione (morfometria voxel), esaminando pazienti colpiti da emicrania e da cefalea tensiva, la comune sensazione di “morsa” alla testa. Gli studiosi hanno così verificato che gli emicranici perdono neuroni nella cosiddetta area sopratentoriale, mentre i secondi subivano lo stesso danno a livello dei circuiti corticali implicati nel controllo del dolore. Questo ha suggerito pertanto che la perdita di volume è direttamente legata a un’alterazione dovuta alla stimolazione dolorosa cronica (sensitizzazione centrale).

    Anche se, precisano gli specialisti, una certa perdita di neuroni si osserva anche in caso di cefalea episodica. In ogni caso, la perdita di massa cerebrale, può esser recuperata in pochi giorni sottoponendosi ad un’adeguata terapia. “Non si tratta di una perdita definitiva- sottolineano i ricercatori- le alterazioni spariscono dopo un cosiddetto trattamento di detossificazione, come quello che viene normalmente effettuato con un breve ricovero nei casi di cefalea cronica conseguente ad abuso di farmaci”.

    Adriana Ruggeri

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    Mal di testa da cibo

    [/color]size]Descrizione
    Alcuni alimenti e bevande sono in grado di scatenare o peggiorare una cefalea. Questo tipo di mal di testa, che può trasformarsi in una vera e propria crisi di emicrania, dura da 4 a 72 ore; il dolore è molto più intenso di quello legato a una cefalea da stress. Ma il cibo non ha sempre un'azione negativa: carni, verdure fresche e alimenti ricchi di magnesio, infatti, eserciterebbero un'azione di prevenzione sulla cefalea.

    Come si manifesta
    Imputate alcune sostanze

    Secondo studi americani, circa il 20 per cento di tutti i mal di testa ha a che fare con certi alimenti o con la combinazione di cibi specifici.

    La questione non è ancora del tutto chiara, ma pare che alcune sostanze chimiche presenti in certi cibi possano causare una dilatazione dei vasi sanguigni cerebrali nelle persone predisposte all'emicrania.

    Sembra, quindi, che sia questa vasodilatazione, piuttosto che il cibo in sè, la causa delle cefalee alimentari.

    LA CAFFEINA
    Il consumo giornaliero di troppi caffè può essere causa di cefalea.
    La caffeina contenuta non solo nel caffè, ma anche in alcune bibite, tende a stimolare il sistema nervoso e, quindi, a favorire il meccanismo che porta alla comparsa del mal di testa.
    Il problema si risolve cercando di limitare il consumo di questa sostanza.

    IL GELATO
    Alcune persone risultano particolarmente sensibili alle bevande e ai cibi molto freddi nonchè ai gelati.
    Il freddo, infatti, andrebbe a stimolare in maniera eccessiva le terminazioni nervose del palato.
    Di solito la cefalea compare immediatamente, ma ha anche una breve durata. Per evitarla, bisogna cercare di bere bibite non ghiacciate e di consumare gelati e granite senza fretta.

    UN AROMATIZZANTE USATO NELLA CUCINA CINESE
    A rischio è il glutammato monosodico.
    Il dolore, che è pulsante, interessa in particolare le tempie e la fronte e in genere compare a distanza di un'oretta dal pasto cinese. Spesso perdura per qualche ora e possono comparire anche altri sintomi tipici di questa forma: vertigini, sensazione di bruciore al collo, arrossamento del viso, oppressione al torace e all'addome.

    IL SALE
    Chi è predisposto ed è particolarmente sensibile al cloruro di sodio (sale), può accusare mal di testa quando mangia pietanze particolarmente saporite.
    In genere, compare dopo diverse ore dall'ingestione dei cibi responsabili.
    La soluzione è ridurre l'uso del sale da cucina e ripiegare su sali dietetici.

    Gli altri alimenti a rischio
    Oltre alle sostanze già citate, vi sono anche altri alimenti sotto accusa.

    I SALUMI, perchè contengono nitriti, sostanze ad azione vasodilatatrici e che innescherebbero gli attacchi.

    I FORMAGGI STAGIONATI, perchè contengono la tiramina, che andrebbe a interferire con l'adrenalina, un ormone che gioca un ruolo fondamentale sui vasi cerebrali.

    LE CARNI CONSERVATE con nitriti e nitrati.

    IL CIOCCOLATO, perchè contiene betafeniletilamina, sostanza che accresce la produzione di sero tonine, un neurotrasmettitore che, se presente in eccesso, va ad agire sulle zone del cervello responsabili del dolore.

    IL BRODO DA DADO, perchè contiene sodio glutammato.

    LA FRUTTA come avocado arance fragole banane, prugne.

    IL VINO ROSSO, perchè contiene flavonoidi, che favoriscono l'azione delle sostanze tanniniche, responsabili del mal di testa.

    IL VINO BIANCO, perchè contiene come conservante l'anidride solforosa, una sostanza con azione vasodilatatrice.

    Farmaci
    Ecco quali sono i farmaci che vengono prescritti per il trattamento delle cefalee o dell'emicrania quando, nonostante la prevenzione e l'attenzione verso i fattori scatenanti, il mal di testa fa la sua comparsa ugualmente.

    I salicilati
    Avendo proprietà antinfiammatorie e analgesiche, in quanto sono in grado di bloccare l'azione delle prostaglandine (sostanze con un ruolo nei processi infiammatori e del dolore), questi farmaci (il più noto è l'acido acetilsalicilico) sono utili per il trattamento delle emicranie leggere e della cefalea tensiva.
    Fatta eccezione per coloro che sono allergici ai salicilati, questi farmaci non hanno particolari controindicazioni.
    Bisogna, però, fare attenzione a prenderli sempre a stomaco pieno, per evitare che vadano a danneggiare le pareti dello stomaco, provocando ulcere.
    In ogni caso, oggi esistono in commercio pillole di salicilati contenenti particolari sostanze capaci di contrastare l'eccesso di acido cloridrico.
    Le dosi: 2-4 grammi al giorno da prendere non appena inizia l'attacco emicranico. ATTENZIONE: non prendere i salicilati insieme al paracetamolo; l'associazione di questi due principi attivi potrebbe causare problemi renali, soprattutto se li si prende a lungo.

    I Fans
    Sono i farmaci antinfiammatori non steroidei, cioè che non contengono cortisone.
    Agiscono in modo da ostacolare l'azione delle prostaglandine, sostanze responsabili delle infiammazioni e, quindi, del dolore e vengono impiegati in particolare per il trattamento delle emicranie leggere.
    Tuttavia, dato che le prostaglandine hanno un effetto di protezione sulla mucosa dello stomaco e dell'intestino, il loro effetto collaterale più o meno evidente è la comparsa di disturbi proprio all'apparato gastrointestinale (bruciori di stomaco, nausea, difficoltà di digestione, ulcere).
    Tra i principi attivi più usati vi sono l'indometican, il ketoralac, il diclofenac sodico, il naprossene, l'ibuprofene.
    Le dosi: il dosaggio varia tra i 100 e i 200 milligrammi al giorno e, possibilmente, va preso entro due ore dall'inizio dell'attacco di emicrania. ATTENZIONE: le persone che soffrono di problemi allo stomaco devono fare particolare attenzione a non eccedere nell'uso di questo tipo di farmaci.

    Il paracetamolo
    Si tratta di un'alternativa per il trattamento delle emicranie leggere e della cefalea tensiva, soprattutto se si e allergici ai salicilati.
    Il paracetamolo ha proprietà analgesiche (combatte il dolore) e antipiretiche (abbassa la temperatura), ma ha scarso potere antinfiammatorio e non riesce a combattere la sensazione di nausea e vomita. E' in genere ben tollerato tanto da venire prescritto anche ai bambini.
    Le dosi: 1,5-2 grammi al giorno, per bocca; è disponibile anche sotto forma di supposte. ATTENZIONE: mai prendere contemporaneamente i salicilati e bere alcolici: soprattutto l'associazione con quest'ultimo potrebbe provocare, a lungo andare, seri danni al fegato.

    Gli ergotaminici
    Si tratta di sostanze che intervengono nei meccanismi stessi che scatenano il mal di testa.
    In pratica provocano un restringimento dei vasi sanguigni per impedire la vasodilatazione dolorosa, che fa seguito alla fase di restringimento dei vasi.
    Non a caso, l'ergotamina è un vasocostrittore che ha la particolarità di agire non su tutti i vasi del corpo, bensì solo su quelli della testa e per questo viene impiegata nel trattamento sintomatico dell'emicrania intensa.
    Questi farmaci sono efficaci se presi entro due ore dall'inizio del mal di testa. In alcune persone provocano, però, effetti collaterali quali, per esempio, nausea e vomita.
    La diidroergotamina, un derivato dell'ergotamina, ha il vantaggio di provocare effetti collaterali meno intensi, anche se forse non è sempre così efficace e potente nello stroncare le crisi dolorose.
    Le dosi: 1-2 milligrammi, se presi per bocca o sotto forma di supposte, con un massimo di 4 milligrammi nel giro di 24 ore; oppure 0,25 per iniezione endovena; 0,5 milligrammi iniettati per intramuscolo; 0,5 milligrammi per narice, se presi sotto forma di spray nasale e lo spruzzo può essere ripetuto dopo 5 minuti per un massimo di 6 spruzzi nell'arco di 24 ore. Sono ora disponibili anche piccole pastiglie, che devono essere sciolte sotto la lingua (comunque mai più di 10 milligrammi alla settimana).

    I triptani
    Sono inibitori selettivi della serotonina, ossia sostanze (i principi attivi più noti sono il rizatriptan, il naratriptan e il zolmitriptan) che agiscono sui recettori della serotonina, riducendo la dilatazione del vasi del cranio.
    Questi farmaci rappresentano un passo avanti rispetto al sumatriptan, un tipo di triptano che ha purtroppo un alto numero di recidive (ricadute) e controindicazioni.
    Inoltre, sono più efficaci nella somministrazione per bocca (l'assorbimento è pari al 45-48 per cento) e hanno un minor numero di effetti collaterali (nausea, sonnolenza, astenia). Possono essere presi sotto forma di compresse oppure di pastigliette da sciogliere in bocca.
    Le dosi: 2,5 milligrammi da prendere al manifestarsi dell'attacco emicranico. In più, i farmaci a base di zolmitriptan hanno una capacità di costrizione dei vasi 10 volte inferiore rispetto ai primi triptani: significa che il rischio di effetti collaterali di tipo cardiocircolatorio è nettamente inferiore.

    Il sumatriptan
    E' indicato nel trattamento delle cefalee a grappolo e dell'emicrania intensa.
    Si tratta di uno dei primi triptani, sostanze capaci di ostacolare l'assorbimento e l'eliminazione della serotonina da parte dei recettori dei vasi sanguigni del cervello, la sostanza più potente capace di provocare una vasocostrizione.
    Pertanto, la serotonina ancora disponibile impedisce la vasodilatazione specifica delle arterie del cranio e facilita il ripristino delle normali dimensioni dei vasi e di interrompere sul nascere la reazione a catena che porta poi alla cefalea o all'emicrania.
    Le dosi: può essere preso per bocca (compresse da 100 milllgrammi), con iniezione sottocute (6 milllgrammi), spray nasale (20 milligrammi per narice), supposte. Il farmaco viene assorbito maggiormente e più velocemente (in 10-60 minuti) quando viene iniettato sottocute; nel caso dell'uso per bocca, l'assorbimento è pari al 16 per cento, mentre tramite spray nasale al 14 per cento. ATTENZIONE: tra i possibili effetti collaterali, ci possono essere sensazioni di oppressione al petto e nodo in gola, nausea, vomito, vertigini, dolore e arrossamento nella sede dell'iniezione. Con il tempo, questa sostanza tende a perdere la sua efficacia e a provocare i cosiddetti mal di testa da rimbalzo. Inoltre, ha lo svantaggio di provocare molte ricadute (3 casi ogni 10 a 24 ore dall'uso). E' controindicato in caso di malattie cardiovascolari.

    IN PRATICA:
    IN FARMACIA

    Ecco alcuni dei farmaci più usati per combattere il mal di testa.

    SALICILATI
    - Aspirina (acido acetilsalicilico) compresse da 0,5 g, senza ricetta.
    - Aspro 500 (acido acetilsalicilico), compresse da 500 mg, senza ricetta.


    FANS
    - Tora Dol (ketoralac), compresse da 10 mg, classe C, con ricetta.
    - Voltaren (diclofenac sodico), compresse da 50 mg, classe A; supposte da 100 mg, classe C, con ricetta.
    - Aulin (nimesulide), supposte da 200 mg, classe C; compresse da 100 mg, classe A, con ricetta.
    - Indoxen (indometacina), supposte da 100 mg, classe C, con ricetta.
    - Moment (ibuprofene), compresse effervescenti, senza ricetta.
    - Nurofen (ibuprofene), confetti da 200 mg, senza ricetta.
    - Aleve (naprossene sodico), confezione da 10 pillole, senza ricetta.

    PARACETAMOLO
    - Efferalgan (paracetamolo), compresse 500 mg, classe C, con ricetta.
    - Tachipirina (paracetamolo), compresse da 500 mg, classe C, con ricetta.

    ERGOTAMINICI
    - Cafergot (ergotamina tartrato), supposte, classe B; 20 compresse, con ricetta.
    - Migranal (diidroergotamina mesilato), spray nasale 1,3 ml da 6 mg, classe C, con ricetta.
    - Virdex (ergotamina tartrato), supposte, senza ricetta.
    - Diidergot (diidroergotamina mesilato), compresse da 20 mg, classe B, con ricetta.


    SUMATRIPTAN
    - Sumigrene (sumatriptan) siringhe autoiniettanti da 6 mg, classe B; compresse da 100 mg, classe B, con ricetta.
    - Imigran (sumatriptan), spray nasale monodose da 20 mg, classe B; supposte da 25 mg, 2 classe 8; compresse da 50 mg, classe B, con ricetta.


    TRIPTANI
    - Rizaliv (rizatriptan) compresse in blister, classe B, con ricette
    - Zomig (zolmitriptan) compresse da 2,5 mg, classe B, con ricetta.

    NEI CASI PIU' SERI
    - Tegretol (carbamazepina), compresse da 400 mg, classe A, con ricetta.
    - Noritren (nortriptilina cloridrato), confetti da 10 mg, classe A, con ricetta.
    - Adalat (nifedipina), compresse da 20 mg, classe A, con ricetta.
    - Isoptin (verapamil cloridrato), confetti da 40 mg, classe A; compresse da 80mg, con ricetta.

    La PREVENZIONE
    Ecco i farmaci più impiegati nella prevenzione del mal di testa, in particolare delle crisi emicraniche. Di solito viene consigliato di sottoporsi a una cura di prevenzione quando le crisi emicraniche si ripetono più di 4 volte alla settimana, quando la cefalea tensiva colpisce più di 7-10 giorni al mese oppure, nel caso della cefalea a grappolo, in corrispondenza dei periodi in cui solitamente è più frequente (in primavera e in autunno).
    I betabloccanti
    Sono farmaci usati per la cura delle malattie cardiovascolari, ma che si sono rivelati utili anche nel ridurre gli attacchi emicranici.
    Hanno, infatti, la capacità di prevenire la dilatazione eccessiva dei vasi sanguigni, causa principale dell'emicrania: bloccano i recettori beta che si trovano nella muscolatura liscia del cuore, impedendo l'assorbimento di un particolare neurotrasmettitore, le catecolamine: battiti cardiaci e pressione sanguigna si riducono.
    I principi attivi più utilizzati sono il propranololo e il meteprololo.
    All'inizio del trattamento è bene monitorare i battiti cardiaci, in modo da individuare quale sia la dose ottimale di farmaco che è possibile prendere senza correre il rischio di scendere sotto i 50 battiti cardiaci al minuto.
    Questo trattamento preventivo, sconsigliato ovviamente qualora si abbiano problemi cardiaci e respiratori, asma oppure diabete mellito, è efficace nel 50 per cento dei casi.
    Tra i possibili effetti collaterali derivanti dall'uso dei beta-bloccanti vi sono sonnolenza, disturbi del sonno, stanchezza, depressione.
    Questo il dosaggio: 40-160 milligrammi di propranololo.
    I calcioantagonisti
    Nati per il trattamento di disturbi cardiovascolari, anche i calcioantagonisti si sono dimostrati efficaci nella prevenzione delle crisi emicraniche.
    Tali farmaci - i principi attivi più impiegati sono il verapamil e la cinanzina - agiscono in modo da ostacolare l'afflusso degli ioni di calcio all'interno della muscolatura del cuore e delle vene, così da ridurre la loro capacità di contrazione e quindi la vasodilatazione.
    Tra l'altro, il verapamil, al pari dei sali di litio, può essere utile nella prevenzione della cefalea a grappolo.
    I calcioantagonisti sono controindicati nelle persone che soffrono di disturbi respiratori, diabete mellito, asma.
    Si possono avere i primi risultati già dopo pochi giorni di trattamento; talora, invece, all'inizio della cura, si assiste a un peggioramento; in tal caso, è necessario proseguire l'uso per settimane prima di vederne i benefici. Uno dei possibili effetti collaterali è la stitichezza. Il dosaggio è di 5-10 milligrammi di flunarizina alla sera oppure 240-360 milligrammi di verapamil al giorno in 3-4 volte.
    Gli antidepressivi
    Impiegati contro la depressione, questi farmaci vengono spesso usati per la prevenzione degli attacchi di cefalea tensiva. Sono due i tipi di farmaci che si sono rivelati efficaci:
    I TRICICLICI, come quelli a base di amitriptilina che ha un'azione diretta sui livelli di serotonina; dosaggio 10-75 milligrammi alla sera;
    GLI SSRI, antidepressivi dell'ultima generazione, impediscono il riassorbimento della serotonina da parte delle cellule del cervello; l'organismo la può quindi utilizzare per un tempo più lungo. Non danno effetti collaterali importanti, ma vanno presi sotto controllo medico.
    Gli antiepilettici
    Dato che alcuni studi hanno ravvisato una certa somiglianza tra gli attacchi di epilessia, malattia per cui sono nati questi farmaci, e gli attacchi emicranici, gli antiepilettici vengono ora impiegati come trattamento preventivo dell'emicrania, fermo restando che chi ne soffre non significa che sia predisposto a sviluppare l'epilessia o che sia anche epilettico.
    Tali farmaci - tra i più usati quelli a base di gabapentin e lamotrigina - sono in grado di rendere meno eccitabili le cellule del cervello e quindi di tenere sotto controllo il passaggio delle sensazioni dolorose.
    Tra i possibili effetti collaterali vi è la riduzione dei globuli bianchi e rossi; pertanto viene consigliato di farne uso sotto stretto controllo medico.
    Gli antagonisti dei recettori della serotonina
    Gli antagonisti dei recettori della serotonina sono un'altra classe di farmaci capaci di intervenire sui recettori della serotonina, impedendone quindi il riassorbimento.
    I principi attivi maggiormente impiegati in questi sono il metisergide e il pizotifene.
    Questi hanno un'efficacia nella prevenzione delle crisi emicraniche pari a circa il 50 per cento.
    Tra gli effetti collaterali possibili: aumento di peso e, in qualche caso, comparsa delle crisi emicraniche non appena si sospende la loro utilizzazione.

    Indirizzi
    Ecco i numeri di telefono dei principali centri italiani che si occupano della diagnosi e del trattamento del mal di testa.

    PIEMONTE
    ASTI
    Ospedale Civile di Asti - Asl 19 - Ambulatorio cefalee
    tel. 0141.392241
    TORINO
    Ospedale Molinette - Centro cefalee
    tel. 011.6336227

    LIGURIA
    GENOVA
    Ospedale S. Martino - I Reparto neurologia - Centro cefalee
    tel. 010.5552281
    Ospedale S. Martino - Clinica neurologica dell'università - Centro cefalee
    tel 010.3537046
    PIETRA LIGURE (SV)
    Azienda Ospedaliera S. Corona - Centro cefalee
    tel. 019.6234001
    SAVONA
    Ospedale S. Paolo - U.O. neurologia - Ambulatorio cefalee
    tel. 019.8404282

    LOMBARDIA
    MAGENTA (MI)
    Azienda ospedaliera di Legnano, presidio di Magenta - Ambulatorio cefalee
    tel. 02.97963294
    MILANO
    Istituto neurologico "C. Besta" - Centro regionale per lo studio delle cefalee e delle algie cranio-facciali
    tel. 02.2394209 (lu-ve 9,30-12,30)
    Ospedale Niguarda - Poliambulatorio per le cefalee
    tel. 02.64442261
    Istituto scientifico - Ospedale S. Raffaele - Ambulatorio cefalee
    tel 02-26431
    PAVIA
    Istituto neurologico "Mondino" - Centro cefalee
    tel. 0382.380232 (pren.)
    tel. 0382.380298 (inf.)
    PONTE S. PIETRO (BG)
    Policlinico S. Pietro - reparto di neurologia - Servizio cefalee
    tel. 035.604327(gio. 14,30-15,30)
    VARESE
    Azienda ospedaliera ospedale di Circolo - Servizio cefalee
    tel. 0332.278247
    ZINGONIA (BG)
    Policlinico S. Marco - Servizio cefalee
    tel. 035.886221

    TRENTINO ALTO ADIGE
    ROVERETO (TN)
    Azienda ospedaliera - Centro cefalee
    tel. 0464.453303

    FRIULI
    TRIESTE
    Ospedale Cattinara - Clinica di neurologia - Centro cefalee
    tel. 040.3994568

    VENETO
    MESTRE (VE)
    Clinica privata Villa Salus, convenzionata - Ambulatorio cefalee
    tel. 041.2906401
    MONSELICE (PD)
    Ospedale Civile neurologia - Ambulatorio cefalee
    tel. 0429.788229
    PADOVA
    Università clinica neurologica I - Ambulatorio cefalee
    tel. 049.8211111
    Servizio per la diagnosi e terapia delle cefalee in età evolutiva; Dipartimento di pediatria dell'università
    tel 049.8211111
    PIOVE DI SACCO (PD)
    Ospedale Civile neurologia - Ambulatorio cefalee
    tel. 049.9718111
    ROVIGO
    Azienda Usl 18 - Centro cefalee
    tel. 0425.393231
    TREVISO
    Ospedale Civile neurologico - Ambulatorio cefalee
    tel. 0422.322529
    VERONA
    Ospedale Civile Maggiore di Borgo Trento - Centro autonomo di terapia antalgica
    tel. 045.8072581
    VICENZA
    Ospedale - Neurologia - Centro cefalee
    tel. 0444.993772

    EMILIA ROMAGNA
    BOLOGNA
    Clinica neurologica universitaria - Centro cefalee
    tel. 051.6442208
    Ospedale Maggiore; Unità operativa neurologia - Ambulatorio cefalee
    tel. 051.6478548
    MODENA
    Università - Azienda ospedaliera Policlinico; Servizio di tossicologia e farmacologia clinica - Centro cefalee
    tel. 059.424064
    PARMA
    Università - ospedali Riuniti - Clinica neurologica - Centro cefalee
    tel. 0521.232866

    TOSCANA
    CARRARA
    Azienda Usl di Massa Carrara; divisione neurologia - Centro cefalee
    tel. 0585.767227
    FIRENZE
    Ospedale Careggi; IV° clinica medica (Villa Medicea Monnatessa) - Centro cefalee
    tel. 055.4279513
    Ospedale Gareggi - università; II Clinica neurologica - Centro cefalee
    tel. 055.4277769
    Clinica Villa Maria Teresa - Centro cefalee (convenzionato)
    tel 055.474741
    Ospedale Meyer - neurologia - Centro cefalee pediatrico
    tel 055.5662487
    LUCCA
    Ospedale di Lucca; reparto di neurologia - Servizio cefalee
    tel. 0583.970260
    PISTOIA
    Ospedale - neurologia - ambulatorio cefalee
    tel. 0573.352480
    SIENA
    Ospedale Le Scotte - Centro cefalee
    tel. 0577.585757

    MARCHE
    ANCONA
    Azienda ospedaliera Umberto I - I Div. analgesia - Ambulatorio di diagnosi e terapie delle cefalea e del dolore facciale
    tel. 071.5963165
    Università di Ancona - clinica neurologica- centro cefalee
    tel. 071.5964590

    UMBRIA
    PERUGIA
    Centro interuniversitario per lo studio delle cefalee
    (Perugia - Roma - Bari - Sassari - Napoli - Firenze)
    tel. 075.5781

    LAZIO
    ROMA
    Università La Sapienza; Dip. scienze neurologiche - Centro cefalee
    tel. 06.49914734
    Policlinico Umberto I; università La Sapienza. VI clinica medica - Centro cefalee
    tel. 06/491354
    Università - Unità operativa di neurologia dell'istituto Regina Elena - Centro cefalee
    tel. 06.49852714
    Clinica psichiatrica infantile - Centro cefalea pediatrico
    tel. 06.44712254

    ABRUZZO
    L'AQUILA
    Ospedale Civile S.S. Coppito; unità operativa di neurofisiopatologia - ambulatorio cefalee e disturbi neurosensoriali
    tel. 0862.368786
    Ospedale Civile SS. Coppito; Clinica neurologica universitaria - Centro cefalea
    tel. 0862.368786

    CAMPANIA
    NAPOLI
    Università II dell'istituto di scienze neurologiche II; ambulatorio cefalea
    tel. 081.5666787
    Università di Napoli - Centro cefalee
    tel. 081.5665120
    Clinica Colucci (convenzionata con Ssn) - Centro cefalee
    tel. 081.7433160
    Clinica di neuropsichiatria infantile; II università di Napoli - ambulatorio per la diagnosi e la cura delle cefalea in età evolutiva
    tel. 081.5666700

    SALERNO
    Distretto 101 Asl Salerno 2 - Centro per la diagnosi e la cura delle cefalee e sindromi correlate
    tel. 0828.674503

    PUGLIA
    BARI
    II Clinica neurologica Policlinico - ambulatorio cefalea
    tel. 080.5592331
    CASAMASSIMA (BA)
    Ospedale Miulli; divisione neurologia - ambulatorio cefalee
    tel. 080.671455
    GROTTAGLIE (TA)
    Azienda Usl - Servizio di neurologia
    tel. 099.860384
    TARANTO
    Ospedale Civile SS. Annunziata; ambulatorio di neurologia
    tel. 099.4585887

    CALABRIA
    CATANZARO
    Università Clinica neurolo- gica - Centro cefalea
    tel. 0961.712286

    SARDEGNA
    CAGLIARI
    Centro per lo studio e la terapia delle cefalea primarie "Franco Tocco" c/o farmacologia clinica - P.O.S. Giovanni di Dio - Centro cefalee (convenzionato)
    tel. 070.6092320 (pren.)
    SASSARI
    Clinica Neurologica Università di Sassari - Ambulatorio cefalea
    tel. 079.228233

    SICILIA
    CATANIA
    Centro cefalee e terapia del dolore
    tel. 095.7435665
    ENNA
    Azienda Usl N° 4 di Nicosia - ambulatorio di neurologia e cefalea
    tel. 0935.671373
    MESSINA
    Policlinico dell'università - Clinica neurologica I - centro cefalea
    tel. 090.2212953
    PALERMO
    Ospedale Ingrassia; divisione neurologia pediatrica infantile - Centro cefalee
    tel. 091.7033283
    Divisione di neuropsichiatria infantile Arnas - Centro cefalea
    tel. 091.6662557
    Ospedale Civico; reparto di neurologia - centro cefalea
    tel. 091.6662978
    Fonte: www.medicinaoltre.com/
     
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