omega-3 e omega-6 gengive sane

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    DATI STATUNITENSI
    Omega-3 per gengive sane
    Gli acidi grassi polinsaturi, che si trovano nel pesce, riducono il rischio di parodontite del 20-30 per cento.


    MILANO - Le gengive si infiammano, si arrossano, diventano dolenti, si "scollano" dai denti tanto che, se non si corre ai ripari, questi possono perfino cadere. È la parodontite, un problema abbastanza diffuso che, secondo i dati di una ricerca condotta ad Harvard negli Stati Uniti, potrebbe essere evitato "facendo il pieno" di acidi grassi polinsaturi, i famosi omega-3 e omega-6 che si trovano nel pesce.

    STUDIO - La ricerca, pubblicata sul Journal of the American Dietetic Association, è stata condotta su oltre 9mila adulti che fra il 1999 e il 2004 avevano partecipato al National Health and Nutrition Examination Survey, un'indagine sulle abitudini degli americani che costituisce oggi una vera e propria miniera di dati per i ricercatori. Per il suo studio Asghar Naqvi, medico al Beth Israel Deaconess Medical Center di Harvard, ha valutato il consumo di alcuni acidi grassi polinsaturi, fra cui l'acido docosaesanoico (DHA), l'acido eicosapentanoico (EPA) e l'acido linoleico, in relazione alla presenza di piorrea. I dati mostrano che la malattia gengivale riguarda l'8.2 per cento della popolazione, ma anche che chi consuma quantità maggiori di DHA vede ridursi del 30 per cento la probabilità di avere problemi alle gengive. Anche l'EPA pare protettivo, sebbene in minor misura (il rischio di parodontite cala del 23 per cento), mentre l'acido linoleico non sembrerebbe avere grosse capacità preventive nei confronti della piorrea. La buona notizia è che non occorre mangiare un salmone intero tutti i giorni per garantirsi la salute delle gengive. Per ottenere il risultato bastano infatti 40 milligrammi di DHA e 10 milligrammi di EPA al giorno: in un etto di salmone, sgombro o tonno, per esempio, si trova oltre un grammo di DHA.

    INFIAMMAZIONE - Ma perché un acido grasso può ridurre il rischio di malattie alle gengive? Tutto merito delle loro proprietà antinfiammatorie, già abbondantemente dimostrate: «Finora il trattamento delle parodontiti si è sempre basato soltanto sulla rimozione meccanica dei batteri che provocano l'infiammazione e l'applicazione di antibiotici. Una prevenzione o addirittura una terapia nutrizionale, se fosse confermata come efficace, sarebbe più semplice ed economica - spiega Asghar Naqvi -. I nostri dati supportano la tesi secondo cui gli acidi grassi polinsaturi sono molto utili per combattere patologie su base infiammatoria: assumerli per ridurre il rischio di parodontite potrebbe avere risvolti positivi per la prevenzione di altre patologie con una componente infiammatoria, per esempio l'ictus». «I risultati principali di questo studio sono tre: innanzitutto, l'effetto preventivo è stato osservato a dosi non molto elevate di DHA ed EPA - osserva Elizabeth Krall Kaye, odontoiatra all'università di Bostono in un editoriale che accompagna l'articolo di Naqvi -. In secondo luogo, pare che queste tutto sommato limitate quantità siano una soglia oltre cui l'effetto protettivo non aumenta; infine, non paiono esserci grosse differenze di effetto se gli acidi grassi arrivano dai cibi o da integratori. Questi dati, se saranno confermati, indicano che attraverso un modesto introito di acidi grassi dalla dieta, per esempio incrementando il consumo di pesci come salmone, sgombri, acciughe, è possibile ottenere benefici clinici significativi e migliorare la salute delle gengive».

    Elena Meli

    fonte corriere della sera
     
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