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le intercettazioni - il rapimento Caso Calevo, le intercettazioni. Bandoni: «Voglio picchiarlo». Destri: «Non adesso» I dialoghi tra i rapitori stupiti che la lettera di riscatto non fosse ancora arrivata Pierluigi Destri e il nipote Davide Bandoni Credevano di essere al sicuro i rapitori di Andrea Calevo. Ma il loro furgone li aveva traditi. Una telecamera di sorveglianza aveva intercettato il passaggio dell'auto di Calevo seguita da un furgone bianco. E poco dopo aveva registrato il passaggio del solo furgone bianco. Da lì gli inquirenti, si viene oggi a sapere dai primi documenti depositati i procura, hanno cominciato a identificare i rapinatori e il loro covo. E a intercettare i loro dialoghi.
NONNO E NIPOTE - È proprio dalle intercettazioni che si identificano le dinamiche Pierluigi Destri, 70 anni, cliente di Calevo ideatore del rapimento e carceriere, e il nipote Davide Bandoni, 23 anni. Praticamente i capo-banda. E i loro dialoghi come quelli avvenuti nelle vicinanze di una cabina (si pensa telefonica)
IL PERMESSO - Davide Bandoni: «Proviamo dalla cabina... se non c'è la spediamo.. Pezzo di merda...». Bandoni si rivolge a Destri, quasi chiedendo un permesso. «Posso un po' gonfiarlo... Ho voglia di "pistarlo"». Destri che coordina le azioni è chiaro: «No, non adesso».
OMISSIS E LETTERE - Bloccata la smania di pestaggio del nipote tra diversi omissis le intercettazioni documentano anche il nervosismo dovuto al fatto che i media continuino a ripetere che nessuna richiesta di riscatto è stata fatta. A iniziare il discorso, questa volta è il Pierluigi Destri: «Strano che non gli è ancora arrivata... A sua madre non c'è arrivata la lettera». Bandoni: «Che lettera... La sua?». Destri conferma: «La sua». Il nipote non si accontenta: «Quella che ha scritto lui?». Destri: «Eh». Bandoni: «Ci vuole tempo che arriva...». Destri risponde: «Devo spedire l'altra». E Bandoni ipotizza: «O gliela hanno tenuta... Se la sono tenuta i....». «Può essere... », chiude Destri che secondo gli inquirenti è la mente organizzativi e qui sembrerebbe confermarlo: «Devo mandargli io... in Toscana».
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