CHI E' MENO SICURO DI SE A LETTO E'....

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    PSICOLOGIA
    È più incline al tradimento
    chi è meno sicuro di sé a letto
    È questo il primo spartiacque tra il mondo dei traditori e quello dei monogami. Uomini e donne. L'esperto: "Il rischio è un circolo vizioso dove le relazioni clandestine diventano necessarie per la propria sicurezza sessuale"
    di SARA FICOCELLI

    IL TRADIMENTO, come scrisse nel 2005 Laura Kipnis nel libro-scandalo "Contro l'amore" (Einaudi), serve all'essere umano per rivendicare la propria personalità e liberarsi dalle maglie della monogamia. E' un mondo psicologico parallelo regolato da dinamiche e ragioni che variano da persona a persona: "C'è chi cerca solo sesso, chi nuove emozioni, chi una semplice distrazione. Per alcuni una relazione stabile è una gioia, per altri una prigione: dipende", spiega la sociologa della Northwestern University di Chicago 1. Ci sono però, anche in questo delicatissimo ambito, condizioni soggettive che determinano il comportamento di base: non tutti siamo nello stesso modo inclini al tradimento e, per quando molteplici siano i fattori esterni che favoriscono la scappatella, da quelli economici (statisticamente, chi è più ricco si concede più libertà) a quelli sessual-sentimentali (se la coppia è logora, l'avventura è dietro l'angolo), secondo la scienza il primo grande spartiacque tra il mondo dei traditori e quello dei monogami è l'intrinseca personalità sessuale di ognuno.

    Lo studio del ricercatore Kristen Mark dell'Indiana University pubblicato su Archives of Sexual Behavior suggerisce che, a prescindere dal carattere, dallo status economico e dall'intesa di un individuo col partner, ciò che trasforma un fidanzato (o una fidanzata) "x" in un traditore seriale o in un
    monogamo fedelissimo è il suo più intimo rapporto psicologico col sesso. Un uomo che, ad esempio, sotto le lenzuola vive col terrore di far brutta figura o non è particolarmente sicuro delle proprie abilità amatorie, sarà più incline a tradire. Una donna che invece vive nel timore di contrarre malattie o restare incinta tradirà molto meno. L'ansia da prestazione e l'insicurezza sono dunque, soprattutto per un uomo, il primo step verso l'infedeltà e questo, secondo Mark, perché "per queste persone è più facile e rilassante relazionarsi con una sconosciuta, che nulla sa del loro passato sessuale".

    Fare una stima di quante persone al mondo tradiscano abitualmente, tuttavia, è difficile. Diversi studi svolti negli anni '90 in più Paesi del mondo hanno stabilito che la percentuale, per gli uomini, si aggira tra il 20 e il 25% e per le donne tra il 10 e il 15%. "Ma negli ultimi 5-7 anni il gap si è accorciato - spiega Mark - le donne ormai tradiscono quasi quanto gli uomini". Partendo da questo presupposto, il ricercatore americano ha sottoposto 506 uomini monogami e 416 donne monogame di 31 anni di media e per metà sposati a un sondaggio online, chiedendo loro di parlare della propria relazione, dei propri comportamenti sessuali e degli eventuali tradimenti perpetrati o subìti. Dalle risposte è emerso che i due generi tradiscono grosso modo nella stessa percentuale: il 23% degli uomini e il 19% delle donne ha ammesso di aver flirtato di nascosto con una terza persona almeno una volta nel corso della relazione, e il profilo medio del traditore delineato dagli scienziati è quello di un soggetto religioso, con un buon posto di lavoro e una relazione coniugale infelice.

    Ma che c'entra tutto questo con la personalità sessuale? Molto, perché dai dati è anche emerso che gli uomini dotati di una forte personalità sessuale sono anche i più inclini a tradire: chi ad esempio si eccita facilmente è quattro volte più propenso alla scappatella di chi ha una risposta sessuale nei limiti della norma. Per le donne il discorso è diverso: nessun legame tra facilità nell'eccitazione e tradimento, ma un link fortissimo tra quest'ultimo e il livello di soddisfazione rispetto al rapporto. Per il gentil sesso, sentirsi infelici all'interno della coppia o incompatibili col partner aumenta il rischio di concedersi qualche libertà in una percentuale che va dal 2,6 al 2,9%. Al contrario, il timore di contrarre malattie o restare incinta smorza la foga di concedersi qualche scappatella del 13%. Sia per gli uomini che per le donne, comunque, ansia da prestazione e paura di non essere all'altezza amplificano la tendenza all'infedeltà: il timore di "fare cilecca" (per lui) o la paura di non raggiungere l'orgasmo (per lei) rendono dell'8% più fedifraga la donna a del 6% più "farfallone" l'uomo. "Capire a fondo la personalità sessuale è indispensabile per comprendere i meccanismi dell'infedeltà - spiega Mark - e permette di ottenere dati sul tradimento molto più attendibili di quelli ottenuti finora con calcoli demografici".

    "La soddisfazione sessuale e relazionale ha, sia per gli uomini che per le donne, un impatto molto forte sulla tendenza all'infedeltà - spiega la psicologa e sessuologa Francesca Romana Tiberi - e, laddove un rapporto risulti mancante della componente affettiva o di quella sessuale, la probabilità di andare a cercare in un'altra persona un modo per compensare questo bisogno diventa molto alta. La monogamia deve essere una scelta nella coppia, una scelta dura che, se non supportata da una sicurezza personale e sessuale di base, diventa quasi impossibile da affrontare. Soffire di una forte insicurezza sessuale nelle proprie capacità porta uomini e donne a cercare fuori dalla coppia gratifiche e rassicurazioni: il partner "estraneo" viene scelto perché percepito come meno pericoloso per la propria autostima. Fallire con uno "sconosciuto" è meno stressante e, quindi, l'abbassamento dello stress emotivo legato alla prestazione aiuta a vivere in modo molto più soddisfacente la sessualità. Il rischio è però quello di entrare in un circolo vizioso dove le relazioni clandestine diventano necessarie per la propria sicurezza sessuale".

    L'esperta spiega che molte persone non tradiscono, non tanto perché non ne sentano il bisogno, ma per paura delle conseguenze che il tradimento può comportare: "Il problema è che, una volta passata la paura, l'infedeltà diventa una vera e propria linfa vitale per il proprio ego e quindi si trasforma in una necessità. Ovviamente esistono persone con personalità più inclini al tradimento: solitamente sono uomini e donne che hanno difficoltà nel gestire e fronteggiare le frustrazioni, i piccoli e grandi "no" che la vita li porta a vivere. Questi soggetti hanno una maggior facilità nel cercare in altri partner ciò che non trovano col proprio compagno abituale. Il solo antidoto all'infedeltà risulta tuttavia, sempre e comunque, una relazione soddisfacente. Sia a livello emotivo che sessuale".
    fonte repubblica
     
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