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ROMA, AMMINISTRATIVE: SI VOTA IL 26 E 27
MAGGIO. EVENTUALE BALLOTTAGGIO A GIUGNO
di Andrea Managò
ROMA - Ora è ufficiale. Il Viminale ha stabilito che le elezioni comunali a Roma si svolgeranno il 26 e 27 maggio, con l’eventuale ballottaggio fissato il 9-10 giugno. Contemporaneamente si andrà al voto anche per i Municipi, ma sui loro confini pende ancora l’incertezza dopo la riforma di Roma Capitale.
Si prevede insomma una lunga campagna elettorale per il Campidoglio, tre mesi a partire dal giorno successivo al voto per politiche e la Regione Lazio. Mai come in questo caso il responso delle urne di politiche e regionali sarà un primo test per capire le intenzioni di voto dei romani.
Finite in soffitta le primarie, a meno di colpi di scena Gianni Alemanno sarà nuovamente il candidato del centrodestra. Appresa la data del voto il sindaco ha subito commentato: «Come promesso non mi sono candidato in Parlamento, senza paracadute mi ricandido per aiutare Roma a uscire dalla crisi». In caso di sconfitta l’exit strategy potrebbe essere un seggio all’Europarlamento nel 2014. Diverse però le incognite sul suo percorso: non è scontato il sostegno pieno di Silvio Berlusconi dopo le parole del sindaco sull’inopportunità di una sua ricandidatura come premier. Così, con un Pdl in possibile caduta libera, Alemanno punterà tutto sulla sua lista Rete Attiva per Roma. A insidiarlo a destra ci proverà Umberto Croppi di Fli, anche se i centristi sembrano intenzionati a sostenere l’imprenditore Alfio Marchini.
A vantaggio di Alemanno gioca l’estrema incertezza nel centrosinistra. Tra fine marzo e i primi di aprile si terranno le elezioni primarie, con una lista di candidati senza precedenti. Finora solo per il Pd hanno annunciato la loro partecipazione l’eurodeputato David Sassoli, l’ex ministro Paolo Gentiloni, l’ex assessore provinciale Patrizia Prestipino e l’ex consigliere comunale Umberto Marroni. Sulla sponda Sel invece correranno il consigliere regionale Luigi Nieri e la new entry Gemma Azuni. Senza dimenticare Mattia Di Tommaso del Psi e Sandro Medici per la lista Ingroia. Tanti nomi ma nessuno sembra raccogliere un consenso largo tra gli elettori. Potrebbe farlo Ignazio Marino, il chirurgo-senatore sarà capolista nel Lazio in Senato per sondare il terreno, ma preferirebbe un incarico nazionale in un possibile governo di centrosinistra.
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