FIORI E PIANTE DA GIARDINO DALL'A ALLA Z

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. sorriso@
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    Azalee e rododendri

    Azalee e rododendri fanno parte della stessa famiglia, quella del Rhododendron, detta anche delle acidofile, che comprende più di 100 varietà differenti e viene dall’emisfero nord del mondo. Si tratta di piante che possono donare fioriture di grande effetto, sia in terrazzo, che in giardino, anche in sequenza nelle varie stagioni dell’anno e con colori molto vari tra loro.
    azalea

    Azalee e rododendri tuttavia presentano molte differenze e vanno coltivati con cure specifiche, per crescere sani, forti e soprattutto rigogliosi.
    L’aspetto dell’azalea

    L’azalea si presenta con un fusto leggero e un portamento raccolto, a fronte di dimensioni non troppo ampie. Produce fiori piccoli a 5 stami, con foglie anch’esse piccole e talvolta caduche. Proprio per le dimensioni, le azalee sono indicate per essere coltivate in vaso e nelle aiuole.

    Le specie di azalee

    Le specie e le varietà di azalee sono davvero tante. Eccone alcune:

    R. albrechtii
    R. atlanticum
    R. arborescens
    R. calendulaceum
    R. kampferi
    R. indicum
    R. kiusianum
    R. occidentale
    R. quinquefolium
    R. luteum
    R. reticulatum
    R. simsii o Azalea indica
    R. schlippenbachii
    R. vasey
    R. viscosum

    L’aspetto del rododendro

    Il rododendro ha grandi dimensioni, si presenta con un fusto molto robusto e un portamento espanso. Produce fiori grandi, a 10 stami, e presenta anche foglie grandi, tra l’altro sempreverdi. Per le dimensioni i rododendri sono più indicati da coltivare in piena terra o per formare siepi, tuttavia si coltivano anche isolati in vaso.

    rododendro

    Le specie di rododendri

    Le specie e le varietà dei rododendri sono ancora più numerose di quelle delle azalee. Eccone alcune:

    R. aberconwayi
    R. auriculatum
    R. augustinii
    R. bullatum
    R. bureavii
    R. calophytum
    R. caloxanthum
    R. callimorphum
    R. campylocarpum
    R. campylogynum
    R. ciliatum
    R. cinnabarinum
    R. catawbiense
    R. concatenans
    R. concinnum
    R. decorum
    R. fargesii
    R. crassum
    R. fastigiatum
    R. ferrugineum
    R. fortunei
    R. glaucophyllum
    R. forrestii
    R. griersonianum
    R. hanceanum
    R. hirsutum
    R. impeditum
    R. hippohaeoides
    R. imperator
    R. lutescens
    R. oreotrephes
    R. orbiculare
    R. pemakoense
    R. racemosum
    R. rubiginosum
    R. radicans
    R. russatum
    R. saluenense
    R. sargentianum
    R. thomsonii
    R. trichostomum
    R. scintillans
    R. wardii
    R. yakushimanum
    R. yunnanense
    R. williamsianum

    Fiori di azalee e rododendri

    I fiori di queste piante sono uniti in gruppi all’ascella delle foglie e formano zone di colore molto appariscenti. Le dimensioni dei fiori possono variare dai 2 ai 15 cm di lunghezza e dai 2 ai 10 cm di larghezza. Possono avere diverse forme: a tubo, a imbuto o a campanella. I periodi di fioritura possono essere primavera o inizio estate.

    I colori possono essere vari: predomina il rosa, in diverse tonalità, ma i fiori possono anche assumere colorazioni come il bianco, il blu, il viola a tinte unite, o addirittura tinte con effetti maculati e screziati. Esistono anche dei fiori profumati in alcune varietà: l’arborescens, il bullatum, le azalee di Ghent, il fragrantissimus.

    Foglie di azalee e rododendri

    Le varietà di Rhododendron possono presentare foglie di colori e forme diverse. Nelle specie caduche le foglie in autunno, prima di cadere, assumono una tonalità tra il bronzeo e l’argento: è il caso del luteum, del japonicum o azalea mollis, e dello schlippenbachii. Anche le foglie possono presentare colorazioni screziate come il ponticum variegatum, il president roosvelt e il goldflimmer.

    Quando crescono germogli nuovi, i colori delle foglie di alcune specie come il bow bells, il pink drift o l’humming bird, creano contrasti visivi davvero affascinanti con le foglie vecchie. Le dimensioni delle foglie possono arrivare anche alla lunghezza di un metro e alla larghezza di 50 cm, come nel macabeanum, ma ne esistono anche di molto più piccole. Anche le forme cambiano: il linearifolium ha foglie allungate, il floccigerum le ha lanose.

    Cure da dedicare a rododendri e azalee

    Come per tutte le piante, anche azalee e rododendri necessitano di cure per crescere bene. Vediamole quindi nel dettaglio.

    Terreno

    Queste piante necessitano di un suolo acido e di un clima umido, e hanno molte esigenze rispetto al terreno: avendo radici poco espanse, piccole e superficiali, necessitano di un terriccio non argilloso e sciolto, dove possano penetrare senza difficoltà. Queste piante sono però nel contempo sofferenti se si presentano ristagni idrici, o al contrario, siccità: il terreno deve essere quindi aerato, ben drenato, fertile, ricco di sostanze organiche e infine sabbioso.

    Ma la caratteristica più importante del terriccio per azalee e rododendri è l’acidità: con un pH tra 4,5 e 5,5, deve essere un terreno privo di calcare; solo la varietà hirsutum può sopravvivere con un terreno ricco di calcare. Le altre varietà se crescono in un terreno calcareo, lo fanno a stento e fanno ingiallire le foglie. Se ci si accorge di cambiamenti simili durante la crescita, occorre cambiare il terriccio con uno organico specifico misto a sabbia.

    Oppure si può tentare di abbassare il pH con correttivi come solfato di ferro, in quantità non superiore ai 1000 g per metro quadro, o come lo zolfo in quantità non superiore ai 200 g per metro quadro: in questo caso l’azione acidificante è lenta, mentre con il solfato di ferro è tutto più celere.

    Concimazione

    La concimazione non deve essere abbondante, ma è consigliata per la formazione dei fiori e per lo sviluppo generale della pianta. In autunno occorre utilizzare concimi e lenta cessione, in modo da garantire il nutrimento per tutto l’inverno. In primavera concimare con l’azoto per stimolare la ripresa sarebbe l’ideale. Dopo la fioritura invece andrebbero somministrati fosforo e potassio, per trovare la primavera successiva gemme da fiore più numerose. In alternativa esistono concimi e fertilizzanti creati appositamente per piante acidofile, per evitare reazioni chimiche non favorevoli.

    Potatura

    Azalee e rododendri crescono di solito molto lentamente, per questo richiedono raramente di essere potati. È necessario tuttavia accorciare i rami troppo lunghi che si inclinano e regolare la forma della chioma, eliminando rami storti di netto, oppure togliendo rami secchi o troppo esili. Per potare scegliere il momento immediatamente dopo la fioritura.

    Irrigazione

    L’apporto di acqua per queste piante è fondamentale, anche in inverno. E’ più facile che muoiano infatti per la siccità che per il freddo. L’acqua deve essere acida, quindi quella piovana è abbastanza buona. In ogni caso l’acqua che si usa per innaffiare, dovrà essere povera di calcare, altrimenti potrebbe innalzare il pH del terreno. Il terreno di azalee e rododendri deve essere costantemente umido, ma non devono mai esserci ristagni d’acqua, quindi in estate bagnare frequentemente, ma controllare di non eccedere. Se queste piante non sono sufficientemente bagnate, lo riveleranno le foglie, tendenti ad arricciatura e ripiegamento.

    Esposizione

    Azalee e rododendri sono piante che crescono bene con una luce abbondante e molto diffusa, tuttavia soffrono se esposte direttamente al sole. Alcune specie sono create appositamente per la coltivazione in vaso in appartamento, ma la maggior parte non gradisce la temperatura casalinga, soprattutto caratterizzata dalla climatizzazione forzata: se si desidera tenere un rododendro in casa, sistemarlo in un luogo luminoso e soprattutto fresco, lontano dalle correnti d’aria fredde o calde.

    Per mantenere le piante rigogliose dentro casa, occorre fornire loro molta umidità, quindi conviene vaporizzare ogni mattina le foglie e irrigare due volte a settimana, immergendo il vaso in un contenitore d’acqua, per farla assorbire uniformemente e far drenare quella in eccesso.

    Queste piante andrebbero poste a mezz’ombra, quindi verso Nord e sono più adatte ai climi un po’ più rigidi, come quelli del Nord Italia: il caldo soffocante del Sud Italia non fa per loro. Soltanto varietà come la mollis e le azalee di Ghent sopportano il pieno sole, pur avendo una durata minore di fioritura. Evitare l’esposizione a Est, soprattutto di piante giovani, poiché il primo sole potrebbe bruciare le foglie coperte di brina.

    Messa a dimora

    Il momento migliore per mettere a dimora queste piante è l’autunno: il terreno non deve essere asciutto e non deve fare molto freddo. La buca in cui inserirle deve essere di 15-20 cm più ampia della zolla; il terreno sul fondo va mischiato a cocci e ghiaia, per il drenaggio. Sistemare la pianta nella buca e riempire con terriccio specifico; innaffiare la base e compattare un pochino il terreno con un attrezzo o con le mani.

    Vasi

    Dato l’apparato radicale non troppo espanso, queste piante si coltivano bene in vaso. Generalmente il vaso deve essere più largo che profondo, ampio circa la metà della chioma. Sono da preferire vasi in plastica, poiché cotto e cemento possono rendere calcareo il terreno e compromettere la crescita delle piante. Per ridurre la necessità di rinvasi, che potrebbero danneggiare le radici, scegliere per il vaso varietà a crescita lenta. Cambiare totalmente il terriccio in vaso tuttavia ogni 3 o 4 anni.

    Proteggere azalee e rododendri dal freddo

    In generale queste piante tollerano bene sia il freddo che l’inquinamento. Tuttavia nelle stagioni più rigide, possiamo aiutarle contro il gelo:

    Spostarle vicino a muri esposti a Sud (se all’esterno), che durante le ore notturne possano infondere calore
    Con sacchi di iuta o plastica, proteggere le radici coprendo la base del vaso.

    Malattie e i rimedi

    Rododendri e azalee possono:

    Ingiallire
    Le cause possono essere:

    Ristagni d’acqua
    in questo caso occorre smuovere il terreno e aggiungere sabbia e torba
    Troppo calcare nel terreno
    innaffiare con acqua piovana e somministrare solfato di ferro
    Terreno poco fertile
    concimare con azoto
    Imbrunire
    Le cause possono essere:

    Troppo gelo
    quindi cambiare l’esposizione
    Sole diretto
    quindi sposare la pianta, per evitare bruciature
    Concime eccessivo
    quindi ridurre la concimazione o sospenderla del tutto
    Crescere poco
    Le cause possono essere:

    Concimazione insufficiente
    occorre somministrare solfato di ferro
    Alterazione del pH
    innaffiare con acqua piovana
    Avere gemme verdi e fiori che non crescono
    la pianta potrebbe essere troppo esposta a correnti d’aria

    Essere colpite dall’oziorrinco
    un coleottero che agisce di notte corrodendo i contorni delle foglie. Si possono utilizzare insetticidi specifici, oppure si può scuotere la pianta di notte, per far cadere tutti gli insetti

    Essere colpite dal ragnetto rosso
    che produce macchie gialle sulle foglie e ragnatele nella parte sottostante di esse. Combattere con acaricidi e prevenirne la formazione mantenendo alta l’umidità, e della temperatura, e delle foglie stesse vaporizzandole spesso.
     
    Top
    .
  2. EternBoyX
        +1   -1
     
    .

    User deleted


     
    Top
    .
  3. sorriso@
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    f92e4365

    PER VOI
     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    54,889
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Offline
    gif fiori_stw-9 fiori_stw-9
     
    Top
    .
  5.     +1   -1
     
    .

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    54,889
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Offline
     
    Top
    .
  6.     +1   -1
     
    .

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    54,889
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Offline
     
    Top
    .
  7.     +1   -1
     
    .

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    54,889
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Offline
     
    Top
    .
  8. sorriso@
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    STELLA DI NATALE

    Nome scientifico: Poinsettia pulcherrima (Euphorbia pulcherrima)

    Famiglia: Euphorbiaceae

    Origine: MessicoAlta fino
    ad otto metri nei luoghi di origine, in Italia raggiunge soltanto i due
    metri di altezza; pianta molto decorativa per la vivacità dei colori delle
    brattee (le foglie colorate che sembrano i fiori della pianta); ha fusto
    succulento, glabro e poco ramoso; le foglie sono alterne, ovate-elittiche,
    verde chiaro, con tre-sette lobi acuti e lungo picciolo rossastro.

    L’infiorescenza
    (ciazio), terminale, è costituita da piccoli fiori maschili, giallo-verdastri,
    insignificanti, riuniti in gruppi irregolari intorno ad un piccolissimo
    fiore femminile, altrettanto insignificante.


    Le brattee
    ampie, ovali-lanceolate, appuntite, di colore rosso vivo, oltre che rosa
    e bianco-giallino, con diverse sfumature intermedie, costituiscono un insieme
    stellato del diametro di 20-40 centimetri.



    stella di natale poinsettia pulcherrima euphorbia pulcherrimaFiorisce
    da dicembre a marzo-aprile; se però si vuole anticipare al periodo natalizio,
    è necessario tenere la pianta al buio per circa 14 ore il giorno a partire
    dal mese di settembre.


    Dopo la
    fioritura la pianta deve essere drasticamente potata a circa dieci centimetri
    dal terreno per ottenere nuovi rami.


    Le Stelle
    di Natale richiedono luce intensa, una temperatura intorno ai 15-18 gradi
    e un’annaffiatura costante, senza ristagni d’acqua.


    Si riproduce
    oltre che per seme anche per talea erbacea o semilegnosa da prelevare da
    aprile a giugno; per evitare la fuoriuscita del lattice si posa la base
    della talea in polvere di carbone di legna, oppure nella cenere della sigaretta
    oppure in acqua calda; a fine inverno si possono prelevare anche talee legnose.


    Le talee
    vanno fatte radicare in una composta di torba e sabbia in parti uguali;
    una volta radicate vanno invasate singolarmente in un composto per piante
    acidofile cui aggiungere un concime contenente molibdeno, la cui assenza
    comporta una carenza di azoto.

     
    Top
    .
  9.     +1   -1
     
    .

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    54,889
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Offline

    L’Oleandro




    <ins style="display:inline-table;border:none;height:60px;margin:0;padding:0;position:relative;visibility:visible;width:468px"><ins id="aswift_1_anchor" style="display:block;border:none;height:60px;margin:0;padding:0;position:relative;visibility:visible;width:468px">


    L’Oleandro (Nerium oleander), è un arbusto perenne
    sempre verde originario dell’area mediterranea, e appartenente alla
    famiglia delle Aponynacee. Presenta foglie sempreverdi, cuoiose e
    lanceolate, i fiori sono semplici e situati in cima all’apice dei rami,
    sono di colore rosa ma ne esistono anche varietà gialle, bianche, lilla e
    dai fiori doppi. Fiorisce in primavera fino all’autunno inoltrato.


    Il clima perfetto per quest’arbusto è quello temperato, resiste al
    freddo ma non al gelo intenso, infatti deve essere posizionato in luoghi
    caldi ed esposti al sole.



    È considerata una pianta ornamentale, può essere piantata a terra nei giardini o nel vaso, cresce in terreni apparentemente asciutti ma in realtà ben umidi nel sottosuolo, e può raggiungere i 5 m di altezza.

    In estate si consiglia perciò di non annaffiare eccessivamente per
    ottenere molte fioriture, durante il periodo invernale l’irrigazione
    deve essere ridotta al minimo soprattutto nelle regioni più umide.


    L’oleandro non necessita particolari cure, si può
    concimare con un normale fertilizzante settimanalmente e potare le cime
    per ottenere una maggiore crescita e infoltimento.


     La moltiplicazione si può effettuare per talea
    in estate, si procede tagliando da un oleandro dei rametti lunghi 10 –
    15 cm, mettendoli in vasetti con sabbia e torba, ponendoli in un luogo
    fresco annaffiando regolarmente. Rinvasare la talea in contenitori più
    grandi durante l’anno man mano che il nuovo oleandro si sviluppa per poi
    metterlo a dimora l’anno successivo.

     
    Top
    .
  10. EternBoyX
        +1   -1
     
    .

    User deleted


    carote-2PJ4
     
    Top
    .
  11.     +1   -1
     
    .

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    54,889
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Offline
    Pianta di zucchine: fiore femminile
    Il dilemma è di quelli golosi, diciamocelo: chi non ha gustato con allegria croccanti fiori di zucchina ripieni con la classica acciughina e il cubetto di mozzarella? E del resto, come non apprezzare la dolcezza delle zucchine e i mille piatti che le prevedono nelle vesti più diverse? Ecco dunque il quesito che si pone di fronte a chiunque inizi per la prima volta a coltivare delle piante di zucchina da mangiare. E non è facile decidere: appena vediamo il primo splendido fiore di quel giallo arancio così solare – che basta lui a fare estate – ci vien subito voglia di staccarlo per farne frittelle… Ma occorre fare attenzione al fiore che stacchiamo, altrimenti rischiamo di non raccogliere mai i deliziosi frutti!

    Coltivare le piante di zucchina in un grosso vaso sul balcone porta parecchia soddisfazione. Le zucchine sono piante che con il caldo crescono veloci, acquistano dimensioni generose (per questo occorre loro un vaso adeguato) e fanno foglie estremamente decorative (ricordatevi di n0n bagnarle a pioggia però, per evitare che si ammalino!). Ma per gustare i loro doni, frutti e fiori, dobbiamo sapere che ogni pianta farà fiori di entrambi i sessi, ma saranno solo quelli femminili a dare origine all’ortaggio che amiamo. I fiori maschi invece saranno ottimi impanati e fritti. Legge di natura icon wink Meglio un fiore oggi o una zucchina domani? icon biggrin Meglio un fiore oggi o una zucchina domani?

    Ma come si distinguono i sessi dei fiori di zucchina?
    In realtà è molto semplice: i fiori femminili hanno al centro un pistillo composto da più elementi e vengono sostenuti da un gambo ingrossato che formerà alla sua base il frutto. I fiori maschili invece sono sorretti da steli lunghi e sottili e il fiore al centro mostra una struttura unica, lo stame, pieno di polline: infatti se lo toccate, vi colorerà il dito di giallo.

    Quindi basta raccogliere tutti i fiori maschili?
    Sì, ma dovrete risparmiarne almeno uno o due per assicurarvi che i fiori femminili vengano fecondati e possano così creare il frutto. E’ troppo difficile rinunciare a metterli in padella? Allora potete provvedere voi stessi: trasformandovi in api laboriose, con un pennellino potrete trasportare il polline del fiore maschile sul pistillo dei fiori femmina, così da poter raccogliere anche quelli. Ricordate però di fare tutto questo la mattina presto, perché i fiori di zucchina di entrambi i sessi si aprono solo per un giorno! Per fortuna la pianta di zucchina è molto generosa e ne farà parecchi ogni giorno.
     
    Top
    .
  12.     +1   -1
     
    .

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    54,889
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Offline
     
    Top
    .
  13.     +1   -1
     
    .

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    54,889
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Offline
     
    Top
    .
  14.     +1   -1
     
    .

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    54,889
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Offline
    Campanulajpg
     
    Top
    .
  15.     +1   -1
     
    .

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    54,889
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Offline
     
    Top
    .
34 replies since 5/7/2011, 14:29   557 views
  Share  
.