TERREMOTO IN EMILIA"CHE SPAGO"!!

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  1. Maryeterngif
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    Sisma Emilia,nuova scossa di magnitudo 4.1, circa 5.000 sfollati

    di Stephen Jewkes

    FINALE EMILIA, Modena (Reuters) - Continua lo sciame sismico in Emilia Romagna, dopo la forte scossa di terremoto che ieri ha provocato sette morti e circa 5.000 sfollati ed ha compromesso il patrimonio culturale della zona tra Ferrara e Modena.

    Migliaia di persone questa notte hanno dormito in tende e auto, mentre la Protezione civile spiega che dalla mezzanotte di oggi si sono registrate oltre 30 scosse di assestamento, di cui una alle 18:37 con magnitudo 4.1, nella zona colpita ieri all'alba dal sisma.

    Palazzo Chigi ha annunciato per domani la convocazione di un consiglio dei ministri per decretare lo stato di emergenza nelle aree colpite, mentre tre squadre del Dipartimento della Protezione Civile e dell'Ingv - Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia - sono ancora al lavoro per la valutazione del danno.

    Secondo la Protezione civile dell'Emilia Romagna, 4.914 persone sono state ospitate nella notte nei campi e le strutture di prima assistenza: di queste 1.288 nel Ferrarese, 266 nel Bolognese, 3360 nel Modenese e sono in fase di completamento altre strutture per fornire assistenza ad altre 1.310 persone.

    La polizia intanto continua a svolgere attività di antisciacallaggio per sorvegliare edifici incustoditi, spiega ancora la Protezione civile.

    La scossa di magnitudo 5,9 che ha fatto tremare la terra ieri mattina alle 4,04 tra Modena, Ferrara e Mantova - avvertita anche in Lombardia, Veneto, Liguria - è costata la vita a quattro operai e a una donna di 106 anni, oltre ad altre due persone decedute per malore dallo spavento.

    Quarantasette persone hanno invece riportato traumi per i quali è stato necessario il ricovero in ospedale, spiega la Regione.

    "La nostra priorità è stata quella di dare subito assistenza alle persone, anche grazie all'aiuto che ci stanno dando altre Regioni", ha spiegato oggi il presidente della Regione Vasco Errani alla conferenza dei capigruppo al consiglio regionale, secondo quanto riferisce una nota.

    "Ora dobbiamo accelerare il più possibile le verifiche sulla stabilità delle abitazioni, per facilitare il rientro degli abitanti nelle loro case, e delle scuole per consentire la conclusione dell'anno scolastico in un clima il più possibile sereno".

    Errani ha parlato di "danni ingentissimi per le abitazioni, le imprese, i centri storici e i beni culturali. I danni sono quelli che sono, inutile fare stime. Vogliamo essere rigorosi e seri per poter definire il percorso della ricostruzione".

    "Avvieremo un confronto col governo, stiamo studiando un meccanismo con i Consorzi fidi per anticipare i finanziamenti necessari a ripristinare l'attività produttiva, prevediamo l'attivazione degli ammortizzatori in deroga dove sarà necessario", ha concluso.

    Intanto moltissimi si preparano a passare una nuova nottata lontano dalle proprie abitazioni. "Il timore che la nostra casa ci crolli sulla testa è grande, dunque è meglio poter dormire in questa tenda", spiega un uomo che ha passato la scorsa notte all'aperto, al freddo ma al sicuro, a San Felice sul Panaro.

    Il maltempo che si sta abbattendo in queste ore sul nord Italia non aiuta e rende le condizioni di lavoro per i soccorritori più difficili, tendendo conto che sono previsti temporali anche per domani.

    COMPROMESSO IL PATRIMONIO ARTISTICO

    Il sisma ha provocato danni significativi al patrimonio culturale e al patrimonio ecclesiastico nelle zone colpite. In particolar modo il castello Estense, a San Felice sul Panaro, è stato pesantemente danneggiato, così come palazzi storici e chiese nel Modenese.

    "Abbiamo praticamente perso tutto il nostro patrimonio artistico", ha detto Alberto Silvestri, sindaco di San Felice. "Chiese e torri sono crollate. Il teatro è ancora in piedi ma ha delle crepe".
    La Protezione civile ha precisato che sono in corso verifiche da parte di Sovrintendenza e vigili del fuoco, ma che in generale, in via precauzionale, in diversi comuni è stata disposta la chiusura dei musei e chiese.

    Mirandola, Finale e Sant'Agostino presentano danni diffusi, soprattutto per quanto riguarda gli edifici storici.

    Secondo Coldiretti, i danni sono stimati in 200 milioni euro tra crolli e lesioni degli edifici rurali, danni ai macchinari, animali imprigionati sotto le macerie e le oltre 400mila forme di Parmigiano Reggiano e Grana padano, cadute a terra per il crollo delle scaffalature di stagionatura, collassate a causa delle scosse.

    -ha collaborato Ilaria Polleschi

    (scritto da Ilaria Polleschi, Redazione General News Milano +3906 85224380, fax +3906 8540860, [email protected])

    www.reuters.it
     
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