BIOGRAFIA RENATO ZERO FOTO E CANZONI

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    « La sera del 24 dicembre 1974, al Folk Rosso, suonai per un solo spettatore. Il proprietario stava spegnendo le luci. Lo fermai: ho detto in casa che stasera lavoro, e voglio lavorare. Dopo di me, lo spettatore solitario ascoltò pure Venditti. »
    (Renato Zero, 2010)

    Renato Zero, nome d'arte di Renato Fiacchini (Roma, 30 settembre 1950), è un cantautore, showman, ballerino, produttore discografico, attore e doppiatore italiano.

    Considerato un vero e proprio "cantattore" e chansonnier dalle grandi capacità istrioniche, provocatrici e trascinatorie,[3] nel corso della sua lunga carriera ha pubblicato 34 album[4] e scritto complessivamente più di cinquecento canzoni, affrontando le tematiche più disparate, oltre che numerosi testi e musiche per altri interpreti.

    È uno dei cantautori italiani più amati, popolari e di maggior successo[5].

    Con più di 45 milioni di dischi venduti è tra i principali artisti italiani che hanno venduto il maggior numero di dischi[6][7] ed è suo il record di essere in assoluto il primo ed unico ad aver raggiunto il primo posto nelle classifiche italiane ufficiali di vendita in cinque decenni consecutivi.[8]

    Fin dagli anni anni ottanta è conosciuto anche con l'appellativo di "Re dei Sorcini".


    Le origini

    Nato dall'unione tra Domenico Fiacchini, poliziotto[9], e Ada Pica, infermiera[10], Renato Fiacchini trascorre l'infanzia in via Ripetta e l'adolescenza nel quartiere della Montagnola a Roma.[11]. L'evento più rilevante del primo periodo della sua vita, da lui spesso ricordato, fu la malattia che lo colpì appena nato, una forma di anemia emolitica neonatale, che fu curata con una trasfusione completa di tutto il sangue.[12]

    Dopo aver conseguito la licenza media, s'iscrive all'Istituto di Stato per la cinematografia e la televisione R. Rossellini che lascia al terzo anno non per la scarsità di rendimento, bensì per dedicarsi completamente alle sue passioni: la musica, la danza, il canto e la recitazione. Nel 1964 nasce il Beat Raduno: l'evento si svolge nella piazza principale di Monte Compatri, vicino a Roma, per premiare, con il marchio Beat, gli artisti scelti da una giuria di giovani. Renato vi partecipa all'edizione del 1968.

    Tra gli artisti premiati c'erano Maurizio Arena, Alberto Lupo, Isabella Biagini, Paolo Carlini, personaggi del cinema come Amedeo Nazzari e della musica come Domenico Modugno, e Nilla Pizzi. Un gruppo di giovani, tra cui Loredana Bertè, si esibiva ballando su una pedana circolare, posta ai piedi del palco. Il cantautore esordisce per la prima volta qui cantando coi The Spaectres Groups. Partecipa con gli amici del Beat Raduno al film di Fernando Di Leo Brucia ragazzo, brucia.

    Giovanissimo, inizia a travestirsi e a esibirsi in piccoli locali romani, assumendo, come sfida verso i denigratori («Sei uno zero», è la frase che si sente ripetere più spesso), proprio il suo pseudonimo. A 14 anni ottiene il suo primo contratto, al Ciak di Roma, per 500 lire al giorno. Viene notato da Don Lurio, in una delle tante serate trascorse al Piper, noto locale notturno di Roma. Da qui, la scrittura per il gruppo di ballo che fa da supporto a una giovanissima Rita Pavone nel suo show serale[13].
    Renato Zero nel 1968

    Registra anche alcuni caroselli per una nota marca di gelato. È proprio in quegli anni che nasce l'amicizia con Loredana Bertè e Mia Martini, trio che spesso girava la penisola in cerca di scritture. Proprio con Loredana fece parte de I collettoni. Il primo 45 giri, Non basta sai/In mezzo ai guai, arriva nel 1967. Prodotto da Gianni Boncompagni, anche autore del testo con le musiche di Jimmy Fontana, vende soltanto venti copie (verrà poi inserito come omaggio nel VHS "La notte di Icaro", circa vent'anni dopo).

    Interpreta la parte del venditore di felicità nella versione discografica e cinematografica del musical Orfeo 9 di Tito Schipa Jr.. Lavora come comparsa in alcuni film di Federico Fellini (Satyricon[14] e Casanova) e fa parte del cast della versione italiana del musical Hair, insieme, tra gli altri, a Loredana Bertè e Teo Teocoli[13].
    La costruzione del personaggio

    Ma nell'atmosfera dei tardi anni sessanta, che si sta impercettibilmente spostando dalla ingenua fase del beat all'impegno politico, Renato è ancora alla ricerca di un'identità. Sarà nei primi anni settanta, con lo sviluppo completo del glam-rock, caratterizzato da cipria e paillettes, che potrà proporre senza problemi il suo personaggio. Questo personaggio provocatorio ed alternativo, che racconterà in pezzi come "Mi vendo" (serio e volutamente sfrontato grido di un «prostituto felice») e, in genere, l'intero album Zerofobia, da "Morire qui" a "La trappola", da "L'ambulanza" al brano-emblema della filosofia zeriana, "Il cielo".

    Nel disco, è presente anche una cover in lingua italiana, di "Dreamer" dei Supertramp, qui divenuta "Sgualdrina". Al periodo successivo (Zerolandia, la terra promessa dell'amore e dell'amicizia, senza distinzioni sessuali) si ascrivono pezzi come "Triangolo", "Fermoposta" e la fin troppo esplicita "Sbattiamoci", che si fondono e si completano con accorati messaggi anti-aborto, già presenti nei primi album ("Sogni nel buio"), nonché anti-droga ("La tua idea", interamente scritta da Renato, parole e musica, "Non passerà", "Uomo no" e "L'altra bianca") e contro il sesso troppo facile ("Sesso o esse"). Nelle composizioni più recenti dell'artista, e ad esempio nell'album Il dono si alternano temi sociali ("Stai bene lì", "Radio o non radio", "Dal mare") e spirituali-esistenziali ("Immi ruah", "La vita è un dono").

    Il rapporto con il pubblico

    I fan del cantante sono definiti "sorcini", sostituendo la definizione data all'inizio della carriera di zerofolli. Il termine nacque nei primi anni ottanta, a Viareggio, quando, osservando i fan che lo attorniavano coi motorini, lui esclamò: «Sembrano tanti sorci»[15]. Da quel momento, per analogia, è diventato «il re dei sorcini». Molti brani sono dedicati a loro. Nel 1981, ai suoi fan l'artista dedicò il brano "I figli della topa", inserito all'interno di Artide Antartide e l'anno successivo, organizzò le "Sorciadi" presso lo Stadio Eucalipti a Roma, partecipando di persona alla premiazione dei vincitori. Anche nell'album Cattura il cantante dedicò un brano ai suoi fan: A braccia aperte.
    Renato Zero in concerto nel 1978
    1973-1979 – I primi album e l'ascesa al successo
    Renato all'età di ventitré anni

    Il 1970 è l'anno di Hair, versione italiana del musical statunitense[13]. Al progetto, oltre al giovane cantante romano, aderiscono giovani quali Teo Teocoli. Andrà in scena al Teatro Sistina di Roma. Nel 1973 esce il primo album ufficiale della sua carriera ed è intitolato No! Mamma, no!, che fu registrato in studio. Resteranno famose, soprattutto, le canzoni Paleobarattolo (che verrà re-incisa nell'album Sulle tracce dell'imperfetto, dove sarà accompagnata, alla fine, da un medley strumentale delle canzoni La favola mia, Il carrozzone, Amico e Il cielo) e No! Mamma, no!. Nel 1974 nasce Invenzioni con brani quali: "Qualcuno mi renda l'anima", "L'evento", "Tu che sei mio fratello", "Depresso".
    Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi Invenzioni, Trapezio (album), Zerofobia e Zerolandia.

    Arriva il 1976 prepara un nuovo album e la sua prima tournée, entrambi con uno stesso filo conduttore: Trapezio. Per la prima volta entra in classifica, nella Hit Parade dei dischi più venduti, il suo 45 giri "Madame/ Un uomo da bruciare", sale fino alla quindicesima posizione. Sempre di questo periodo è la presenza nella trasmissione RAI Zero & Company. È il 1977 e Renato si rimette al lavoro, realizzando Zerofobia. La molla trascinante sarà il successivo spettacolo che prende lo stesso titolo dell'album. Il disco avrà un grosso successo di vendite, così come il 45 giri Mi vendo/Morire qui.

    Nel 1978 crea la "Zeromania Music Edizioni" ed una nuova etichetta: "Zerolandia", distribuita dalla casa discografica RCA. Dopo l'album precedente, il pubblico si aspetta sempre di più e l'artista pubblica Zerolandia, una sorta di viaggio senza passaporto, nella terra senza tempo e senza certezza. Brani come "La favola mia", "Sogni di latta", "Triangolo", "Sesso o esse", "Sbattiamoci", "Una guerra senza eroi", "Uomo no", diventano immediatamente dei veri e propri "cult" ed il 45 giri balza subito ai vertici della Hit Parade, così come l'album.

    Nel 1979 esce nelle sale cinematografiche un film che lo vede protagonista: Ciao nì!, che riscuote un grande successo. Nello stesso anno affitta un tendone dai circensi Togni e lo chiama Zerolandia. Pubblica un nuovo lavoro discografico intitolato EroZero, logica conseguenza del precedente. Il suo 45 giri contenente Il carrozzone/Baratto così come l'album stesso, arriveranno al primo posto in classifica dove rimarranno per ben otto settimane. A settembre vincerà la Gondola d'Oro grazie alle vendite del suo singolo.

    Dopo EroZero prende l'avvio un nuovo progetto discografico il cui titolo provvisorio, che circola in via ufficiosa tra i fan, pare debba essere "Spiridiota". Purtroppo un nastro con i provini delle canzoni viene sottratto dallo studio di registrazione e nel giro di pochi giorni circolano migliaia di cassette pirata contenenti i diversi brani intorno ai quali Renato stava lavorando insieme a Piero Pintucci. L'accaduto porta ovviamente all'annullamento del progetto. Alcuni dei brani circolati in versione pirata ("Al mercato dell'usato", "Nafta", ecc.) verranno ripresi solo alcuni anni dopo ne La coscienza di Zero (1991). Altri brani ("Le scale", "N.U.") sono inediti.[senza fonte]


    1973 - No! Mamma, no! (RCA Italiana, DPSL 10604)
    1974 - Invenzioni (RCA Italiana, TPL 1-1052)
    1976 - Trapezio (RCA Italiana, TPL 1-1229)
    1977 - Zerofobia (RCA Italiana, PL 31271)
    1978 - Zerolandia (Zerolandia, PL 31400)
    1979 - EroZero (Zerolandia, PL 31436)
    1980 - Tregua (Zerolandia, PL 31530)
    1981 - Artide Antartide (Zerolandia, PL 31611)
    1982 - Via Tagliamento 1965/1970 (Zerolandia, PL 31660)
    1983 - Calore (Zerolandia, PG 33440)
    1984 - Leoni si nasce (Zerolandia, PL 31731)
    1985 - Identikit Zero (Zerolandia, PL 31738)
    1986 - Soggetti smarriti (Zerolandia, PL 34387)
    1987 - Zero (Zerolandia, ZL 71539)
    1989 - Voyeur (Zerolandia, ZL 74236)
    1991 - La coscienza di Zero (RCA Italiana, PL 75220)
    1993 - Passaporto per Fonòpoli (Zerolandia/BMG)
    1993 - Quando non sei più di nessuno (Zerolandia/BMG)
    1994 - L'imperfetto (Fonòpoli/Sony)
    1995 - Sulle tracce dell'imperfetto (Fonòpoli/Sony)
    1998 - Amore dopo amore (Fonòpoli/Sony)
    2000 - Tutti gli Zeri del mondo (Fonòpoli/Sony)
    2001 - La curva dell'angelo (Tattica/Sony)
    2003 - Cattura (Tattica/Sony)
    2005 - Il dono (Tattica/Sony)
    2009 - Presente (Tattica s.r.l.)
    2013 - Amo - Capitolo I (Tattica/IndipendenteMente)
    2013 - Amo - Capitolo II (Tattica/IndipendenteMente)

    Le collaborazioni artistiche

    Renato Zero ha avuto modo di collaborare con numerosi altri artisti italiani, nel corso dei suoi 44 anni di carriera artistica. Di seguito, vengono riportate le principali collaborazioni artistiche:

    1969: scrive per Wilma Goich la canzone Carosello
    1970: fa parte dal cast italiano del musical Hair e incide tutte le canzoni dell'album omonimo come membro del coro
    1971: partecipa al coro della canzone Gingì, incisa da Pippo Baudo e Loretta Goggi
    1972: partecipa al musical italiano Orfeo 9, scritto da Tito Schipa Junior, insieme a Loredana Bertè ed Edoardo Nevola
    1974: scrive per Ornella Vanoni la canzone Dipende
    1976: Patty Pravo registra la canzone Grand Hotel, precedentemente incisa da Renato Zero con il titolo Motel e inserita nell'album Trapezio
    1979: scrive per i San Francisco la canzone Vuoi, poi reincisa con il titolo La rete d'oro e inserita nell'album EroZero
    1980-1983: dopo aver fondato la propria etichetta discografica, la Zeromania Music, Renato Zero lavora come talent scout, facendo incidere canzoni, di cui è anche co-autore, ad alcuni artisti suoi amici, per la Zeromania Music; ricordiamo Il mago delle nuvole e Il tempo (duetto) per Yo Yokaris, Mister Uomo (duetto), Basta, Mentirò, Io donna per Farida, Corsari (partecipazione nei cori), Artiglieria, Fanatico, Caro professore, Prima della fine, Sono tornato, Imprevedibile, Adesso o mai più per Massimo Morante, fratello di Lucy Morante, compagna di Renato Zero per dieci anni, e Protagonisti per Mark Bodin. Nessuno di questi artisti riesce comunque ad ottenere un successo apprezzabile.
    1982: scrive la canzone Una per Loredana Bertè, inclusa nell'album Traslocando, e partecipa alla canzone Preghiera per la musica di Dario Baldan Bembo. Scrive il singolo Buon compleanno per Claudio Villa (poi ricantata in duetto postumo ne La coscienza di Zero)
    1983: scrive la canzone Al mercato dell'usato per Loredana Bertè, inserita nell'album Lorinedita del 1983 (poi re-interpretata da Renato e inserita su La coscienza di Zero del 1991) e partecipa ai cori di Torneranno gli angeli,brano trainante dell'lp omonimo di Fiorella Mannoia di quell'anno.
    1991: duetta in Crescendo con Mariella Nava; al Teatro Sistina di Roma, partecipa al concerto in memoria di Piero Ciampi
    1994: duetta in Vaya con Dios con Loredana Bertè; produce il singolo Per lei di Gepy & Gepy
    1995: duetta in Fine corsa con Massimo Di Cataldo, in Inventi con Tosca e in La nutella di tua sorella con Ivan Graziani
    1996: duetta in E già con Gerardina Trovato; collabora inoltre alla realizzazione, su etichetta Fonòpoli, dei nuovi album di Umberto Bindi e New Trolls, scrivendo le canzoni L'approdo ed È tutto qua (dove è anche tra le voci principali) nonché Letti per Umberto Bindi, che con questa canzone partecipa al Festival di Sanremo, e le canzoni Miracolo miracolo e Ladri di poesie - in cui duetta - per i New Trolls (i New Trolls incidono anche una cover de Il cielo)
    1997-1998: presenta, con Paolo Bonolis, le due edizioni di Un disco per l'estate
    1998: partecipa all'album live di Loredana Bertè, dal titolo Decisamente Loredana, duettando sul brano In alto mare
    1999: coordina il progetto Per sempre Ivan, il CD postumo in onore di Ivan Graziani, dove duetta con Antonello Venditti in Foto di gruppo; partecipa inoltre al Pavarotti & Friends, dove duetta con il maestro ne Il cielo; a fine anno, Mina incide l'album N° 0, interamente dedicato alla musica di Renato Zero, dove Renato duetta in Neri (l'unico inedito, di cui è co-autore); scrive per Alex Baroni la canzone E il cielo mi prese con sé
    2000: è l'anno dello show Tutti gli Zeri del mondo, dove duetta con Massimo Ranieri, Riccardo Cocciante, Gianni Morandi, Peppino Di Capri, Shel Shapiro, Paolo Bonolis, Gigi Proietti, Mariella Nava e Loredana Berté
    2001: scrive con Ron la canzone Gli ex
    2002: scrive per Marcella Bella la canzone La regina del silenzio e per Mina la canzone Che fatica
    2004: scrive per Daniele Groff la canzone Pensa a te; in quest'anno, durante il tour Figli del sogno, duetta con Alexia in Madame e con Michele Zarrillo, Ron, Raf e Francesco Renga in Amico; partecipa inoltre al CD Condivisioni di Mariella Nava, duettando in Spalle al muro
    2005: scrive Deliri a 45 giri per Loredana Bertè, inserita su Babybertè, album in cui sono inseriti diversi messaggi lasciati da Renato alla segreteria telefonica di Loredana
    2006: scrive L'ultima luna per Luisa Corna e Eurorentola per Jasmine, e duetta con lei in Nell'angolo; durante il tour Zero Movimento, duetta con alcune importanti interpreti, tra le quali Mietta, Ornella Vanoni, Tosca, Loredana Berté e Mariella Nava.
    2007: è tra gli autori del brano con cui Al Bano partecipa al Festival di Sanremo, Nel perdono; è autore di nove brani su undici, nonché produttore, del primo album di Jasmine, Salutami Jasmine, che contiene anche la sanremese La vita subito; durante il tour mpZero, duetta con Sergio Cammariere, Gino Paoli, Gigi Proietti e Laura Pausini, scrive per Ornella Vanoni La vita che mi merito, inserita nell'album Una bellissima ragazza. A partire dal 2007, e per tutto il 2008, Ornella Vanoni inserisce nella scaletta dei suoi concerti la reinterpretazione di Magari.
    Ricordiamo fra le cover di canzoni di Renato Zero che hanno avuto successo: Il cielo e Mi vendo, incise da Fiorello, e Madame, incisa dai Ciao Fellini. Anche Laura Pausini include nell'album del 2006, Io canto, un omaggio a Renato Zero interpretando la canzone Nei giardini che nessuno sa. Nel 2007, oltre a Nel perdono, Al Bano inserisce nel suo nuovo CD una reinterpretazione di Ave Maria. Nello stesso anno, il DJ Gigi D'Agostino realizza una sua versione di Inventi. Nel 2008, Mango inserisce nel suo nuovo album la reinterpretazione de I migliori anni della nostra vita.
    2011: scrive per Anna Tatangelo la canzone Anna inclusa nell'album Progetto B.
    Riceve il premio Inquieto dell'anno 2010 con la spiegazione di essere stato protagonista, inquietamente, nell'ambito musicale italiano[58].
    2013: Partecipa, il 4 marzo, a Bologna in piazza Maggiore al concerto in memoria di Lucio Dalla ad un anno dalla sua morte, il 1º marzo 2012. Questo evento è stato interamente condotto da Gianni Morandi, visibilmente emozionato all'inizio. Renato, dopo Gianni Morandi è stato il primo a esibirsi. Ha cantato Lu scritta e pubblicata nel suo nuovo album Amo, canzone dedicata all'amico Lucio Dalla. Questo brano è stato accolto dal pubblico bolognese con lunghi applausi.

    Renato Zero nelle classifiche italiane

    Ad oggi, Renato Zero ha venduto circa 40 milioni di dischi in Italia (fra i quali, quasi 2 milioni di singoli) e altri 3 milioni nel mondo (principali paesi: Svizzera, Francia, Germania, Spagna, Belgio, Regno Unito, Venezuela, Argentina, Brasile, Stati Uniti d'America e Canada) per un totale di circa 45 milioni di dischi.

    Ad oggi, Renato Zero ha raggiunto il numero 1 della classifica italiana con gli album qui di séguito elencati:[8]

    EroZero - per 9 settimane
    Tregua - per 9 settimane
    Icaro - per 3 settimane
    Artide Antartide - per 5 settimane
    Via Tagliamento 1965/1970 - per 5 settimane
    Leoni si nasce - per 1 settimana
    L'imperfetto - per 1 settimana
    Amore dopo amore, tour dopo tour - per 1 settimana
    La curva dell'angelo - per 1 settimana
    Cattura - per 2 settimane
    Il dono - per 5 settimane
    Presente - per 3 settimane
    Amo - Capitolo I - per 1 settimana
    Amo - Capitolo II - per 1 settimana

    Renato Zero è l'unico artista ad essere riuscito ad avere album al numero 1 della classifica italiana in cinque decenni diversi (anni settanta, ottanta, novanta, duemila e duemiladieci). In tutta la sua carriera, Zero è stato 47 settimane al numero 1 della classifica italiana.[8]

    Amore dopo amore è il suo album più venduto di sempre, con oltre un milione e quattrocentomila copie. Curiosamente, non raggiunse mai il primo posto in classifica: rimase però in top-10 per dieci mesi consecutivi.

    Renato Zero resta l'unico artista italiano ad essere riuscito a piazzare cinque album doppi (Tregua; Icaro; Artide Antartide; Via Tagliamento 1965/1970; Amore dopo amore, tour dopo tour) al primo posto della classifica. Più volte, fra il 1978 e il 1982, si trovano due suoi album contemporaneamente nella Top 50. Quest'evento si è ripetuto anche nel 2010 e nel 2013.

    Gli album Artide Antartide e Amore dopo amore sono stati gli album più venduti in Italia rispettivamente negli anni 1982 e 1998.

    Renato Zero ha raggiunto più volte anche il Numero Uno della classifica dei singoli italiani:

    Il carrozzone - per 6 settimane
    Amico - per 9 settimane
    Calore - per 6 settimane
    Passaporto per Fonopoli - per 3 settimane (EP o mini CD, contenente 4 brani, tra i quali "Ave Maria")
    L'impossibile vivere - per 1 settimana
    Tutti gli zeri del mondo - per 2 settimane
    Innocente - per 1 settimana

    È ad oggi il solo cantante italiano ad aver ottenuto il Numero Uno dei singoli in 4 decenni distinti (anni settanta, ottanta, novanta e duemila).

    Relativamente alla classifica di vendita dei DVD musicali (nata in Italia a fine 2003), Renato Zero ha raggiunto i seguenti Numeri Uno:

    Figli del sogno - per 7 settimane
    Zero 40 Live - per 1 settimana. Trattasi di riedizione su DVD del VHS omonimo pubblicato nel 1991
    ZeroNoveTour - per 1 settimana[59]
    Sei Zero - per 6 settimane

    Figli del sogno e Sei Zero sono stati i DVD musicali più venduti dell'anno, rispettivamente nel 2004 e nel 2011.
    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
     
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