COME CURARE I CRAMPI

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    NON PRENDERE I CRAMPI SOTTO MANO!
    a cura del Dottor Giuseppe INTERNULLO,
    specialista in CHIRURGIA della MANO, Caltagirone.

    I crampi muscolari sono contratture involontarie, improvvise e dolorose, di un muscolo o di un gruppo di muscoli. Il disturbo è caratterizzato da un dolore acuto, da una fitta intensa, che spesso immobilizza la parte colpita: il muscolo è contratto e rigido, ma non è gonfio né dolente; dura pochi minuti e scompare da solo, senza alcuna conseguenza. Quando il crampo compare durante uno sforzo, la persona deve interrompere subito, quello che sta facendo. In genere, i muscoli più colpiti sono quelli delle gambe, soprattutto il bicipite femorale, che si trova nella parte posteriore della coscia, il quadricipite femorale, situato sempre nella coscia, nella zona anteriore, e i muscoli del polpaccio. Meno di frequente sono coinvolti i muscoli delle mani e dei piedi. Le cause che provocano i crampi sono numerose, ma quelle più importanti sono due: i fattori che riducono o modificano il flusso di sangue al muscolo e l’accumulo di sostanze tossiche, in particolare l’acido lattico. Tale situazione si può verificare in seguito alla fatica che deriva durante oppure dopo un esercizio fisico intenso o al termine di una camminata molto lunga. In questi casi, il disturbo è la conseguenza di un accumulo a livello dei muscoli colpiti di acido lattico e di un insufficiente apporto di ossigeno rispetto al lavoro svolto dal muscolo. In altre parole lo sforzo prolungato ed eccessivo non permette ai muscoli di effettuare i normali scambi di sostanze, liberandosi di quelle tossiche e ricevendo in cambio ossigeno. Anche il freddo può essere pericoloso. A volte i crampi ai muscoli possono comparire di notte e a riposo: in questi casi spesso sono le conseguenze della presenza di altri problemi come: i disturbi della circolazione; l’ipocalcemia, cioè la ridotta concentrazione di calcio nel sangue, che può avvenire in seguito ad alterazioni delle paratiroidi.; la gravidanza, durante la quale gli elettroliti subiscono delle modificazioni. Quando si è colpiti da un crampo, la prima cosa da fare è massaggiare la zona interessata, in modo da distendere il più possibile il muscolo. Infatti il massaggio permette di eliminare velocemente più acido lattico, attraverso una aumentata circolazione del sangue. Inoltre , è meglio massaggiare la zona dolorante con olio canforato, perché facilita una migliore circolazione e rilassa più facilmente i muscoli. Poi, per cercare di ridurre l’intensità del dolore, è utile applicare una borsa di acqua fredda oppure un po’ di ghiaccio, avvolto in un panno. Attenzione: se il raffreddamento avviene in maniera troppo rapida può essere dannoso, perché può dare il via a una contrattura da freddo intenso. Infine, se il crampo non è passato e il dolore non si è ridotto, si può ricorrere ai movimenti di “stretching”, cioè alla distensione manuale dei muscoli, meglio se con l’aiuto di un’altra persona. E’ importante effettuare queste manovre in maniera dolce e graduale, perché un movimento troppo brusco potrebbe aggravare la contrattura del muscolo invece di favorire il suo rilassamento. Quando il dolore è sparito oppure si è attenuato, parecchio, è bene tenere l’arto colpito a riposo per un po’ di tempo, prima di riprendere le attività normali. Nella maggior parte dei casi, i crampi non sono causati da vere e proprie malattie e di conseguenza non è necessario andare dal medico. Invece una visita medica può essere utile se. I crampi compaiono con una certa frequenza, se si fanno sentire di notte. Se il dolore persiste anche nei giorni successivi, è il caso di ricorrere ai farmaci antinfiammatori (acido acetilsalicilico, nimesulide, indobufene per pochi giorni) e miorilassanti.



    Per evitarli ed affrontarli

    * Fare un po’ di sretching per riscaldare i muscoli
    * Prolungare un po’ di più il tempo degli allenamenti in modo da abituare il corpo gradualmente.
    * Prima di cominciare bere succhi di frutta.
    * Non prendere diuretici e bevande alcoliche, aumentano eliminazione liquidi e facilitano distrazione.
    * Non praticare attività fisica subito dopo aver mangiato.
    * Evitare sport impegnativi nelle ore più calde.
    * Non immergersi in acque molto fredde dopo essere rimasti molto al sole.
    * Se il crampo compare mentre si nuota non sici deve far prendere dal panico.
    * Non affrontare camminate impegnative se non si è allenati.

    CIBI GIUSTI
    A volte la comparsa dei crampi può essere prevenuta seguendo una dieta ricca di alcuni Sali minerali in particolare di sodio, potassio e calcio. Ne sono ricche le banane, la frutta e la verdura, lo yogurt, il latte e i formaggi magri. Anche l’acqua è importante combatte la disidratazione, evitando in questo modo la comparsa di crampi ai muscoli. E’ consigliato berne almeno un litro e mezzo al giorno.
    __________________
    Dott. Giuseppe Internullo
    Specialista in Ortopedia
    Via Madonna della Via, 174 CALTAGIRONE (CT)
    Tel. 3334150816
     
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    Un dolore improvviso, acuto, spesso lancinante al polpaccio, nella parte posteriore della coscia o al piede. Si presenta così il crampo, specialmente durante l’attività sportiva. Il dolore è persistente e non scompare nemmeno se ci si ferma: ecco questa “particolare” patologia si chiama appunto crampo. Si tratta di contrazioni involontarie, violente e inaspettate che generalmente si presentano durante uno sforzo, ma anche di notte, durante il sonno.

    Le condizioni che creano l’insorgenza dei crampi sono molteplici:

    una scarsa circolazione sanguigna fa sì che si verifichino durante la notte, quando la temperatura del corpo si abbassa; anche le condizioni climatiche possono “contribuire” a questa situazione perché il freddo agisce sulla circolazione del sangue, rallentandola;
    quando si assume una posizione non naturale, la circolazione è ostacolata e possono insorgere contrazioni muscolari anomale;
    anche i farmaci, specialmente i diuretici possono contribuire alla comparsa dei crampi e questo fenomeno rientra negli effetti collaterali del farmaco assunto;
    l’eccessiva sudorazione provoca invece un’alterazione che fa contrarre il muscolo in modo anomalo.
    Infine la situazione più comune: la fatica. Gli atleti e tutti coloro che praticano discipline sportive, durante i loro allenamenti, sono “soggetti” alla fatica e quando questa risulta esagerata rispetto al grado di allenamento personale (ciò riguarda soprattutto gli amatori), si creano alterazioni biochimiche e di conseguenza spasmi e contrazioni. I soggetti maggiormente a “rischio” di crampi improvvisi, sono quelli in soprappeso e le persone poco allenate che “improvvisano” programmi di allenamento senza andare per gradi e sottoponendosi a sforzi eccessivi. Ma vediamo nel dettaglio in cosa consistono i crampi e come affrontarli.

    Cos’è un crampo?
    Per “crampo” si intende uno spasmo involontario della muscolatura striata, che insorge in modo repentino e doloroso presentandosi come una fitta acuta.
    In breve si può definire come una “contrazione involontaria della muscolatura volontaria”

    Quali sono le cause dei crampi?
    L’insorgenza dei crampi è dovuta più che ad una singola causa, a tutta una serie di fattori, alcuni dei quali non sono stati ancora chiariti. Sicuramente si può dire che queste contrazioni sono favorite dalla perdita di liquidi e sali minerali, fenomeno tipico durante la sudorazione, oppure a causa di problemi di circolazione. Generalmente soffrono più frequentemente di crampi coloro che praticano attività sportive particolarmente intense o in condizioni climatiche caldo-umide. Ma convivono con i crampi anche coloro che per problemi di circolazione, o per un respiro molto frequente (ventilazione inadeguata), determinando un impoverimento di ossigeno a livello dei tessuti.
    La comparsa dei crampi è molto più frequente nei soggetti meno allenati o comunque meno predisposti a impegni muscolari molto intensi.

    Quali rimedi per ridurre l’insorgenza dei crampi?
    Se possibile praticare attività fisica in ambienti freschi e asciutti dove il normale processo fisiologico della sudorazione non è accelerato dal fattore clima. Abbinare alla pratica sportiva, ma anche alla vita di tutti i giorni, un adeguato reintegro di liquidi e Sali minerali, con cibi e bevande che contengano le giuste quantità di sodio, magnesio, calcio e potassio. Evitare di praticare attività fisica subito dopo aver mangiato. La digestione utilizza grandi quantitativi di sangue in circolo sottraendolo, nel momento dell’attività fisica, al tessuto muscolare.

    Esiste una cura ad “hoc” per i crampi?
    In soggetti sani non esistono cure contro i crampi che si manifestano generalmente con una certa regolarità in occasione di sforzi fisici prolungati. Il fatto che questo fenomeno tenda a ripetersi, indica che la causa non è da ricercare nello squilibrio chimico legato alla sudorazione perché in genere il fenomeno si verifica anche in condizioni climatiche normali. Non è utile assumere sali minerali in maniera esagerata, nella speranza di “evitare” il crampo, occorre piuttosto “modulare” il tipo di allenamento in base alla competizione che si vuole affrontare, perché, come detto sopra, questa patologia, colpisce in maggior misura, coloro che “vantano” uno scarso allenamento.

    Cosa fare quando insorge il crampo? Come bisogna comportarsi?
    È importante massaggiare subito la parte dolente, riscaldandola (non utilizzare il ghiaccio, molto indicato invece per le contratture).

    Come alleviare il dolore e far rilassare il muscolo “colpito” dal crampo?
    Dopo aver massaggiato la parte colpita, sarà sufficiente immergerla in acqua calda. Se il crampo ha colpito il piede occorrerà tirare con delicatezza l’alluce verso il corpo, piegando contemporaneamente il piede in avanti e indietro. Se invece è il polpaccio a soffrire, l’unico rimedio è mettersi in piedi e poggiare con tutto il peso del corpo sulla zona non “colpita”. Infine, se il crampo riguarda l’atteggiamento più corretto è quello di sdraiarsi massaggiando vigorosamente tutta la zona dolente. Gli specialisti consigliano anche l'applicazione locale di pomate antinfiammatorie.

    Come riconoscere un crampo da una contrattura?
    La diagnosi esatta viene fatta in base al dolore: nel caso di contrattura il soggetto a riposo non avverte dolore, al massimo un leggero fastidio, mentre nel caso di crampo, anche se si interrompe immediatamente l’attività sportiva che sta svolgendo, il dolore rimane molto forte ed è importante quindi provare a “stirare” il muscolo.

    Ci sono dei cibi o delle bevande consigliate per curare la “patologia” crampi?
    Sicuramente, eccole:

    Verdure a foglia verde scura
    banane
    Latte
    Formaggio
    Yogurt
    Pesce
    Broccoli
    Prodotti a base di sesamo
    Uova
    Fegato
    www.benessere.com/index.html
     
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    crampi

    Crampi

    A tutti noi sarà capitato, almeno una volta nella vita, di avvertire un crampo. Che ci abbia assalito durante o dopo un allenamento, in una situazione di intimità o nel sonno, difficilmente dimenticheremo il dolore provato in quella situazione.

    Il crampo viene definito in linguaggio clinico come uno spasmo, una contrazione involontaria, violenta ed improvvisa della muscolatura striata.

    Più semplicemente si può considerare il crampo come una contrazione involontaria della muscolatura volontaria.

    L'insorgenza dei crampi non è legata ad una causa univoca, bensì ad un insieme di fattori predisponenti non ancora completamente chiariti.
    Tra questi un ruolo determinante sembra essere ricoperto dall'attività fisica intensa praticata in ambienti caldo umidi. In simili condizioni l'esercizio prolungato causa uno sbilanciamento tra livello di idratazione e concentrazione elettrolitica. La comparsa dei crampi è tanto più probabile quanto minore è la forma fisica dell'atleta ed il periodo di acclimatazione a cui si è sottoposto.
    BASTA CON I CRAMPI!!

    I crampi possono essere evitati, o comunque attenuati, seguendo alcune semplici regole:

    Il responsabile numero uno dell'insorgenza dei crampi è la fatica: aumentate progressivamente l'intensità e la durata dell'esercizio, evitate di strafare se non avete i mezzi e le capacità per farlo.
    Praticate regolarmente lo stretching, sia all'inizio che - soprattutto - al termine dell'attività fisica; questi esercizi dovranno interessare soprattutto quei muscoli direttamente coinvolti nell'allenamento (ad es. le gambe per un ciclista).
    Eseguite sempre qualche esercizio di riscaldamento generale prima di iniziare l'allenamento.
    Seguite una dieta sana ed equilibrata, che apporti nutrienti a sufficienza per l'esercizio fisico praticato. Assumete cibi ricchi di sali minerali (soprattutto potassio e magnesio), antiossidanti, calcio e vitamine del gruppo B. Per assumere più potassio potete ricorrere ad integratori specifici, oppure semplicemente mangiare più frutta (soprattutto banane); per assumere più calcio potete consumare più latte e derivati. Mandorle, noci, soia, mele, pesche, fichi. pesce e mais sono invece particolarmente ricchi di magnesio. Vedi anche: Contenuto vitaminico e minerale degli alimenti.
    Non demonizzate il sale da cucina e le acque ricche di sodio; specie nei periodi estivi in cui la sudorazione è maggiore il sale è indispensabile per mantenere l'equilibrio idrico del corpo.
    Evitate di assumere diuretici o alcolici prima dell'allenamento per non aumentare le perdite di liquidi e favorire di conseguenza la disidratazione.
    Non mangiate nelle 2-3 ore che precedono l'allenamento ed evitate di consumare pasti troppo abbondati prima dell'attività fisica. In questo modo diminuirete il rischio di essere colpiti dai crampi.
    Mantenetevi ben idratati prima, dopo e durante l'attività fisica (vedi: Idratazione e sport ).
    Utilizzate indumenti adatti che lascino traspirare la pelle. Preferite i colori chiari ed evitate impermeabili e tute dimagranti. Scegliete calzature confortevoli e utilizzate calzini di cotone traspiranti e comodi.
    Nel caso foste colpiti dai crampi l'unica soluzione è quella di allungare immediatamente il muscolo interessato.

    L'allungamento contrasta infatti la contrazione involontaria e se il crampo non è troppo intenso può dare sollievo in pochi secondi. Anche il massaggio della zona colpita può essere utile. Per lo stesso motivo, se possibile è bene cercare di contrarre il muscolo antagonista.

    Crampi da calore

    I crampi, definiti ad inizio articolo come contrazioni muscolari involontarie, si verificano con maggiore facilità durante i mesi estivi. L'ambiente caldo ed i tassi di umidità elevati favoriscono le perdite idrosaline esponendo l'organismo ad un grosso stress. Se gli elettroliti persi non vengono prontamente reintegrati il rischio crampi diventa altissimo.
    Una ricerca, effettuata su un giocatore di tennis di alto livello che lamentava crampi ricorrenti, ha evidenziato che il problema era legato alla cospicua sudorazione che abbassava notevolmente la concentrazione plasmatica di sodio. I crampi ricorrenti sono stati sconfitti aumentando semplicemente la quota di sale nella dieta, che è passata da 5-10 a 15-20 g/die.
    Questa piccola parentesi è stata aperta per rivalutare il ruolo del sale e degli integratori salini nello sport. Spesso questo minerale viene considerato un nemico della linea (vedi acque povere di sodio) quando in realtà, specie durante i mesi estivi, è fondamentale per massimizzare la performance atletica e prevenire la comparsa dei crampi.


    Potrebbe interessarti: www.my-personaltrainer.it/crampi.htm
     
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    I crampi muscolari sono degli spasmi dolorosi che sopraggiungono in seguito ad uno sforzo prolungato o all’assunzione di una posizione errata, che porta di conseguenza il muscolo ad una contrazione non appropriata. Di solito i crampi affliggono gli sportivi che hanno sottoposto i muscoli ad una sforzo intenso e costante (un chiaro esempio sono i calciatori), ma possono colpire anche a riposo, durante il sonno. In questo caso i crampi sono molto dolorosi e difficili da gestire, soprattutto a causa del torpore del risveglio che ancora avvolge l’organismo. Allora ecco alcuni consigli per alleviare e prevenire i crampi.
     
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