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aaurelio.
Servo dei sogni
Povero me
che sono il servo
di tutti quei sogni
che riempiono
gli occhi di luce
e di una gioia che
ti fa illudere,
ma pure mordere
il labbro e
piangere da star
male davvero
perché sai che sono
sogni impossibili.
Povero me, che
respiro con le lacrime
agli occhi a pieni
polmoni come
impazzito, tutti
questi miei sogni
e mi aggrappo
alle loro lusinghe
e quasi li tocco,
ma che poi deluso li
vedo ogni volta
svanire come tanti
granelli di sabbia.
Povero me che
non vivo d'altro che
di quei sogni belli
e fragili come bolle
di sapone
che per un istante
incantano e rendono
tutto magia
da togliere il fiato.
Di questa
fiamma che tiene viva
la luce di dentro
e che tutto trasforma
in nostalgica poesia
riportandomi al tempo
in cui ero
un ingenuo fanciullo.
Di questa fascinosa
malattia romantica
che avventurosa non
mi fa lasciar nulla
di qua e mi rende avido
di bellezza io
sono innamorato.
di Aurelio Albanese.