RAOUL BOVA SEXY MAN

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +1   -1
     
    .

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    54,922
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Offline
    i-guardiani-del-tesoro
    I Guardiani del Tesoro: Raoul Bova

    volker-bruch-e-raoul-bova
    Figlio di un dipendente dell'Alitalia originario di Roccella Jonica (Reggio Calabria), e di madre originaria di Acerra (Napoli), nasce e cresce a Roma in una famiglia tranquilla composta da 5 persone (i genitori, lui e le due sorelle).
    Dopo essersi diplomato all'Istituto Magistrale, si iscrive all'ISEF, ma abbandona gli studi prima della fine dei corsi. Nel frattempo comincia la sua carriera sportiva: a 16 anni vince il campionato italiano giovanile di nuoto nei 100 metri stile dorso. A 21 anni presta servizio militare, nel corpo dei Bersaglieri.
    Si iscriverà quindi ai corsi di recitazione della scuola di Beatrice Bracco, ma li abbandonerà presto per intraprendere la carriera d'attore. Nel 1992 esordisce nella miniserie tv di RAI-UNO Una storia italiana, diretta da Stefano Reali, biografia dei fratelli Giuseppe e Carmine Abbagnale, glorie del canottaggio italiano. Nello stesso anno appare per la prima volta sul grande schermo con i film Quando eravamo repressi, regia di Pino Quartullo, e Mutande pazze, regia di Roberto D'Agostino.
    Dopo molte interpretazioni in fiction La Piovra 7-8-9, Ultimo 1-2-3) e lungometraggi italiani,lo vediamo recitare in svariati film U.S.A. :nel 2002 in Avening Angelo con Silvester Stallone e Anthony Quinn,nel 2003 in Under the Tuscan Sun con Diane Lane e nel 2004 da protagonista in Alien vs Predator. Nel 2003 è anche protagonista insieme a Giovanna Mezzogiorno nel film La finestra di fronte diretto da Ferzan Ozpetek.
    Andando a ritroso il primo vero successo è il film del 1993 di Carlo Vanzina, Piccolo grande amore, in cui ha il ruolo di Marco, un maestro di surf che conquista la bella principessa straniera, interpretata da Barbara Snellenburg. Nel 1996 lo vediamo protagonista nel film poliziesco diretto da Claudio Fragasso Palermo Milano solo andata con Giancarlo Giannini e nel film La lupa con Monica Guerritore, tratto dalla "novella" di Giovanni Verga diretto da Gabriele Lavia. Nel 2006 debutta nella serie-tv U.S.A. A proposito di Brian con Rosanna Arquette e in Italia è protagonista nella fiction: Nassiriya - Per non dimenticare diretta da Michele Soavi; l'anno successivo lo vediamo recitare con Michael Keaton nel telefilm U.S.A. The Company nel ruolo di Roberto Escalona. Sempre nel 2007 esce: il suo film (in Italia) (attore e produttore) Io, l'altro, per la regia di Mohsen Melliti, trionfa al Magna Grecia Film Festival di Soverato, come miglior opera prima; in autunnno dello stesso anno lo rivediamo protagonista nel lungometraggio: Milano-Palermo: il ritorno di Claudio Fragasso. Alterna molte interpretazioni da protagonista nelle fiction-tv,spot- pubblicitari e al cinema. Nel gennaio 2008 esce il film (campione d'incassi) Scusa ma ti chiamo amore regia di Federico Moccia dove lo vediamo protagonista in una commedia brillante; sempre nel 2008 prenderà parte nel film diretto da Giuseppe Tornatore Baaria - La porta del vento. Sempre nello stesso anno usciranno nelle sale cinematografiche tre film da protagonista: Out of the Night, regia di Claudio Macor, Dare to love me di Alfonso Arau e Liolà, con Giancarlo Giannini, diretto da Gabriele Lavia. Nel 2009 reciterà nel film Come un Delfino regia di Stefano Reali. Sarà presente anche nella fiction di Canale 5, "Intelligence - Servizi e Segreti" dove interpreta il protagonista, l'agente Marco Tancredi.

    scena-dazione

    raoul-bova-e-anna-friel
     
    Top
    .
  2.     +1   -1
     
    .

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    54,922
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Offline
    262458_652797444733656_737447421_n

    Raul Bova, il giallo dell'evasione fiscale: la Cassazione chiede altre verifiche http://bit.ly/1263xMx
     
    Top
    .
  3.     +1   -1
     
    .

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    54,922
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Offline



     
    Top
    .
  4.     +1   -1
     
    .

    Senior Member

    Group
    Administrator
    Posts
    54,922
    Location
    Emilia Romagna

    Status
    Offline



    «Quando ai tuoi figli dicono: "Tuo padre è un ladro, tuo padre divorzia, tuo padre è gay» Raoul Bova parla della sua separazione, dei problemi col fisco e di molto altro. E lo fa per proteggere i suoi figli

    «Se io sono un personaggio pubblico e conosco le regole del gioco, i miei figli non hanno fatto nulla per meritarsi questo trattamento... L'assedio dei fotografi li spaventa... Poi c'è la scuola: i compagni a casa hanno genitori che leggono, ascoltano, e a tavola commentano queste cose, e i figli le sentono, e tornando a scuola le ripetono, con la cattiveria che possono avere i bambini: tuo padre sta male, tuo padre è un ladro, tuo padre divorzia, tuo padre è gay... Se mi vedo costretto a parlare, è per proteggere loro».

    Così Raoul Bova, nella storia di copertina del numero di Vanity Fair in edicola da mercoledì 9 ottobre, spiega la decisione di «mettere le cose in chiaro» sul gossip che da qualche mese gira a proposito dell'attore, al cinema a fine anno in Indovina chi viene a Natale di Fausto Brizzi.

    A cominciare dalle voci di dissapori con Chiara Giordano, sua moglie da 13 anni e madre dei suoi due figli. Infrangendo il silenzio che entrambi finora hanno tenuto, Bova racconta che in effetti si stanno separando, e che la crisi è in corso da anni.

    «Chiara e io nel tempo siamo molto cambiati. Il cambiamento a volte unisce e a volte no. Noi due, purtroppo, non ci siamo più capiti... Allora è iniziato un periodo molto lungo – quasi tre anni ormai – in cui ci siamo parlati, ci siamo confrontati. Abbiamo provato in tutti i modi a risolverli, quei problemi, ma purtroppo non è bastato... E alla fine abbiamo deciso di comune accordo, con grandissimo dolore e con grandissima civiltà, di prendere strade diverse. Lo abbiamo fatto perché crediamo troppo al valore della famiglia per tenerla in piedi a qualunque costo, come facciata, senza onestà. È un atto non dico di amore, ma di rispetto per l'amore che c'è stato tra di noi».

    Nell'intervista, oltre a parlare dei sensi di colpa nei confronti dei figli, Bova mette le cose in chiaro sulla sua situazione con il fisco – dopo il sequestro di tre abitazioni di sua proprietà – sul recente ricovero in ospedale e affronta le voci sulla sua sessualità: «Lo dico apertamente, mi piacciono le donne. Se fossi omosessuale, credo che non avrei nessun problema a riconoscerlo. O forse non lo direi: perché questo obbligo di dichiararsi, di giustificarsi? Nessuno va in giro a dire: piacere, sono etero. Più di metà dei miei amici sono gay. Persone con cui sono cresciuto e andato a scuola, con cui lavoro. È per loro, soprattutto, che mi fa ribrezzo questo modo razzista e retrogrado di usare l’etichetta di omosessuale come una macchia inconfessabile, come una peste».
     
    Top
    .
3 replies since 21/6/2012, 05:06   93 views
  Share  
.