Raffreddore sinusite mal di gola tosse come curarsi

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    Mali di stagione: rimedi naturali
    Sono sempre più numerosi gli italiani che scelgono la medicina alternativa per prevenire e curare raffreddori e influenze. Ecco una guida per orientarsi nel mondo della naturopatia.

    Mal di gola

    L’omeopatia offre diverse soluzioni mirate. Belladonna (9 CH) è indicata quando si avverte dolore alla deglutizione, spesso accompagnato a febbre, mentre Phytolacca decandra (7 CH) è preferibile quando le tonsille sono arrossate e il dolore si irradia alle orecchie.

    Le classiche “placche” bianche sulle tonsille si possono curare con Mercurius solubilis (30 CH), mentre per la raucedine e il dolore laringeo solitamente si prescrivono Aconiutum napellus (7 CH) o Arum triphyllum (7 CH). Anche la fitoterapia possiede armi preziose: propoli ed echinacea sono antibiotici e antisettici naturali, efficaci e privi di controindicazioni, perfetti anche per i bambini e le donne in gravidanza.

    Raffreddore


    In gergo medico rinite acuta, è il malanno invernale più diffuso. La fase di esordio, con starnuti, rinorrea, lacrimazione e malessere generale, si può curare con i rimedi omeopatici Sticta polmonaria (7 CH) e Nux vomica (7 CH). Ostruzione nasale e muco si contrastano invece con Allium cepa 5 CH (in caso di rinorrea acquosa), Kalium muriaticum 7 CH (se la rinorrea è mucosa) o Pulsatilla (9 CH).

    Anche lo zenzero è molto usato in fitoterapia per contrastare i sintomi delle malattie da raffreddamento, grazie al suo potere riscaldante e alla capacità di asciugare il muco prodotto in eccesso. L’olio essenziale di pino silvestre, vaporizzato con acqua, aiuterà a decongestionare e liberare le vie respiratorie.
    Sinusite
    L’infiammazione della mucosa che riveste i seni paranasali si manifesta con dolore alla radice del naso (sinusite frontale) o a livello degli zigomi e delle arcate dentarie (sinusite mascellare). Quando la secrezione nasale è scarsa o nulla, il medicinale omeopatico più comunemente prescritto è Sticta polmonaria (5 CH).

    Kalium iodatum (5 CH) si prescrive, invece, in caso di secrezione moderata; Kalium bichromicum (7 CH) e Hydrastis (7 CH) in caso di secrezione purulenta. Il medico deve però monitorare attentamente l’evoluzione della malattia perché, se non compare un significativo miglioramento entro 48 ore, è doveroso instaurare una terapia antibiotica adeguata.
    Otite
    Provocata da agenti virali o più raramente batterici, si manifesta con dolore all’orecchio (otalgia), calo dell’udito (ipoacusia), senso di ovattamento e talora febbre media o bassa. Per una corretta diagnosi e conseguente prognosi spesso è necessaria un’otoscopia.

    Nel 70 % circa dei casi i sintomi si risolvono spontaneamente entro 3 giorni e quindi solo una parte delle otiti catarrali necessita di una terapia antibiotica. Per abbreviare i tempi di guarigione l’omeopatia consiglia Ferrum phosphoricum 9 CH (in assenza di febbre), o Belladonna 9 CH in caso di febbre.
    Influenza

    Per influenza si intende un’affezione respiratoria acuta a esordio brusco e improvviso con febbre superiore a 38° accompagnata nell’adulto da almeno uno di questi sintomi: cefalea, malessere generalizzato, astenia, tosse, faringodinia, congestione nasale. La prevenzione rappresenta un’arma importante contro il contagio: da circa 80 anni il preparato omeopatico Oscillococcinum viene utilizzato in tal senso, non presenta effetti collaterali significativi e può essere utilizzato anche in associazione ad altre terapie per tutta la durata del periodo di rischio (da settembre a marzo). Anche Astragalus membranaceus rappresenta uno dei fitoterapici più indicati.

    Durante la malattia, invece, le cure naturali attingono alla fito-gemmoterapia: Ribes nigrum e tintura madre di Echinacea
    Tosse

    I medicinali omeopatici prescritti più frequentemente per la tosse secca sono Bryonia (7 CH) e Spongia tosta (7 CH), o Drosera (9 CH) per le crisi di tosse notturne. Per la tosse catarrale sono invece indicato Ipeca (7 CH) o Antimonium tartaricum (9 CH). In commercio esistono poi sciroppi omeopatici privi di effetti collaterali noti che contengono miscele di medicinali riconosciuti per la loro azione sull’irritazione delle vie aeree, come Anemone pulsatilla, Rumex crispus, Myocarde, Coccus cacti oltre a quelli già citati.

    La fitoterapia suggerisce invece l’utilizzo di tinture madri di malva, lavanda, altea e papavero in caso di tosse secca, oli essenziali di timo e pino come espettoranti e antisettici. Per favorire la risoluzione della tosse, infine, può essere utile l’omeopatico Sulfur iodatum (15 CH).

    fonte.leiweb.it/
     
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