EPISTASSI

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    L’ epistassi (comunemente detto “sangue dal naso“) è un fenomeno molto comune nei bambini durante l’ infanzia e di solito tende a scomparire con l’ adolescenza quando le membrane del setto nasale diventano più resistenti. La perdita di sangue dal naso è infatti un disturbo fastidioso ma quasi sempre facile da controllare. L’ epistassi è un disturbo legato alla particolare delicatezza della membrana che riveste la parte interna delle narici, in particolare quella centrale del naso, meglio nota come setto nasale. Sotto questo strato sottile di pelle ci sono numerosi piccoli capillari sanguigni la cui funzione è riscaldare l’ aria che inspiriamo per evitare che, se troppo fredda, possa creare qualche problema ai polmoni. L’ epistassi (la perdita di sangue dal naso) si verifica quando i capillari e la membrana che li protegge si rompono.

    LE CAUSE DELL’ EPISTASSI NEI BAMBINI: LA PERDITA DI SANGUE DAL NASO
    I bambini e i ragazzi fino a 15 anni perdono sangue dal naso più spesso di un adulto. Le ragioni sono molteplici: prima di tutto per la fastidiosa abitudine, tipica dei bambini, di infilarsi le dita nel naso provocando così piccole lacerazioni. Va detto poi che la membrana dei bambini è più delicata. Altre cause dell’ epistassi nei bambini possono essere la presenza di poca umidità nell’ aria, magari per via del riscaldamento eccessivo in inverno. Allergie e raffreddori poi, obbligando a soffiare il naso molto spesso. In genere il disturbo dell’ epistassi è lieve e poco fastidioso, è raro infatti che la perdita del sangue dal naso rappresenti un sintomo di altre problematiche come un’ ipertensione arteriosa o anomalie della coagulazione del sangue.

    CHE COSA E’ BENE FARE IN CASO DI EPISTASSI: come fermare la perdita di sangue dal naso.
    La prima cosa da fare in caso di epistassi è far semi-sdraiare la persona, magari su un divano se possibile. Bisogna comprimere l’ esterno della narice da cui esce il sangue per cinque o dieci minuti. Se le narici che sanguinano sono due, la pressione con le dita va applicata su entrambe lasciando respirare il soggetto con la bocca. Se la situazione non migliora, occorre continuare a comprimere le narici per altri cinque minuti applicando un fazzoletto bagnato con acqua fredda. Meglio ancora se il fazzoletto viene avvolto intorno a un cubetto di ghiaccio. Il freddo va applicato alla radice del naso, nella zona tra gli occhi. Una volta bloccata l’ emorragia è bene applicare, anche nei due giorni successivi, un sottile strato di vaselina, reperibile in farmacia, sul setto nasale, così da evitare l’ eccessivo essiccamento della membrana. Allo stesso scopo può essere utile aumentare l’ umidità dell’ ambiente con un umidificatore.
    Se dopo mezz’ ora non si riesce a bloccare la fuoriuscita di sangue dal naso e se la perdita di sangue è molto abbondante, occorre andare al Pronto soccorso. Un caso diverso si verifica invece quando, oltre all’ epistassi (perdita di sangue dal naso), compaiono anche lividi in altre parti del corpo che possono rappresentare il campanello d’ allarme di qualche cosa che non va bene nella coagulazione del sangue. In questo caso è bene rivolgersi immediatamente ad un medico.

    CHE COSA SI DEVE EVITARE IN CASO DI EPISTASSI (emorragia di sangue dal naso)
    Gli esperti avvertono che i cosiddetti “rimedi della nonna” non vanno sempre bene per bloccare la perdita di sangue dal naso perché a volte possono rivelarsi dannosi invece che utili. Prima di tutto bisogna evitare di piegare la testa all’ indietro: così facendo si rischia di inghiottire il sangue perso, e ciò può indurre nausea e vomito. Poi è meglio non esporsi al sole subito dopo una perdita di sangue dal naso, né tanto meno soggiornare in ambienti troppo secchi. Da mettere al bando anche il rimedio del cotone all’ interno delle narici: una volta finita l’ epistassi, il cotone potrebbe essere difficile da rimuovere e inoltre togliendolo si potrebbe rompere la crosticina della coagulazione, facendo ricominciare l’ emorragia dal naso.

    fonte.iobenessereblog.it/
     
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