ALITALIA STOP A VOLI CARPATAIR SU NOSTRE TRATTE

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    FUORI PISTA A FIUMICINO
    Alitalia: stop a voli Carpatair su nostre tratte
    La decisione della compagnia fino all'esito delle indagini
    La Procura indaga per disastro colposo per ora contro ignoti
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    ROMA - Stop ai voli Carpatair sulle tratte gestite da Alitalia fino all'esito delle indagini sull'incidente di Fiumicino. È la decisione presa della compagnia, secondo quanto riferiscono fonti sindacali al termine di un incontro con l'aministratore delegato della compagnia Andrea Ragnetti. La decisione la riferisce il segretario nazionale della Filt Mauro Rossi, dopo l'incontro tra sindacati ed i vertici Alitalia sull'incidente sull'Atr72 della Carpatair che, nella serata di sabato, è uscito fuori pista all'aeroporto di Fiumicino provocando il ferimento di 16 persone. Durante l'incontro, spiega Rossi «ci è stata anche illustrata l'efficienza e la professionalità delle risorse Alitalia e Adr che hanno svolto operazioni assistenza ai passeggeri». «Non nutrivamo alcun dubbio sulla professionalità dei lavoratori - prosegue il dirigente sindacale - mentre continuiamo a nutrire enormi perplessità circa la pratica di cessione di attività Alitalia a vettori terzi».

    DISASTRO COLPOSO - Sull'incidente la procura di Civitavecchia procede per disastro colposo, per il momento contro ignoti. Il sindacato Avia denuncia che l'evacuazione del velivolo sarebbe avvenuta grazie a quattro assistenti di volo fuori servizio e non alla hostess regolarmente in servizio (rimasta ferita ma dimessa lunedì pomeriggio dal Policlinico Gemelli dove era ricoverata). Anche i consumatori si muovono con una diffida all'Enac.
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    L'aereo rimosso e senza logo dopo l'incidente (Ansa)
    RIMOZIONE DEL LOGO - Per quanto riguarda invece la cancellazione del logo Alitalia dall'aereo Carpatair finito fuori pista (che aveva sollevato diversi interrogativi) si è saputo che la rimozione è stata fatta, previa autorizzazione della magistratura, prima ancora del sequestro del mezzo. Lo si apprende da fonti giudiziarie.

    LA DENUNCIA - «L'evacuazione dell'Atr72 è avvenuta grazie alla presenza di quattro nostri colleghi fuori servizio perchè purtroppo sembrerebbe che il posizionamento dell'equipaggio durante il momento dell'atterraggio non fosse stato quello conforme» denuncia il presidente dell'Avia, Antonio Di Vietri, ai microfoni di Radio Città Futura. «La collega che si è fatta male - ha aggiunto - sembra che non fosse nella posizione in cui si doveva trovare al momento dell'atterraggio, cioè al suo posto seduta e con le cinture allacciate e se il membro di equipaggio è inabilitato, non è in grado di coordinare l'evacuazione».
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    Un aereo CarpatairUn aereo Carpatair
    SUBAPPALTO - «Il contratto di subappalto - ha sottolineato - non è stato rescisso ma solo sospeso da Alitalia e le nostre notizie degli interni parlano non di due, bensì di tre aerei verniciati, con una linea di tendenza che addirittura intendeva subappaltare dieci aerei alla compagnia rumena» sottolineando che «il contratto originario prevedeva che la Carpatair dovesse solo collegare l'Italia con la Romania, ce la siamo ritrovata che fa rotte interne, con dei biglietti venduti a prezzo pieno, con un vantaggio nullo per l'utente ed un risparmio solo per l'azienda». Di Vietri non ha risparmiato critiche a Cai: «Questa compagnia ha messo la gente in cassa integrazione pagata da tutti noi e fa lavorare gli stranieri con delle ulteriori sovvenzioni, magari dagli enti locali. È incredibile che venga tollerato visto che gli Enti di vigilanza e il Ministero del Lavoro sono a conoscenza di tutto».

    INVESTIGATORI AL LAVORO - La polizia di Fiumicino ha inviato lunedì mattina il fascicolo informativo alla Procura di Civitavecchia, che ha aperto un'inchiesta sulle cause che hanno portato al fuori pista. Gli investigatori di Fiumicino guidati da Antonio Del Greco, hanno completato i verbali degli accertamenti e delle deposizioni di tutte le persone ascoltate a partire dalla notte tra sabato e domenica e per tutta la giornata di domenica. L'Atr 72, rimosso domenica pomeriggio e trasportato davanti a un hangar del Leonardo da Vinci, è ancora sotto sequestro. Prosegue, intanto, anche l'indagine interna avviata da Alitalia».

    CODACONS - E ora anche i consumatori si muovono. «È gravissimo che agli utenti, al momento dell'acquisto di un biglietto, non siano rese informazioni chiare e precise circa il vettore che eseguirà il collegamento aereo». È quanto denuncia Carlo Rienzi, presidente di Codacons che ha presentato una formale diffida all'Enac e una denuncia alla Procura della Repubblica di Roma.

    BIGLIETTI POCO CHIARI - «Le diciture che appaiono sui biglietti, e che dovrebbero individuare le compagnie aeree "terze" sulle quali si viaggerà - continua - sono assolutamente insufficienti e incomprensibili, e rischiano di configurare una lesione ai diritti dei passeggeri». «Per tale motivo - continua - il Codacons ha deciso di presentare una formale diffida all'Enac, affinchè sia immediatamente imposto ad Alitalia e a tutte le compagnie aeree di indicare chiaramente al momento dell'acquisto di un biglietto il nome del vettore che eseguirà il collegamento». Non solo. L'associazione ha deciso di rivolgersi anche alla Procura di Roma, attraverso un esposto in cui si chiede di accertare se le mancate indicazioni chiare e comprensibili circa i voli appaltati ad altre compagnie, possano configurare illeciti come la truffa e la frode in commercio a danno degli utenti, in relazione al non rispetto delle norme sulla trasparenza in favore dei consumatori»

    Redazione Roma Online
    fonte corriereit
     
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