-
.
un cordiale saluto a tutti.....
Le nuvole
In un incendio
di sfumature
grigioviola, tra rossi,
azzurri e neri,
fulmini e rimugghi,
le nuvole
gonfie di pioggia
assediano Torino,
stringendola alla gola
in una morsa
e costringendo
la voglia d'Estate
di tutti in rassegnati
malinconici sguardi
e sotto gli ombrelli.
Intatta la
memoria conserva
rugiada e ruggine
e in un bilancino pesa
sofferenza, gioia
e strati di desiderio
e non sono
né solitario né
insensibile a causa
della pioggia
che satura finanche
l'aria di abitudini,
provoca rabbia
e silenzioso stupore.
In un incendio
che illumina la notte
e fa tremare la terra
un po' animale
anch'io, sogno d'essere
bruco e farfalla
e del fiore la radice
e alzando gli occhi
al cielo attendo
come tutti che torni
ancora , dopo la pioggia
il sereno.
di Aurelio AlbaneseAttached Image. -
.
15 Agosto 2014
Vespertino il tramonto
si colora di magia
e profumata calma.
Un venticello tiepido
prepara la notte
a un tripudio di stelle
e accarezza lieve
le foglie e molle
si adagia su tutto
sorprendendo ancora
i miei occhi
in una opalina ridente
amorevole luna.
In un tiepido Agosto
spira e serpeggia
innamorato sulle onde
lievi del mare
in un fluttuare d'argento
e sulle spiagge
ancora roventi
e pei monti assonnati
e nei laghetti che
già rumoreggiano tutti
di rane e cicale.
Sogna e sospira
la mia notte,
solo mia questa sera
fra un alternarsi
di luci e di ombre che,
insonni brillano
sui muri, le ringhiere
dei ballatoi,
i volti dei vecchi
lasciati soli a Torino,
sulle pietruzze e
a passo e a passo mio
allungato sull'asfalto,
mentre con il naso
al cielo passeggio
felice stringendo
forte la tenera mano
del mio bambino
e guardando il volto
di colei che amo.
di Aurelio Albanese
Buon ferragosto a tutti. -
..
-
.
La sua sola vita
Ricordo ancora
il freddo vuoto infinito
che lasciasti
fuori e dentro me
e quel silenzio
che sembrava un urlo
disperato di dolore.
Ricordo, e li
ricordo bene i tuoi
occhi inviperiti e
le parole dure
che più dei pugni
mi colpivan forti
ai fianchi e al muso
e che con violenza
mi sbattevano
indifeso e vinto a terra
ai tuoi piedi .
Ricordo quel malore
strano dal sapore
della fitta bruma di
un inverno dove nulla
scalda il cuore, dove
le parole ti
rimbalzan vuote
dentro e come eco
contro i muri delle
strade e quel vagare
solo dove
l'unica compagna è
la nostalgia.
E quante volte ho
alzato gli occhi al cielo
implorandolo, nel
vano tentativo di
impegnare la mia mente
altrove o morire,
per non sentirti ancora
dentro e liberarti
come foglia che staccata
dal suo ramo muore,
perché l'amore è
la sua sola vita.
di Aurelio Albanese. -
sorriso@.
User deleted
. -
.
Le piogge di Maggio
Eccola, la lazzarella
che ancora una volta capricciosa
vuol schiarirsi la gola
con dei possenti
rimugghi, e lampi
ed è già li, che tamburella
con un allegro ticchettio
giocoso ai miei vetri,
come a voler ch’io pure,
con lei danzi.
Il cielo d’improvviso
diventa scuro come notte
e si tinge di indescrivibili
blu accesi, violetti e rosa
che sfumano come
un perfetto ombretto,
sugli occhi del cielo .
Ora, si quieta un istante,
dopo avere ben bene
spettinato le verdi fluenti
folte chiome
degli ippocastani, dei pini,
del ciliegio e del noce
ch’io vedo e rilasciato
nell’aria un piacevole
odore di erba e terra bagnata
e subito dopo
con l’energia del Sirtaki
riprende a danzare
sul mio davanzale,
sull’asfalto, le auto in sosta
e le panchine del parco .
Ma si sa che la primavera
è capricciosa e monella
e che d’improvviso a volte
manifesta il suo amore
con acquazzoni così come pure
però sempre lascia
che nel cielo si apra un varco
di speranza a che il sole
si riaccenda nei nostri cuori.
di Aurelio Albanese. -
aurelio4.
User deleted
Scorci meravigliosi
Quella oscura ragione
alla quale di tanto in tanto
io attingo scorci
meravigliosi di vita
che si dibatte, si rompe
o spegne nel buio
stellato per sempre.
La vita segreta, raccontata
sui muri scrostati di vie
ai margini delle periferie,
nel sangue che riempie
i buchi lasciati
dalla pioggia di bombe,
o dagli spogli rami
a me cari, quando dopo
l’inverno riprendono vita.
Questo muto messaggio
che come un grido
amoroso odo ogni giorno
e dentro me infebbra
smanioso d’essere udito.
Questo mio sguardo
che ai morti quand’anche
vivi è tolto, come una
nebulosa presenza che lega
altri segreti e accordi
di ubbia fumea che genera
ansia infondata.
L’oscura ragione,
che nelle ore tarde, come
romantica fitta bruma,
confonde ogni bellezza
e mi fa vacillar come ora
vacillo, in un sentirmi tradito
dal sole che già tinge
di rossi il cielo turchino e poi,
morente le cime imbiancate
dei monti.
E già mi sento tradito
dal silenzioso profumo
malinconico novembrino
che fa tenerezza e dal volo
verso il mare di stormi .
di Albanese Albanese.