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Vera
Etimologia: Il termine latino "verus", dall'evidente significato, ha dato origine ad un "cognomen" abbastanza diffuso in epoca imperiale. Da questi, è scaturito poi il personale che, in Italia, non ha mai avuto troppa fortuna.
Carattere: é poetica e anche discreta. Ha una buona memoria, soprattutto visiva e gli occhi sono la sua parte fisica più bella; anche quando dice piccole bugie innocue, il suo sguardo rimane candido e ingenuo. Ha paura di veder svanire l'amato come un sogno alle prime luci del mattino; crede che l'amore vero non sia realizzabile e si accontenta di fantastiche storie notturne... finché le sue difese crollano e si sposa. Per quanto cerchi di essere obiettiva e disinibita, c'è sempre una nota di diffidenza nella sua voce.
Numero fortunato: 1. -
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Lara
Etimologia: E' un nome russo considerato una forma abbreviata di Larissa. Si affermò all'inizio dell'Ottocento grazie a personaggi di opere letterarie, tra cui l'omonimo poemetto di Byron. In epoca più recente deve la sua fama al romanzo "Il dottor Zivago" di Pasternak (1957), che ha avuto anche un adattamento cinematografico. Attualmente è attestato in tutta la Penisola.
Carattere: Dolce e affettuosa, è cosciente del suo grande potere di seduzione ed è sempre capace di esprimere al meglio la sua femminilità. E' una persona allegra, vivace ed entusiasta, che ama condividere le esperienze della vita con il suo numeroso gruppo di amici. Chi la conosce bene, tuttavia, sa che la sua esuberanza nasconde un fondo di fragilità ed insicurezza.
Numero fortunato: 5. -
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Germano
Etimologia: Si tratta di un antico "cognomen" in uso presso i romani, designante le popolazioni celtiche ed i loro discendenti già nel I secolo d.C. C'è invece chi vi legge la derivazione dall'illirico "gh'herm", "caldo". Ha avuto sempre una discreta diffusione, sin dall'Alto Medioevo.
Carattere: Considera il mondo una grande ruota in cui a volte si è aiutati dalla fortuna, in altre occorre determinazione per vincere le avversità della sorte. Inizia una storia d'amore solo quando è ispirato e convinto di aver trovato una donna con la D maiuscola, rassicurante ma anche combattiva. Lascia che ognuno esprima il proprio pensiero e riesce ad ottenere facili consensi alle sue idee perché le enuncia con amorevolezza.
Numero fortunato: 1. -
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SILVIA
Di origine latina, significa abitante del bosco.
Fu la madre di San Gregorio Magno, divenuto papa nel 590. Silvia nacque intorno al 520, forse era originaria della Sicilia. Sposò Gordiano, un senatore romano che si convertì al cristianesimo, con cui visse sul colle Celio, dove ora si trova la chiesa di San Gregorio. Ebbero, probabilmente, due figli, ma del secondogenito non si hanno notizie precise. Nonostante la posizione sociale elevata, visse una vita all'insegna della preghiera e della penitenza diventando un forte esempio di cristianità per il figlio Gregorio e proprio per essere stata di così fondamentale importanza per la sua vita spirituale, è venerata come santa. Rimasta vedova nel 573 e consapevole che Gregorio, ormai deciso a dedicarsi alla vita monastica, non avesse più bisogno della sua guida, si ritirò in clausura nel monastero di San Paolo fuori le Mura e anche la loro casa del Celio fu quindi trasformata da Gregorio in unmonastero in cui egli stesso fu monaco. Morì probabilmente nel 592, dopo aver avuto la gioia di vedere suo figlio diventare papa.
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Zaccaria
Etimologia: Risale all'ebraico "Zakharyàh", composto da "zackhar", "ricordarsi", e dalla contrazione di "Yahvè", nel significato di "Dio si è ricordato". Mutuato poi nel greco "Zacharias" e nel latino ecclesiastico "Zacharia", entrò presto in uso tra i primi cristiani, per il culto del padre di san Giovanni Battista.
Carattere: E' entusiasta, testardo e tenace. L'idea di essere sconfitto non lo tocca, perché è sorretto da una fede incrollabile nella potenza delle forze del bene. Monogamo, ama con tutta l'anima la fortunata donna con cui si sposa; la accudisce, la rende felice e la sorregge fino... a che morte non li separi! Difende strenuamente la sua vita privata, su cui preferisce sorvolare.
Numero fortunato: 8. -
sorriso@.
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Leonardo
Etimologia: Dal personale longobardo "Leonhart", "che ha la forza di un leone", è diffuso sin dal VI secolo, sia tra i Germani che a Roma, con la forma latina "Leonardus".
Carattere: Ha molte idee e una mente attiva, che vaga alla scoperta degli apparentemente indecifrabili misteri della natura. E' un inguaribile utopista. Cerca una donna con cui sentirsi dentro una sfera di cristallo dove il resto del mondo non possa entrare fino a quando la passione non si sia completamente esaurita. Con gli altri ha poche relazioni, molto intense, basate su interessi ed esigenze comuni. Festaiolo ma anche imprendibile solitario, è intransigente e rigoroso.
Numero fortunato: 3. -
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Leone
Etimologia: Nella Grecia classica, "Léon" era un personale abbastanza frequente, in auge grazie all'omonimo, formidabile felino. Anche a Roma, per lo stesso motivo, "Leo" divenne presto un "cognomen" alquanto diffuso. Ben tredici pontefici lo scelsero poi come appellativo, a testimonianza della sua diffusione anche in ambienti cristiani.
Carattere: Ha cuore e coraggio. Calmo e tranquillo, preferisce pensare piuttosto che agire. E' un filosofo nato e crede molto nella capacità di migliorarsi. Sublimato o concretamente realizzato, l'amore è per lui linfa vitale. Si trova bene con donne devote e fantasiose. Esprime simpatie e antipatie istintivamente; un po' prepotente, protegge però strenuamente la sua privacy.
Numero fortunato: 9
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Andrea
Etimologia: Dal sostantivo greco "andreia" "coraggio" e dall'aggettivo "andreios", "coraggioso", derivati dal termine "anér-andròs" "uomo", mutua il significato di "virile, valoroso, coraggioso". E' presente, specie in età ellenistica, in tutto il bacino del Mediterraneo. In molte nazioni europee il nome oggi è usato sia al maschile che al femminile.
Carattere: Desideroso di molto affetto e di solidi rapporti familiari, maschera queste sue esigenze con atteggiamenti talvolta prepotenti. E' portato al matrimonio e cerca una donna che abbia molti amici, che sia allegra e divertente. Tace finché non capisce bene chi sia il suo interlocutore, ma quando è riuscito ad individuarlo, instaura con lui un dialogo piacevole, che lo mette a proprio agio.
Numero fortunato: 7. -
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sorriso@.
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