La crema catalana e il segreto della caramellatura

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    Vale la pena confessarlo subito: molto, moltissimo del suo fascino
    imperituro vive nel contrasto tra la consistenza vellutata e morbida
    della crema e la “caramellatura” che la completa, quello strato
    sottilissimo e croccante di zucchero“bruciato” senza il quale la crema
    catalana non sarebbe la stessa. Parente prossimo della crème brulée
    questo dolce a cucchiaio è tipico, come il nome suggerisce, di Catalunya
    ed è stato un tempo appannaggio del giorno di San Joseph, mentre oggi
    lo si trova nei menù tutto l’anno e in praticamente ogni angolo di
    Spagna. Impagabilmente facile da preparare in casa è un successo
    garantito capace di riportare all’infanzia, non solamente per il gusto
    rassicurante di latte, uova, zucchero e poco altro, ma proprio per
    quell’invito giocoso a rompere la crosta con il dorso del cucchiaino.
    Provare per credere.

    Foto Maurizio Maurizi



    Se sul fronte ingredienti la faccenda corre liscia e non richiederà
    nessun impegno, qualche accortezza e qualche indicazione merita invece
    proprio la fase della “caramellatura”. Tradizionalmente la si ottiene
    con un ferro rotondo arroventato sulla fiamma viva e quindi leggermente
    premuto sulla superficie della crema ben fredda e generosamente cosparsa
    di una dose abbondante di zucchero. Sembra complicato, ma se riuscite a
    procurarvi l’attrezzo è sicuramente il sistema migliore. In alternativa
    potete utilizzare un cannello caramellizzatore, quella specie di
    piccola “pistola” con una fiamma controllata che si utilizza
    professionalmente in cucina (non costa molto e lo si reperisce ormai con
    una certa facilità nei negozi specializzati, ma anche nel reparto
    casalinghi dei grandi magazzini ). Se proprio non avete nessun ausilio a
    disposizione utilizzate tranquillamente la funzione grill del vostro
    forno: non sarà proprio, proprio la stessa cosa ma certamente vi darà
    delle buone soddisfazioni.




    Foto Maurizio Maurizi

    1/2 litro di latte fresco intero, 6 uova, 60 g di zucchero +
    quello per la caramellatura finale,25 g di amido di mais, la scorza di
    un limone non trattato, cannella in stecca (facoltativo).




    Foto Maurizio Maurizi



    Raccogliete in un pentolino il latte con la scorza di limone e, se
    vi piace, la stecca di cannella, mettete sul fuoco dolce e lasciate in
    infusione senza arrivare al bollore. Spegnete e lasciate raffreddare.
    Montate i tuorli con lo zucchero, unite quindi con delicatezza la
    maizena e il latte filtrato, evitando che si formino grumi. Rimettete
    sul fuoco e fate cuocere a fiamma dolce finché la crema non inspessisce e
    nappa il cucchiaio. Versate la crema nelle coppette e fate raffreddare
    per qualche ora in frigorifero. Al momento di servire cospargete di
    zucchero con generosità e fate caramellare fino ad ottenere una bella
    crosta dorata.

    FONTE CORRIERE.IT
     
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