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I cibi che allungano la vita
La longevità non dipende solo da fattori genetici; la buona notizia è che possiamo controllare molti di quei fattori che influiscono sulla durata della vita come alimentazione, riposo e attività fisica.
A questo poposito scopriamo insieme quali sono i cibi che ci aiutano a vivere più a lungo.
BROCCOLI
CIOCCOLATA
FRAGOLE
NOCI
GRANO FRUMENTO
POMODORI
FONTE yahoo. -
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cachi
I cachi posseggono un'alta percentuale di zuccheri che arriva quasi al 16% e contengono anche una discreta quantità di vitamine A, C e K.. -
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Carota (Daucus carota)
Caratteristiche generaliLa carota è una pianta erbacea della famiglia delle
Umbrelliferae. Il fusto forma uno stelo fiorale ramificato che termina
con un’infiorescenza ad ombrella, mentre la radice, lunga da 5 a 20 cm, è
di colore arancione ed ha forma di cono rovesciato. La radice è l’unica
parte commestibile della pianta e altro non è se non l’ortaggio cui
diamo comunemente il nome di carota.Varietà esistenti
In base alla lunghezza le carote vengono suddivise in:
- Corte
- Mezzane
- Lunghe
Mentre in base all’epoca di raccolta distinguiamo:
- Carote precoci
- Carote medie
- Carote tardive
Fra le varietà più comuni troviamo:
- Carota comune di Napoli (lunga)
- Carota flakkee (precoce)
- Carota grelot (corta e precoce)
Stagione e diffusione
La carota cresce allo stato spontaneo in Asia, Europa e
Nord-Africa, zone dove è ugualmente coltivata. Poichè coltivata in serra
è disponibile tutto l’anno, ma in realtà si tratta di un ortaggio
tipicamente estivo.Principali impieghi in cucina
Le carote possono essere consumate sia crude che cotte (la
cottura non ne altera le proprietà nutritive). E’ ottima cruda in
insalata o cotta al vapore. E’ spesso un ingrediente fondamentale per
zuppe e minestroni e viene usata per la preparazione di dolci, zuppe e
puree.. -
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PREVENZIONE
Verdura e tè verde per combattere
l'artrosi anche a tavola
Il ruolo degli antiossidanti e di sostanze che contrastano l'infiammazioneDieta mediterraneaCombattere l'artrosi con uno stile di vita corretto è la prima
linea di difesa contro questa malattia. Lo dicono gli esperti di un
centro di ricerca canadese, e di uno danese, che hanno messo in evidenza
gli accorgimenti che possono aiutare a prevenire e affrontare questa
malattia degenerativa delle articolazioni che solo in Italia interessa
circa 4 milioni di persone. Nella loro revisione degli studi
scientifici sull’argomento (da poco pubblicata su Arthritis),
i ricercatori hanno insistito su due fattori, finora piuttosto
trascurati, strettamente legati alla comparsa e alla progressione
dell'artrosi: l'infiammazione e lo stress ossidativo (il danno causato
al l'organismo da una eccessiva produzione di radicali liberi o da
un’insufficiente presenza di difese anti-ossidanti).
«In effetti — commenta Francesca Oliviero,
specialista in Scienze dell'alimentazione e ricercatrice presso la
cattedra di reumatologia dell'Università di Padova — l'artrosi non è più
considerata solo una malattia degenerativa della cartilagine legata
all'invecchiamento. Dati scientifici sempre più numerosi dimostrano come
anche nell'artrosi si verifichi il rilascio di sostanze
pro-infiammatorie, come le citochine, in grado non solo di causare il
processo infiammatorio, ma di aumentare i fattori di rischio per le
malattie associate all'artrosi come l'aterosclerosi».
Ma esiste uno stile di vita anti-infiammatorio? Secondo
la nostra esperta sì. «Nella revisione in questione, il modello
alimentare mediterraneo - basato prevalentemente sul consumo di frutta,
verdura, olio extravergine d'oliva, legumi, pesce, frutta secca oleosa -
è indicato come il modello migliore di alimentazione per ridurre alcuni
marcatori dell'infiammazione, in particolare la proteina C reattiva. E
tra i componenti della dieta mediterranea cui vengono attribuiti gli
effetti benefici maggiori — prosegue Oliviero — c’è l'olio di oliva
extravergine, ricco di acido oleico e composti fenolici. Negli ultimi
anni ha suscitato notevole interesse anche il tè verde. In un nostro
studio appena, pubblicato su Frontiers Pharmacology Inflammation,
abbiamo dimostrato come uno dei principi attivi del tè verde
(epigallocatechina gallato) diminuisca la risposta infiammatoria agendo
su specifiche vie biochimiche». Nello studio dei canadesi e dei danesi
viene ribadito anche il classico consiglio di perdere peso (l'obesità è
uno dei principali fattori di rischio per l'artrosi) acquista più valore
perché il dimagrimento, oltre a ridurre lo stress meccanico causato dai
chili di troppo sulle articolazioni, diminuisce l’infiammazione
sistemica e, di conseguenza, i sintomi dell'artrosi. Il tessuto adiposo,
infatti, è in grado di rilasciare molecole infiammatorie, come la
leptina e le citochine, la cui liberazione può essere ridotta o
addirittura soppressa dalla diminuzione della massa grassa. «Accanto al
controllo del peso — conclude Oliviero — non va dimenticata
l’importanza di un' attività fisica regolare, svolta in maniera adeguata
alle capacità e alle caratteristiche personali. La ginnastica in acqua e
il nuoto sono particolarmente utili nel caso di pazienti con artrosi
che non possono praticare esercizi a terra a causa dei sintomi dolorosi o
di altri fattori. In acqua infatti le articolazioni sono sottoposte ad
un impatto minimo»
fonte corriere.it. -
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