Polmone: decessi in calo con Tac spirale

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    Sanihelp.it - Uno studio americano durato otto anni ha dimostrato che i fumatori sottoposti a tac spirale hanno visto ridursi del 20%­il rischio di decesso per tumore del polmone. La ricerca ha esaminato 53.000 casi di attuali ed ex fumatori in tra i 55 e i 74 anni e ne ha sottoposto per tre anni la metà a tac spirale e l'altra metà a semplice radiografia del torace. Dalla National Lung Screening Trial svolta in 33 luoghi diversi degli Stati Uniti, è emerso che 354 persone sottoposte a tac spirale sono morte di tumore al polmone contro le 442 sottoposte a sola radiografia.

    Umberto Tirelli, Direttore del Dipartimento di Oncologia Medica dell'Istituto Nazionale Tumori di Aviano, commenta: «Questo studio sponsorizzato dal National Cancer Institute e lungamente atteso dimostra per la prima volta che, come la mammografia ha ridotto la mortalità dei tumori della mammella, così anche una tac spirale a basse dosi e fatta periodicamente può ridurre la mortalità dei tumori del polmone negli attuali o passati forti fumatori.
    Certamente, il messaggio deve essere chiaro: non fumare e smettere di fumare è la principale arma preventiva dei tumori del polmone e di tante altre patologie potenzialmente mortali, ma per coloro che hanno fumato per oltre 20-30 anni un pacchetto di sigarette al giorno questo screening può essere importante perché può salvare la loro vita. Alla base di questo risultato c'è la possibilità della tac spirale di individuare tumori che altrimenti con le usuali metodologie diagnostiche, vedi la radiografia del torace, non vengono rilevati. Immagino che con macchine ancora più sofisticate, per esempio la PET, si potrà arrivare a scoprire tumori del polmone sempre più piccoli e quindi a guarire sempre più persone da questo tumore che oggi in Italia ne colpisce ben 80.000 ogni anno con una mortalità dell'80-90%. Non bisogna però dimenticare che questa non è ancora una raccomandazione da estendere a tutti gli ex fumatori ultra cinquantacinquenni, anche perché vi sono falsi positivi (cioè noduli evidenziati che non sono poi tumore) nel 25% dei casi, ansia e stress a ciò correlati, costi elevati e potenziali secondi tumori derivati dalle radiazioni dalla tac spirale. La cautela è d'obbligo e certamente, pur sottolineando il grande risultato, bisogna tener conto anche degli aspetti negativi».
     
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