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L'altro giorno, uscendo da lavoro, mi sono fermata da un fioraio per prendere un pensiero ad una persona che dovevo andare a trovare.
Ero di fretta, più o meno come sempre, perché ormai é una prerogativa vivere col tempo che sfugge di mano.
La fioraia stava servendo un vecchio signore.
Un loden verde scuro lungo fino ai piedi, delle scarpe marroni un po' sciupate, i capelli bianchi e tante rughe nel viso.
Ottant'anni, forse più.
Era leggermente ricurvo e il suo parlare aveva una progressione lenta.
Troppo lenta per la mia fretta.
Ha scelto delle rose a gambo lungo, tante.
Dispari e rosse.
Per ogni rosa che la fioraia prendeva, lui si accertava che fosse perfetta.
Che le foglie fossero verdi, che non fosse sbocciata ma neppure troppo chiusa.
Una, però, non lo convinceva.
E allora l'ha presa, con la mano che tremava ed ha chiesto gentilmente di sostituirla.
Ogni tanto un colpo di tosse, lo faceva diventare ancora più curvo, ma non così tanto da perdere di vista ogni singolo fiore.
Ha scelto di mettere insieme alle rose qualche ramoscello di abete.
Cosi come personalmente ha scelto il fiocco più bello per legarle insieme.
Erano trascorsi dieci minuti abbondanti, ed io già mi vedevo passare davanti tutti gli appuntamenti del pomeriggio.
Pensavo alla stanchezza, al ritardo che avrei fatto al mio incontro e agli altri impegni che magari mi sarebbero saltati per colpa del vecchio signore.
Arrivato a pagare, l'uomo dal loden verde, con la solita mano tremante, ha estratto il portafoglio e con voce gentile, ha detto:
"Le ho fatto perdere tempo, mi scusi, ma ci tenevo che fosse perfetto.
E' il regalo di Natale di mia moglie".
La fioraia, una signora sulla cinquantina, coi capelli cotonati e degli occhiali improbabili abbassati sul naso, ha risposto:
"Vedrà che la farà felice".
L'uomo che trema, l’ha guardata ancora:
“ne sono certo.
Adesso glielo porto al cimitero".
Ha preso le sue rose bellissime, ha abbozzato un sorriso incrociando i miei occhi e ricurvo e claudicante é uscito.
Ecco.
Quello che io vi auguro per queste feste é di poter amare così.
Una moglie, un amante, un figlio, un amico, un cane.
Ma di amarlo di un amore che non ha paura di niente.
Neppure della morte.
Perché l'amore é per sempre e perché il solo tempo che non torna é quello speso a non amare.
Tutto il resto può aspettare.
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