CRUDO E MANGIATO GIRO DEL MONDO SENZA FORNELLI

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    Crudo & mangiato: giro del mondo in 15 ricette di carne senza fornelli

    L’Anisakis non è un parente meno celebre della tzatziki, bensì un parassita piuttosto aggressivo… diciamo che quando va bene, un contagio da Anisakis fa venire una gran mal di pancia. Sottolineo: quando va bene.

    Per non parlare delle infezioni parassitarie o batteriche che si rischiano consumando, non cotte, la carne di maiale e di manzo. Con le uova poi, la salmonella è sempre in agguato.

    E’ dunque il caso di dire: crudismo rest in peace?

    No, ma per non farsi tradire è bene seguire alcune strategie.

    Così da potersi dedicare senza rimpianti a 15 ricette planetarie che hanno come protagonista il crudo di carne. Parafrasando in libertà: di sicuro c’è almeno che è buono.


    Yookhwe, Corea. La categoria dei crudi coreani
    merita un discorso a sé, esiste infatti un’intera famiglia di ricette
    che prevedono il consumo di carne o pesce crudi, detta hwe.


    Il piatto che citiamo oggi è lo Yookhwe: manzo in tartare con aglio a
    salsa di soia. Di solito è guarnito con semi di sesamo, ma capita
    spesso che sia servito con un uovo sopra, a sua volta crudo.


    Francia, tartare


    Tartare, Francia. C’è chi dice che il nome di questo
    famosissimo piatto derivi dall’usanza tartara di conservare la carne di
    cavallo sotto la sella, una versione davvero estrema della moderna
    frollatura.


    Ma non è proprio così: pare che in origine il piatto fosse chiamato
    bistecca a l’americaine. E che servito con salsa tartara e uovo sia
    diventato a la tartare.


    Texas, parisa


    Parisa, Texas. Detto anche tiger meat: questo piatto, di derivazione alsaziana, tipico del sud del Texas, è una versione americana della più tradizionale tartare.


    Prevede un mix di carni (manzo, bisonte e cervo), servite già emulsionate con ceddar cheese, cipolla e peperoni.


    Olanda, ossenworst


    Ossenworst, Olanda. Il nome deriva dalla carne dell’animale: il bue, che in olandese si dice os.


    La lunga storia commerciale dei Paesi Bassi è raccontata anche da
    piatti come questi: le spezie con cui si aromatizza questa salsiccia
    sono la noce moscata, il macis e i chiodi di garofano.


    Germania, mett


    Mett, Germania. Carne tritata molto finemente, tanto
    da sembrare un pasta di salsiccia, e poi condita con sale, pepe e aglio
    (sostituito dal cumino, in alcune zone della Germania).


    Nella patria del kitsch, trent’anni fa non era raro vederlo servito a
    forma di riccio, con tanto di spicci di cipolla a formare gli aculei.


    Tailandia, koi soi


    Koi Soi, Tailandia. Il piatto di manzo crudo tipico
    della cucina thai: marinato in salsa di pesce, lime e peperoncino,
    servito con una spolverata di erbette fresche.


    In alcune versioni alla salsa di base vengono aggiunti bile o sangue di manzo.




    manzo.

    Vietnam, Bo Tai Chanh


    Bo Tai Chanh, Vietnam. La versione vietnamita del
    crudo di manzo differisce da quelle descritte sopra (Koi Soi e Yookhwe)
    sia nel taglio della carne, che qui è più sottile, che nella marinatura:
    nel Bo Thai Chanh la carne è condita leggermente con salsa di agrumi.


    Viene poi servita con arachidi, cipolle e peperoncino.


    Etiopia, Kitfo


    Kitfo, Etiopia. Manzo tritato, condito con un misto di spezie locali e un infuso di erbe e burro chiarificato.


    Il Kitfo, questo il nome del tipico piatto etiope, viene spesso
    servito con una sorta di pane pita, che si chiama Injera, e spolverato
    di formaggio di capra fresco.


    Eritrea: Gored Gored


    Gored Gored, Etiopia/Eritrea. La versione eritrea del Kitfo prende il nome di Gored Gored.


    In questa preparazione la carne non viene marinata, bensì tagliata a
    pezzi abbastanza grossi e servita con il pane Injera e spezie locali.


    Libano, Kibbeh Nayyeh


    Kibbeh Nayyeh, Libano. Conosciuto di più nella
    versione cotta, il Kibbeh Nayyeh è macinato di manzo o agnello condito
    con bulgur, cipolla e altre spezie.


    Viene servito con l’immancabile pane arabo, menta peperoni verdi e olio.


    Cile, Crudos


    Crudos, Cile. L’origine di questo piatto va cercata nella grande migrazione tedesca che ha interessato questa parte di America Latina.


    Il Crudos cileno infatti altro non è che il Mett preparato con
    ingredienti locali: manzo al posto del maiale, e (direi purtroppo)
    niente forma di riccio.


    Messico, Carne Apache


    Carne Apache, Messico. E’ una sorta di ceviche di
    manzo, che viene leggermente marinato nel lime prima di essere servito
    con una gran quantità di tostadas.




    Koi Soi, Tailandia. Il piatto di manzo crudo tipico
    della cucina thai: marinato in salsa di pesce, lime e peperoncino,
    servito con una spolverata di erbette fresche.


    In alcune versioni alla salsa di base vengono aggiunti bile o sangue di manzo.


    Vietnam, Bo Tai Chanh


    Bo Tai Chanh, Vietnam. La versione vietnamita del
    crudo di manzo differisce da quelle descritte sopra (Koi Soi e Yookhwe)
    sia nel taglio della carne, che qui è più sottile, che nella marinatura:
    nel Bo Thai Chanh la carne è condita leggermente con salsa di agrumi.


    Viene poi servita con arachidi, cipolle e peperoncino.


    Etiopia, Kitfo


    Kitfo, Etiopia. Manzo tritato, condito con un misto di spezie locali e un infuso di erbe e burro chiarificato.


    Il Kitfo, questo il nome del tipico piatto etiope, viene spesso
    servito con una sorta di pane pita, che si chiama Injera, e spolverato
    di formaggio di capra fresco.


    Eritrea: Gored Gored


    Gored Gored, Etiopia/Eritrea. La versione eritrea del Kitfo prende il nome di Gored Gored.


    In questa preparazione la carne non viene marinata, bensì tagliata a
    pezzi abbastanza grossi e servita con il pane Injera e spezie locali.


    Libano, Kibbeh Nayyeh


    Kibbeh Nayyeh, Libano. Conosciuto di più nella
    versione cotta, il Kibbeh Nayyeh è macinato di manzo o agnello condito
    con bulgur, cipolla e altre spezie.


    Viene servito con l’immancabile pane arabo, menta peperoni verdi e olio.


    Cile, Crudos


    Crudos, Cile. L’origine di questo piatto va cercata nella grande migrazione tedesca che ha interessato questa parte di America Latina.


    Il Crudos cileno infatti altro non è che il Mett preparato con
    ingredienti locali: manzo al posto del maiale, e (direi purtroppo)
    niente forma di riccio.


    Messico, Carne Apache


    Carne Apache, Messico. E’ una sorta di ceviche di
    manzo, che viene leggermente marinato nel lime prima di essere servito
    con una gran quantità di tostadas.


    Turchia, Cig Kofte


    Cig Kofte, Turchia/Armenia. Questo piatto appartiene alla stessa famiglia dei crudi libanesi, ed è perciò simile al Kibbeh Nayyeh, almeno nell’impasto.


    Se ne discosta poi per la presentazione, che avviene in polpettine e quasi mai accompagnato dal pane.


    Italia, carpaccio


    Carpaccio di manzo, Italia. Nonostante da tempi
    immemori si consumi carne cruda nel Bel Paese, è soltanto nel 1950 che
    “nasce” ufficialmente il Carpaccio. La cornice: quell’incredibile fucina
    gastronomica che fu l’Harry’s Bar di Venezia negli anni del boom
    economico.


    L’aneddoto vuole che il Carpaccio, come piatto a base di sottili
    fettine di controfiletto servito con olio e scaglie di parmigiano, sia
    stato inventato da Giuseppe Cipriani per un’amica aristocratica cui il
    medico aveva proibito la carne cotta. Il nome è un omaggio al pittore
    Vittore Carpaccio, in onore al rosso intenso delle sue tele.


    Giappone: Basashi


    Basashi, Giappone. Il crudo giapponese è famoso in
    tutto il mondo soprattutto nella sua versione “ittica”, ma molto antica
    è  anche la preparazione a base di carne, che può essere di manzo (gyu
    tataki) , di pollo (toriwasa), e di cavallo (basashi) che è anche la più
    comune.


    Nell’antica tradizione gastronomica del periodo Edo, i buddisti
    avevano assegnato alle carni dei vari animali nomi diversi a seconda del
    colore: il cavallo era detto sakuraniku, che significa letteralmente
    “carne dai fiori di ciliegio”, mentre il cervo era associato alle foglie
    d’acero (momoji) e il cinghiale alla peonia (botan).


    fonte dissapore.com/
     
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    L’aglio marinato, oltre ad essere una conserva, così preparato, risulta più digeribile e ha un sapore molto più delicato, quasi di mandorla. Condito con capperi tritati, origano, peperoncino e olio risulta ottimo persino da stuzzicare come aperitivo!

    Ingredienti:
    ■ Aglio fresco (si trova generalmente a giugno luglio) 4 teste
    ■ aceto di vino bianco 350 ml
    ■ vino bianco secco 350 ml
    ■ zucchero 1 cucchiaino
    ■ sale 1 cucchiaino
    ■ alloro 3 foglie
    ■ grani di pepe misto 15 grani
    ■ Ginepro 3 bacche
    ■ Chiodi di garofano 3

    preparazione

    Prendete le teste di aglio, separate i vari spicchi e privateli della buccia esterna. Ponete in un tegame l’aceto e il vino bianco unitamente alle spezie, al sale e allo zucchero; portate gli ingredienti a bollore e poi aggiungete gli spicchi di aglio, che lascerete bollire per 1 minuto. Prendete 3 vasetti sterilizzati da 150 ml, riempiteli con gli spicchi di aglio e versateci sopra il composto di aceto e vino caldo fino a coprirli completamente (suddividete nei vasetti anche le varie spezie). Tappate i vasetti , capovolgeteli per creare il sottovuoto e poneteli a raffreddare al fresco e al buio. Lasciateli riposare per un mese prima di consumarli come finger food o aperitivi.

    CONSIGLIO

    Volendo potete conservare l’aglio marinato anche sott’olio: dopo averlo fatto bollire per 1 minuto, lasciatelo raffreddare nel composto di aceto e vino, poi scolatelo e suddividetelo (assieme alle spezie)nei vasetti che colmerete con l’olio. Tappate i vasetti e conservateli in frigorifero.

    A piacere, potete aggiungere (o togliere) le spezie che preferite, come il peperoncino piccante al posto del pepe in grani, la salvia o il rosmarino al posto dell’alloro, ecc… Sperimentate!


    agliomarinato_2
     
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1 replies since 23/6/2013, 07:22   10 views
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