ALZHEIMER UNA MALATTIA CHE SI PUO' SCONFIGGERE

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    XVIII Giornata Mondiale dell' Alzheimer: "I volti della demenza”, tutti senza immagine su Facebook

    Milano, 20/9/2011 - In occasione della XVII giornata mondiale dell'Alzheimer, indetta per il 21 settembre, in contemporanea con New York, Londra e Milano, Alzheimer’s Disease International (ADI), Alzheimer’s Association USA e Federazione Alzheimer Italia lanciano il Rapporto Mondiale Alzheimer 2011: tre quarti dei 36 milioni stimati di persone nel mondo non ricevono una diagnosi e la mancata diagnosi è spesso il risultato del falso convincimento che la demenza faccia parte del normale invecchiamento e che non ci sia nulla da fare. Il Rapporto, intitolato “I benefici di diagnosi e interventi tempestivi”, raccomanda ai governi di tutto il mondo di realizzare una propria strategia nazionale sulla demenza che promuova diagnosi e interventi tempestivi. Inoltre verrà lanciata anche la campagna di sensibilizzazione “I volti della demenza” che presenta diverse iniziative di sostegno ai familiari dei malati, tra cui l’applicazione iPhone/Android (un’applicazione studiata appositamente per fornire informazioni e dare risposte ai dubbi e alle richieste dei familiari che può rivelarsi uno strumento di grande utilità e di facile uso) e la “chiave della memoria”, una chiavetta USB con 2 GB di memoria che ha l’obiettivo di suscitare l’interesse e sensibilizzare ai problemi della malattia di Alzheimer. Infine la Federazione Alzheimer Italia chiede un gesto simbolico da parte di tutti: la cancellazione della foto dal proprio profilo di Facebook. L'iniziativa, dal nome "Senza immagine per un giorno", è rivolta al popolo di Facebook invitato a cancellare la foto poiché: "come l’Alzheimer cancella l’identità di chi ne soffre, perché causa una progressiva perdita di memoria. Fai un gesto simbolico: togli la tua foto dal profilo e lascia per tutto il giorno la sagoma bianca di default".
     
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    Morbo di Alzheimer precoce: come riconoscere i sintomi
    Il morbo di Alzheimer (anche quello precoce) colpisce in prevalenza il genere femminile ed esistono alcuni fattori scatenanti da riconoscere. Ecco i sintomi più frequenti
    Il morbo di Alzheimer è uno dei mali peggiori del nostro secolo. Ma in cosa consiste precisamente? L’Alzheimer è la forma più comune di demenza generativa progressivamente invalidante che spunta prevalentemente in età presenile, ossia oltre i 65 anni. Tuttavia, la malattia può essere precoce e, quindi, manifestarsi prima.

    Morbo Alzheimer precoce: differenze di genere e sviluppo
    La premessa è fondamentale: infatti le funzioni cognitive presentano differenze di genere e sono influenzate in maniera differente dai processi patologici che portano allo sviluppo del morbo. Basti pensare che dall’età 65 anni la prevalenza della demenza raddoppia ogni quinquennio fino ai 90 anni.


    Da un punto di vista statistico:

    fascia 65-69: la demenza ha una prevalenza dell’1,5%;
    fascia 70-74: 3%;
    fascia 75-79: 6%;
    fascia 80-84:12%;
    fascia 85-89: 24%.
    oltre i 90 anni: interessa il 35-45% della popolazione.
    Sono soprattutto le donne a essere più esposte al rischio di demenza e in particolare corrono un rischio doppio di sviluppare Alzheimer, soprattutto nelle fasce d’età più avanzata. Proprio nella donna si riscontrano fattori di rischio maggiori, capaci di comprometterne le facoltà cognitive fino allo sviluppo del morbo.

    Elementi incidenti possono essere soprattutto i sintomi clinicamente significativi di depressione e la positività ad alleli specifici dell’Apolipoproteina E (APOE). L’APOE (Alipoproteina E) è il più forte fattore genetico conosciuto che predispone allo sviluppo di Alzheimer nella forma nota come sporadica.

    Allo sviluppo di Alzheimer contribuiscono anche i fattori di rischio cardiovascolari quali diabete di tipo 2 e ipertensione, malattie che nelle donne mostrano a livello globale, un preoccupante incremento di prevalenza.

    Morbo Alzheimer Precoce: i sintomi
    I sintomi tipici del morbo di Alzheimer sono:

    Perdita della Memoria;
    Sfide in programmazione o problem solving;
    Difficoltà nell’adempiere ai propri impegni;
    Confondere tempi o luoghi;
    Difficoltà a capire immagini visive e rapporti spaziali;
    Problemi a parlare e scrivere;
    Non trovare oggetti e perdere la capacità di ripercorrere i propri passi;
    Scarsa o ridotta capacità di giudizio;
    Ritiro dal lavoro o dalle attività abituali;
    Cambiamenti di umore e di personalità.
    Perdita della memoria
    La perdita della memoria è uno dei segnali più comuni del morbo, soprattutto quando si tratta di dimenticare informazioni apprese recentemente. Altri segnali da non sottovalutare sono scordarsi date o eventi importanti, chiedere molteplici volte le medesime informazioni, avvertire un maggiore bisogno di contare su strumenti di ausilio alla memoria (ad esempio promemoria o dispositivi elettronici) o su membri della famiglia per gestire cose che si era soliti sbrigare.

    Sfide in programmazione o problem solving
    Si manifesta quando avviene un repentino cambiamento nel modo di organizzare o svolgere una data attività, o ancora lavorare coi numeri (ad esempio difficoltà nel tenere traccia delle bollette mensili). Le persone soggette a queste improvvise trasformazioni manifestano difficoltà di concentrazione e impiegano più tempo nello svolgere i propri compiti.


    Difficoltà nell’adempiere ai propri impegni
    Le persone colpite dal morbo di Alzheimer tendono ad avere difficoltà nel completare le attività quotidiane, sia che si tratti di lavoro, tempo libero o famiglia. Ad esempio possono avere problemi per guidare l’auto verso un luogo familiare oppure gestire il budget.
    Confondere con tempi o luoghi
    Si tendere a perdere il senso del tempo: giorni, mesi, date e stagioni. A volte, ci si dimentica del luogo in cui ci si trova o addirittura come ci si è arrivati. In altre parole, dimenticare il tragitto percorso.

    Difficoltà a capire le immagini visive e i rapporti spaziali
    Chi è affetto da Alzheimer tende ad avere problemi visivi e di percezione dello spazio. Ergo, tali individui non riescono a leggere, giudicare la distanza o stabilire un colore. In termini di percezioni, poi, potrebbero non riconoscere la propria persona nello specchio.

    Problemi a parlare e scrivere
    Chi riscontra il morbo di Alzheimer può avere problemi a seguire o partecipare a una conversazione, traducendosi in confusione improvvisa o inconsapevoli ripetizioni. Difficoltà ulteriori si potrebbero avere quando si sfoglia un vocabolario alla ricerca del termine giusto oppure quando si associa il nome sbagliato a una cosa.
    Non trovare oggetti e perdere la capacità di ripercorrere i propri passi
    Si traduce nel posare oggetti o cose in luoghi non abituali. Pertanto, le persone affette dal morbo perdono le cose oppure non sono in grado di tornare sui propri passi per trovarle di nuovo. Azioni che nel corso del tempo diventano più frequenti.

    Scarsa o ridotta capacità di giudizio
    Sperimentare cambiamenti nel processo decisionale e nel giudizio. Si concretizza ad esempio nel dare prova di prestare poca attenzione alla cura della propria persona oppure nel gestire il denaro in modo oculato.

    Rinunciare ad attività abituali e lavorative
    Rinunciare a hobby, passioni, attività sociali o progetti lavorativi è un altro sintomo sottostante al morbo di Alzheimer. Dunque, le persone possono avere problemi nell’aggiornarsi sulla squadra del cuore oppure evitare di socializzare a causa dei cambiamenti che hanno vissuto.

    Cambiamenti di umore e di personalità
    Cambiamenti improvvisi di umore e di personalità sono un altro fattore di stress per le persone affette dal morbo. Si traduce nella facilità di diventare improvvisamente confusi, sospettosi, ansiosi o spaventati. Possono arrabbiarsi facilmente con le persone e nei luoghi che non rispecchiano la loro zona di comfort.
     
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