DISTORSIONE ALLA CAVIGLIA STORTA GONFIORE

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    MI SPIEGHI DOTTORE
    Cosa fare se si prende una «storta»

    Distorsione alla caviglia: valutare colore e gonfiore
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    La distorsione della caviglia è il trauma più frequente in quasi tutti gli sport, e anche quando si cammina è possibile compiere un «passo falso» magari perché si indossano scarpe poco adatte o perché il terreno è irregolare. «Il più frequente meccanismo distorsivo avviene in inversione, cioè con una rotazione interna della pianta del piede e dislocazione dei capi articolari — spiega Alessandro Farnetti, responsabile dell'Unità operativa di chirurgia del piede e della caviglia dell'Istituto clinico Città Studi di Milano —. Se ciò accade rapidamente o con molta forza la capsula articolare e i legamenti subiscono una trazione eccessiva e si possono rompere o disinserire parzialmente dall'osso. A volte c’è anche frattura della caviglia (malleoli peroneale e tibiale) o del piede (quinto osso metatarsale)».

    Che cosa succede in caso di distorsione?
    «Nei traumi lievi (i più comuni), i legamenti si estendono senza rompersi. La distorsione procura un dolore acuto, ma non compromette la possibilità di muoversi. Nelle forme moderate in genere c’è parziale rottura del legamento peroneo-astralagico anteriore: l'articolazione è dolente, gonfia, tumefatta, arrossata e si fatica a muoverla; il cammino è doloroso e insicuro. Le forme gravi comportano la rottura completa di più legamenti e, talora, fratture a caviglia o piede; si sente molto dolore, la caviglia si gonfia sempre di più e l'ematoma si espande. Non si riesce a muovere la caviglia nè a camminare».

    Come bisogna comportarsi dopo una "storta"?
    «In prima battuta sempre riposo con l'arto sollevato, ghiaccio e, eventualmente, un antinfiammatorio. Per camminare si possono usare due stampelle e, se il trauma è più grave di quanto sembrava inizialmente, va fatto un controllo medico con radiografia della caviglia. A seconda della gravità potrà essere proposta l'immobilizzazione della caviglia con una valva gessata o un gesso a stivaletto intero, mentre successivamente è utile un tutore bivalve. In genere una distorsione anche grave curata bene non richiede chirurgia. Piuttosto, passata la fase acuta, è bene seguire un programma di riabilitazione per recuperare il movimento articolare, ottenere stabilità sul piede e rieducare la deambulazione. Molto utile è la ginnastica propriocettiva su appoggio instabile per riconquistare una normale funzione articolare».

    È possibile avere le caviglie "deboli"?
    «Spesso chi va in contro a ripetute distorsioni pensa di avere le caviglie deboli. In realtà, l’instabilità della caviglia è rara e di solito conseguente a un trauma mal curato. Nella maggior parte casi chi prende spesso "storte" ha una "instabilità" del piede, per una serie di motivi: patologie malformative, biomeccaniche o semplicemente un "piede doloroso" non permettono un appoggio stabile e così a farne le spese è la caviglia. In questi casi, per evitare ripetuti episodi di distorsione bisogna agire alla radice del problema e quindi sul piede instabile».

    Antonella Sparvoli
    corriere.it
     
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0 replies since 20/1/2012, 05:46   58 views
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