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9 febbraio 2011 - Divampa la polemica sulla morte, a Marettimo, di un ginecologo palermitano. Sott’accusa è finito dapprima il servizio sanitario dell’isola, che dispone soltanto di una Guardia medica con in servizio soltanto un dottore.
Subito dopo la morte di Girolamo Agnello, 59 anni, sabato, la direzione strategica dell’ Asp di Trapani ha “richiesto al medico di guardia la stesura di una relazione dettagliata e analitica sui fatti”.
L’azienda sanitaria provinciale ha inoltre “predisposto la costituzione di una commissione con il compito di attivare una indagine per accertare eventuali responsabilità”.
L’uomo, cardiopatico, si era sentito male durante un’escursione sull’isola. Portato alla guardia medica, era morto prima che giungesse l’elisoccorso.
Ora la polemica si arricchisce di un nuovo capitolo. Il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, il parlamentare dell’IdV Leoluca Orlando, ha infatti scritto all’assessore alla Sanità della Regione, Massimo Russo, chiedendo “una relazione recante ogni utile elemento di conoscenza in merito alle notizie diffuse attraverso organi di stampa”.
“La Commissione d’inchiesta che presiedo – si legge nella lettera inviata da Orlando – senza pregiudizio per eventuali indagini in corso, intende acquisire ogni dato utile a conoscere lo svolgimento dei fatti, sia in merito alle eventuali criticità organizzative riscontrate, che in ordine ad iniziative amministrative, sanzionatorie e/o cautelari assunte a fronte di eventuali responsabilità individuali”.
Il parlamentare di Italia dei Valori conclude chiedendo “una relazione recante ogni utile elemento di conoscenza sull’accaduto”.
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