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di Lorena Loiacono
ROMA - Scaffali vuoti in farmacia, il vaccino antinfluenzale è introvabile. Ma questa volta l'assenza del siero non è dovuta all'esaurimento scorte quanto piuttosto al fatto che, in Italia, il vaccino non è mai arrivato. Eppure, secondo il diktat del ministero della salute, la campagna antinfluenzale sarebbe dovuta partire ieri per andare avanti fino al 31 dicembre prossimo.
Così non è stato, peraltro senza comunicazioni da parte del ministero. Per motivi tecnici i tempi della fornitura si sono allungati e la colpa sembra essere di uno dei tre virus presenti nel vaccino che, riproducendosi in maniera particolarmente lenta, ha bloccato i controlli finali facendo così slittare la distribuzione in Italia. Tutto fermo, quindi, fino a data da destinarsi, visto che il ministero della Salute non ha ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale la delibera per l’autorizzazione alla vendita del farmaco, con il relativo prezzo.
Uno stop improvviso che, di fatto, ha lasciato a mani vuote i medici di base pronti a somministrare il vaccino negli ambulatori: le dosi necessarie infatti erano già state richieste per tempo dai camici bianchi, entro il 30 settembre scorso, calcolando il numero degli assistiti over 65 e con patologie a rischio. Una situazione di stallo che rischia di diventare pericolosa. L'azienda sanitaria dell'Alto Adige, la prima a lanciare l'allarme, ha fatto sapere che la campagna antinfluenzale è stata posticipata a metà novembre. Quindi con un mese di ritardo sui tempi stabiliti e con inevitabili ripercussioni sull'intera campagna di vaccinazione: il picco influenzale infatti, con un inverno rigido, potrebbe arrivare già tra fine dicembre e inizio gennaio, lasciando così molti pazienti senza la giusta copertura, considerando i tempi necessari per convocare tutti i malati negli studi medici e somministrare il farmaco. Il ministero della salute, infatti, ha come obiettivo quello di coprire il 95% dei pazienti a rischio. «L'influenza quest'anno sarà più forte rispetto al 2011 – ha spiegato il virologo dell'Università degli studi di Milano, Fabrizio Pregliasco – arrivando a 4-6 milioni di malati. Inoltre, per colpa degli sbalzi di temperatura a cui siamo sottoposti, il fisico si sta debilitando con i virus parainfluenzali che ogni settimana mettono già a letto 150 mila italiani».
fonte leggo.it
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