ESSERE ALLERGICI AI COSMETICI

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  1. sorriso@
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    La frequenza delle reazioni allergiche ai cosmetici non è di facile valutazione, attualmente viene ritenuta modesta, ma è sicuramente sottostimata perché nella maggior parte dei casi le lesioni sono di scarso rilievo clinico, non vengono documentate, vengono curate dal medico di base o è il paziente stesso che applica una crema cortisonica e sospende l’uso del cosmetico per proprio conto. “Diversa è la situazione per le dermatiti da contatto irritanti, - spiega il dott. Antonio Cristaudo, responsabile dell’ambulatorio di Allergologia dell’Istituto Dermatologico San Gallicano - che sono più frequenti di quelle allergiche. Rappresentano il 14% delle richieste dei nostri pazienti contro 7% delle allergiche, ma è da sottolineare che l’incidenza aumenta notevolmente se si considerano solo le dermatiti localizzate al volto. Il quadro clinico della dermatite dipende spesso da tipo di prodotto ...
    di prodotto utilizzato, modalità e sedi di applicazione anche reattività individuale del soggetto.”
    “Le reazioni allergiche - spiega il Prof. Fabio Ayala, Direttore della Clinica Dermatologica dell’Università di Napoli Federico II - ai cosmetici preoccupano, ovviamente, non solo pazienti e specialisti dermatologi che le osservano e diagnosticano, ma anche le ditte produttrici di cosmetici. Nuovi allergeni compaiono e compariranno, inevitabilmente, anche in futuro. Lo insegna la storia della dermatoallergologia, ove abbiamo assistito alla comparsa periodica di reazioni allergiche cutanee a diversi conservanti (parabeni, Euxyl K400, Kathon CG, etc), utilizzati non solo in campo cosmetologico ma anche in quello delle preparazioni topiche contenenti farmaci. Tali allergie possono essere diagnosticate in Centri dermatologici che abbiano in dotazione gli allergeni specifici da testare sulla cute dei soggetti con sospetta allergia.”
    Per far fronte a questo fenomeno in continuo aumento, è sorta, accanto alla farmacovigilanza, la cosmetovigilanza per scoprire la sensibilizzazione, cioè l’allergia, verso un allergene contenuto nei cosmetici fin dalla sua comparsa sul mercato. La moderna cosmetovigilanza, nata in Svezia verso il 1989, è attiva ora anche in Italia ed esiste da poco una rete europea (ESSCA = European Surveillance System on Contact Allergies), alla quale partecipano alcune Cliniche Dermatologiche italiane, capace di cogliere le prime segnalazioni di allergia verso nuovi componenti di qualunque preparazione per uso esterno. “La cosmetovigilanza è compito preciso di Società dermatologiche,- sottolinea il Prof. Fabio Ayala - come la Società Italiana di Dermatologia Allergologica Professionale e Ambientale (SIDAPA), affiliata alla SIDeMaST (Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica estetica e di Malattie Sessualmente trasmesse), che opera in Italia da più di cento anni.”
    Inevitabilmente, gli studi preliminari pre-marketing sui cosmetici non possono essere così ampi da prevedere fino in fondo ciò che realmente avverrà quando la loro utilizzazione riguarderà migliaia di persone dopo l’immissione sul mercato. Non è facile poter formulare cosmetici e altri topici completamente privi di conservanti, o comunque di qualunque sostanza chimica che, seppur raramente, non dia reazione in un particolare individuo, ma comunque questa iniziativa porterà enormi vantaggi per tutti.
    SCHEDA
    Come si manifestano
    Le reazioni ai cosmetici sono generalmente locali, cutanee o mucose, ma possono anche essere generali, sia per un uso congruo che incongruo. Le reazioni più comuni sono quelle da contatto diretto con i cosmetici. Per tale ragione l' intensità del contatto è ovviamente minore per i prodotti a risciacquo (come saponi, shampoo e detergenti di vario genere) e maggiore per altri prodotti (es. deodoranti, tinture per capelli, creme di bellezza, prodotti colorati di vario tipo). La penetrazione delle sostanze chimiche presenti nei cosmetici è più facile nelle aree cutanee più sottili, come le palpebre o i bordi delle dita rispetto al palmo. Anche il pH dei prodotti applicati può avere importanza, dal momento che quelli fortemente alcalini (es. prodotti per l’ epilazione, alcuni saponi) sono dotati di maggiore aggressività.
    Le reazioni da cosmetici possono essere eclatanti o, al contrario, essere del tutto invisibili quando sono avvertite solo dal soggetto che ne è colpito, sotto forma di bruciore, sensazione di puntura, fastidio, prurito intenso. È questo il fenomeno della “ irritazione soggettiva”, tipica della cosiddetta pelle sensibile, fenomeno molto diffuso soprattutto nei soggetti di sesso femminile, in quelli con pelle molto chiara, o in particolari condizioni climatiche come freddo o caldo eccessivi. L'irritazione soggettiva colpisce soprattutto le guance, le aree prossime al naso, la fronte. Certamente non si tratta di un'espressione allergica, come è erroneamente nell'opinione di molti. Nei soggetti con cute sensibile è indubbiamente diminuita la soglia di tolleranza della pelle e le alterazioni della sensibilità cutanea indicano un coinvolgimento del sistema nervoso cutaneo, probabilmente legato a diversi neurotrasmettitori, che sono prodotti sia da cellule cutanee che dalle terminazioni nervose.
    La comparsa di dermatiti da cosmetici è favorita da: lesioni cutanee preesistenti, dalla presenza volontaria o involontaria di sostanze potenzialmente tossiche introdotte all’atto della formulazione o che si sono formate per reazione tra gli ingredienti o per alterazione del prodotto, dall’associazione imprevista di vari cosmetici tra di loro, dall’abuso o uso improprio del prodotto, ed inoltre da fattori costituzionali e genetici che facilitano l’insorgenza di fenomeni individuali d’intolleranza o di sensibilizzazione allergica. Bisogna sospettare un’allergia a cosmetici quando compaiono prurito, arrossamenti cutanei, piccole vescicole tipiche dell’eczema o reazioni bollose più intense in concomitanza con l’uso di prodotti per l’igiene, la decorazione della pelle, la colorazione di capelli, l’idratazione, etc. Conservanti, tensioattivi, emulsionanti, disperdenti, filtri solari, prodotti per la cura dei capelli, profumi, smalti per unghie, sono fra le principali cause di allergie a cosmetici. Non è facile poter formulare cosmetici e altri topici completamente privi di conservanti, o comunque di qualunque sostanza chimica che, seppur raramente, non dia reazione in un particolare individuo.

    http://italiasalute.leonardo.it/
     
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