QUANDO TI SENTI ORFANO DI TE STESSO..

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  1. sorriso@
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    Come smettere di fumare senza volerlo

    Personalmente ho sempre diffidato degli uomini che hanno smesso di fumare. Per le donne è un altro discorso, almeno credo, se non altro perché non ho mai conosciuto una donna che fumasse quanto me (intendo: qualcosa di comparabile). Infatti qui non sto parlando di fumatori abitudinari – uomini o donne che siano – non sto parlando di quelli che guai-a-togliermi-la-sigaretta-dopo-il-caffè, o dopo mangiato, o in qualsiasi altro momento specifico. Sto parlando di persone che fumano con la stessa naturalezza con cui respirano, alle quali non poter fumare dopo il caffè fa lo stesso effetto del non poter fumare in qualsiasi altro momento della giornata, e che pertanto dopo il caffè possono benissimo evitare di accendere una sigaretta, esattamente come dopo il caffè potrebbero sforzarsi di trattenere il respiro per qualche secondo, se ci fosse una buona ragione per farlo.
    Ho sempre pensato che in un uomo capace di smettere di fumare ci sia qualcosa di malvagio. E anche qualcosa di irrisolto. Voglio dire, non so se ci avete mai fatto caso, ma provare a smettere di fumare è un po’ come farsi una plastica facciale. E’ come se ogni mattina ti svegliassi, andassi a lavarti la faccia e vedessi nello specchio il volto di un’altra persona: il volto di una persona che non fuma. E’ come vivere la vita di un altro. Lo guardi e ti domandi come siano le sue giornate, come passi il suo tempo, che tipo sia, quest’uomo qui, che non fuma. Pertanto, la cosa veramente difficile, quando provi a smettere di fumare, non è la mancanza di nicotina, le abitudini, il nervosismo. La cosa veramente difficile è sostenere il confronto.
    Il fatto è che tu sei un fumatore. Lo sei sempre stato, anche prima di cominciare a fumare, perché è nella tua natura. E chi sia quest’altro, questo tizio che non fuma, non lo sai proprio. Sai solo che ha una faccia triste, che tamburella continuamente con le dita da qualche parte, che ha sempre il portafogli pieno di monete di cui non sa cosa fare e che sembra il fratello scemo di quello che c’era prima, quello che fumava. Il confronto è la parte veramente difficile.
    E poi, alla fine, quello che ti frega – molto più della nicotina, delle abitudini e di tutto il resto – quello che ti frega è la nostalgia. Ti senti abbandonato. Ti senti orfano di te stesso. E’ come se ti avessero rubato la tua vita. Non solo il futuro, ma anche il passato. Il problema non è resistere al bisogno di fumare quando sei nervoso, quando senti che vai in astinenza, quando sei depresso, angosciato o arrabbiato. Certo che ti manca, in quei momenti, la sigaretta. Ma quello è semplicemente il bisogno fisico della sigaretta. E’ il sesso. Se hai proprio deciso di smettere, per un po’ puoi anche resistere, e se riesci a resistere abbastanza a lungo, così a lungo da abituartici, da contrarre cioè tante nuove abitudini fino a sostituire tutte le tue abitudini precedenti, ce la puoi pure fare. Ma quello di cui stiamo parlando non è sesso. Qui stiamo parlando di amore. Puoi comprare cerotti, pillole, sigarette elettriche, sigarette di plastica, puoi comprare qualunque genere di droga, alcol o serie televisiva in milioni di puntate esista in commercio, ma non potrai mai cancellare il passato.
    All’inizio è un dolore costante. I primi giorni è semplicemente impossibile pensare ad altro. E quando finalmente riesci a distrarti, sia pure solo per pochi minuti, è peggio. Perché ogni slancio, ogni risata, ogni sorriso è destinato a spegnertisi sulla faccia come una sigaretta sotto la pioggia, raggelato, avvelenato dal ricordo di quello che hai perduto. Dal pensiero di come sarebbe stato bello, proprio adesso, passare quel momento con lei. C’è poco da fare, per riuscire a smettere di fumare bisogna essere proprio senza cuore.
    Provarci va bene, quello è un altro discorso. Su questo non dico niente. Io stesso ci ho provato milioni di volte. Sono le persone che ci riescono, quelle che magari ci riescono al primo tentativo, che mi spaventano. Gli uomini che ci riescono per orgoglio. Quelli che devono dimostrare sempre qualcosa, a se stessi e agli altri. E’ chiaro che c’è qualcosa che non va, in gente simile. Persone capaci di vivere serene e felici con la faccia di un altro. E’ chiaro che sono degli insoddisfatti, degli insicuri, degli schizofrenici. Persone senz’anima.
    Dicono: per smettere di fumare devi volerlo veramente. Fosse così, non avrei mai smesso nemmeno per cinque minuti. Io voglio fumare con tutto me stesso, non c’è niente che io desideri di più al mondo, niente che mi faccia sentire altrettanto bene, o che sappia fare meglio.
    Come per tutte le cose fondamentali della vita, anche per questa c’è una scena di West Wing che dice perfettamente tutto quello che c’è da dire. Qui per la verità si parla di alcol, ma è lo stesso.
     
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0 replies since 4/5/2015, 10:01   25 views
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