Maria Luisa Fassi omicidio Asti.Omicidio della tabaccaia, uomo fermato: «Piena confessione»

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    Asti.Omicidio della tabaccaia,
    uomo fermato: «Piena confessione»
    Maria Luisa Fassi era stata colpita da 45 coltellate. Si tratta di un italiano di 46 anni, incensurato, Pasqualino Folletto: «Non so spiegarmi perché l'ho fatto: alle urla di quella donna ho perduto la testa», ha detto agli inquirenti. Il bottino: 800 euro
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    Maria Luisa Fassi quando lavorava nel ristorante di famiglia (Valdinotomagazine)

    C’è un fermo per l’omicidio di Maria Luisa Fassi, detta «Migia», la tabaccaia assassinata nel suo negozio di Asti durante una rapina sospetta, lo scorso 4 luglio. È Pasqualino Folletto, magazziniere italiano di 46 anni, incensurato, che venerdì pomeriggio ha reso piena confessione di una rapina finita male, un’ipotesi che inizialmente era stata scartata a causa dell’efferatezza del delitto. La donna è stata infatti uccisa con un coltello largo 4-5 centimetri e lungo almeno 20. Quaranta, forse cinquanta colpi ravvicinati, che hanno reso quasi impossibile distinguere una ferita dall’altra, in alcuni punti. Inoltre, nel negozio erano rimasti parecchi soldi, almeno 4.500 euro.

    «Alle sue urla ho perso la testa»

    «Non so spiegarmi perché l'ho fatto: alle urla di quella donna ho perduto la testa»., ha ammesso Folletto. Appena 800 euro il bottino. L'uomo era già stato ascoltato nei giorni scorsi dei carabinieri perché la sua auto, una Renault Megane grigia, compariva nelle immagini delle telecamere di sicurezza davanti all'ora dell'omicidio. La vettura, che è stata sequestrata, era parcheggiata in senso inverso a quello di marcia, in modo che la portiera del guidatore fosse dalla parte del marciapiede. Però aveva negato di essere stato in zona quel giorno, attirando su di sé i sospetti.

    Tre figli e una difficile situazione economica

    Folletto è padre di tre figli, uno dei quali malato, ha detto ai carabinieri di essere «pieno di debiti» e di avere una «situazione economica pesante», aggravata secondo quanto appreso dal anche dal vizio per il gioco.

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    Il delitto

    La 53enne Maria Luisa Fassi, ex chef del ristorante di famiglia, il Gener Neuv, l’unico stellato della cittadina piemontese, era stata colpita con oltre 45 coltellate all’alba di quel sabato mattina, poco dopo l’apertura della sua edicola-tabaccheria di corso Volta, ed era morta all’ospedale Cardinal Massaia la sera stessa. Nessuno aveva visto, solo un cliente giunto qualche minuto dopo aveva chiamato i soccorsi. 1_MGTHUMB-INTERNAVenerdì il lungo interrogatorio e la «piena confessione»

    Venerdì mattina Folletto è stato portato nella caserma dei carabinieri Scapaccino di Asti ed è stato interrogato a lungo alla presenza del pm Luciano Tarditi, che ha coordinato l’inchiesta sull’omicidio della tabaccaia. Alle 16.30 - si legge in una nota - «ha reso piena confessione circa l’efferato crimine commesso, maturato nel corso della rapina perpetrata la mattina del 4 luglio 2015». L'interrogatorio è durato diverse ore, terminando venerdì a sera inoltrata.
     
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