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Oggi voglio dedicare un pensiero alle Mamme che crescono i figli da sole.
Alle Mamme single, per destino o per scelta.
Il mondo le definisce forti.
Ma nessuno sa quanto possano essere fragili, nella paura costante di poter crollare da un momento all’altro come bellissimi castelli di sabbia travolti dalle onde.
Sono mamme che piangono di notte, nascoste dall’apparente sicurezza del sole.
Sempre in silenzio, per non disturbare, per negare ancora un volta di essere umane e non macchine da guerra a cui viene tolto il privilegio delle lacrime.
In silenzio cadono.
In silenzio si rialzano.
Lo stesso silenzio che bilancia le risate di cuore ai sorrisi dei figli perché promettono la felicità senza affidarla alle parole e tengono fede ad un patto chiedendo comprensione al destino.
Sono Donne che ogni mattina si guardano allo specchio senza riconoscersi, che sono opere d’arte inconsapevoli del proprio valore e della propria bellezza perché è difficile sentirsi preziose quando l’amore non ti abbraccia e ti fa paura.
Sono Mamme e Donne che hanno sogni grandi, che lavorano, che trovano soluzioni, che vorrebbero gridare e mandare tutto all’aria e che, dopo un respiro profondo, riescono a rimettere in ordine vita e pensieri.
Sono mamme dal carattere forte, complicato: ringhiano, non indietreggiano, graffiano anche se ferite a morte perché l’ultimo tentativo di salvarsi sarà sempre il penultimo.
Eppure sono dolcezza pura quando stringono il cuore che hanno custodito accanto all’anima e dal quale non si divideranno mai, oltre il tempo e la distanza.
A queste mamme la vita ha cambiato tutti i piani, tutti i progetti, tutti i disegni, ma non hanno mai avuto paura di iniziare a dipingere ancora su nuove tele e con nuovi colori scrivendo nuove storie e nuove emozioni.
Care Mamme che il mondo definisce “sole”…
…e voi buttate lo sguardo oltre il mare, lo so, perché “sole” non lo sarete mai, perché ogni giorno sorridete alla solitudine che ormai è diventata un’amica alla quale non potete rinunciare…
…io vi auguro l’amore (non solo quello di un altro essere umano: se arriverà sarà bellissimo, se non arriverà andrà bene lo stesso) per voi stesse.
Non dubitate mai del vostro valore, del vostro cuore, del vostro futuro, del vostro coraggio e non permettete mai a nessuno di mettervi in dubbio.
Ricordate che quando gli altri cadevano appoggiandosi ad un altro cuore,
voi avete imparato ad aggrapparvi al cielo.
E siete rimaste in piedi. Da sole.
Voi, Donne e Mamme, ce la farete Sempre.. -
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Esiste una stanchezza, quella dell’anima, per la quale non basta il riposo fisico.
Ha bisogno del mare,
del silenzio,
di poche parole,
della pulizia dei comportamenti,
di non ascoltare la stupidità della gente.
Ha bisogno di respiri lunghi,
guardando il cielo,
leggendo un libro,
sorseggiando un caffè,
sorridendo ad un pensiero,
piangendo senza vergogna.
Esiste una stanchezza, quella del cuore, che ha bisogno di abbracci che regalino la primavera, quando tarda ad arrivare.
Un abbraccio che sia quel bacio sulla fronte,
mentre dormi.
Mentre ad occhi chiusi combatti con le tue paure.
Che scacci gli incubi,
che combatta i mostri,
che ti regali l’alba, anche quando il sole non c’è.
Da cuore a cuore.
Natascja Di Berardino.
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