MILANO, PRESIDENTE ASSOCIAZIONE ANTI RACKET SI DÁ FUOCO DAVANTI ALLA RAI -FOTO

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    MILANO, PRESIDENTE ASSOCIAZIONE ANTI
    RACKET SI DÁ FUOCO DAVANTI ALLA RAI -FOTO
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    MILANO - "Tra 5 minuti mi do fuoco per tutte le vittime di usura. Addio''. E' questo l'ultimo messaggio che Frediano Manzi, il controverso fondatore dell'associazione Sos Racket e usura ha mandato prima di darsi fuoco, stasera, davanti alla sede della Rai, a Milano. Prima di cospargersi di benzina e appiccare le fiamme a se stesso con un accendino, Manzi ha consegnato alla tv di Stato una lettera in cui ribadisce il motivo del suo gesto, accompagnandolo con delle richieste, disperate tanto quanto lui. ''Per le vittime dell'usura che nessuno aiuta'', si legge nel foglio, scritto a mano. Poi alcune richieste, quelle degli ultimi 10 anni di lotte. ''Una commissione d'inchiesta sul caso Ferrigno'', o ''rimozione del presidente del Fondo nazionale antiusura''.

    PROSTRATO. In realta' Frediano Manzi da tempo versava in uno stato di profonda prostrazione, e aveva recentemente gia' tentato il suicidio. Dopo i clamori seguiti alle importanti inchieste che le denunce della sua associazione (che negli anni e' diventata un punto di riferimento per le vittime del racket) avevano fatto partire, nell'ambito non solo dell'usura ma dell'intreccio tra la criminalita' organizzata e gli enti locali, lui stesso era scivolato nel baratro finendo a sua volta denunciato per aver simulato un attentato a uno dei suoi negozi di fiori. Cosi' era inevitabilmente cominciato il declino della sua credibilita'. Una situazione che, insieme ai suoi problemi economici e alle continue minacce della criminalita' organizzata, lo avevano minato profondamente spingendolo ormai a una vita border line

    AUTISTA LO HA AIUTATO. Questa sera, alle 20.30, il gesto piu' disperato. Manzi sarebbe morto subito se non fosse stato per il provvidenziale intervento di un'autista di un tram, il '19', che lo ha visto dimenarsi tra le fiamme e ha avuto la prontezza di spirito di prndere l'estintore, scendere e svuotarglielo addosso. ''Stavo transitando in corso Sempione - ha raccontato - quando ho visto le fiamme e istintivamente mi sono fermato. Poi ho capito che era un uomo e sono sceso con l'estintore e ho spento il fuoco che lo avvolgeva''. Manzi, subito soccorso, ha riportato gravi ustioni a braccia e torace. Trasportato in codice rosso all'ospedale di Niguarda, si trova ricoverato in prognosi riservata.
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