DISPOSITIVI INTRAUTERINI (I U D - IntraUterine Device).

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    Il dispositivo intrauterino (IUD) è un metodo contraccettivo che ha un'origine molto lontana nel tempo. Già gli antichi cammellieri del deserto avevano scoperto che introducendo dei sassi nell'utero dei loro animali si determinava una sterilità temporanea. Ma è solo intorno al 1920 che inizia una sua storia documentabile in campo umano che sarà caratterizzata da modifiche strutturali che lo renderanno sempre più piccolo, confortevole ed efficace.

    Meccanismo d'azione.

    Lo IUD determina nella cavità uterina una risposta infiammatoria (l'organismo infatti reagisce verso qualsiasi corpo estraneo introdotto al suo interno) che altera la struttura dell'endometrio e lo rende inidoneo a far impiantare la blastocisti (l'ovocita fecondato) e quindi a far iniziare una gravidanza.

    Molto si è discusso sul fatto se questo metodo non impedendo l'unione dello spermatozoo con l'ovocita possa essere considerato abortivo. Secondo l'American College of Obstetrics and Gynecology si intende per concepimento l'annidamento della blastocisti e non la fecondazione dell'ovocita. Il Comitato per gli Aspetti Medici della Riproduzione Umana della Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia, su richiesta dell'OMS, ha confermato che la gravidanza si considera iniziata solo dopo l'annidamento dell'uovo fecondato. In considerazione di tutto ciò lo IUD è da considerarsi un autentico metodo contraccettivo.

    Il suo utilizzo è largamente diffuso in Europa (secondo solo alla pillola) e nei Paesi del Terzo Mondo (primo posto) meno negli Stati Uniti dove è stato accusato di importanti complicazioni.

    La percentuale di fallimento oscilla tra 1% ed il 3 % ma sembra addirittura inferiore all' 1% per i dispositivi dell'ultima generazione.



    Quando inserire lo IUD e per quali donne è indicato l'utilizzo.

    Si preferisce inserire lo IUD negli ultimi giorni del ciclo o entro 2 giorni dal suo termine perchè il canale cervicale (la struttura attraverso la quale si arriva alla cavità uterina) è più ampio e quindi la procedura è facile e poco dolorosa. E' possibile comunque inserirlo in qualsiasi altro momento con l'accortezza però di aver escluso la presenza di una gravidanza.

    E' più facile l'inserimento in donne che hanno avuto già una o più gravidanze ma in caso di necessità può essere utilizzato anche nelle nullipare (donne che non hanno mai partorito).

    Controindicazioni.

    - Gravidanza.

    - Anomalie morfologiche dell'utero (congenite o acquisite) che alterano la cavità uterina (es. alcune forme di fibromatosi uterina).

    - Patologia infiammatoria endometriale, pelvica anche pregressa.

    - Algomenorrea (chiamata più comunemente dismenorrea).

    - Precedenti gravidanze extrauterine.

    - Allergia al rame o ad altri componenti del dispositivo.

    - Immunodeficenza (es. AIDS).

    - Anomalie citologiche al Pap Test.

    Per quanto tempo può essere portato.

    Se ben tollerato, come accade frequentemente, lo IUD può essere utilizzato per molti anni avendo cura comunque di sostituirlo al termine dei periodi di scadenza.

    Quali precauzioni ? Quali controlli effettuare ?

    Evitare le infezioni cervico - vaginali avendo una attenzione particolare all'igiene intima e di coppia. E' consigliabile effettuare annualmente una visita ginecologica con Pap Test ed ecografia pelvica transvaginale (per una migliore valutazione del suo posizionamento in utero).

    Vantaggi.

    - Fornisce una contraccezione di sicurezza accettabile, continua e di lunga durata (3-5 anni per dispositivo).

    - Rende libero il rapporto sessuale non richiedendo particolari azioni della coppia.

    - Non ha effetti sistemici e quindi è il metodo di scelta in donne diabetiche, obese, ipertese, cardiopatiche, forti fumatrici.

    Svantaggi, effetti collaterali e possibili complicazioni.

    - Può determinare dolori pelvici ed irregolarità mestruali.

    - Avendo un filo comunicante con la vagina (che serve per la rimozione) può favorire delle infezioni ascendenti e quindi un maggior rischio di flogosi pelvica e di sterilità.

    - L'efficacia contraccettiva è inferiore a quella della pillola.

    - E' stato accusato di poter determinare, anche se raramente, gravidanze extrauterine cioè ad impianto nelle tube, nell'ovaio e comunque fuori della cavità uterina, con pericolo per la vita.

    - Durante l'inserimento, anche se molto raramente, per una manovra incauta dell'operatore può verificarsi la perforazione dell'utero.

    Impieghi particolari.

    - L'introduzione commerciale di IUD contenenti progesterone ha aperto l'utilizzo di questi dispositivi anche a fini terapeutici in condizioni come le meno-metrorragie ribelli alla terapia medica convenzionale, l'iperplasia dell'endometrio, l'endometriosi pelvica.

    fonte.salutedonna.it
     
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