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Sfida alla pioggia, in quarantamila
al debutto di Vasco dopo due anni
VIDEO
Stasera il primo dei concerti torinesi
Ventidue brani, due ore di spettacolo
letizia tortello
Ci siamo. Il Live Kom 013 stasera invaderà lo stadio Olimpico con 40 mila persone. Parte oggi, da Torino per quattro date e in replica a Bologna a fine mese, la mini tournée di Vasco Rossi.
E parte con una promessa mantenuta: «Ritornerò nella vostra città, la prima che mi ha adottato, perchè ve lo devo. Qui ho interrotto il tour del 2011», aveva detto il Blasco ai fan, dopo quel brusco stop due anni fa, a causa di un malore.
Ora, quel filo si riannoda da Torino. Stasera, domani, venerdì e sabato prossimo, il Komandante si esibirà per 2 ore e 20 ogni sera (salvo eventuali bis e tris) in uno spettacolo che prevede 22 brani più un medley, con una scaletta che si annuncia «molto rock e molto vicina ai temi sociali, rispolverando pezzi degli anni ’90, da “Gli spari sopra”, “Stupendo”, e un poco più indietro “C’è chi dice no”», spiegano dal suo entourage.
Dopo la «data zero» di venerdì sera, concessa in esclusiva a 2000 fan ufficiali del Club di Vasco, le scalette in questi giorni impazzavano sulla rete. Il Komandante e gli otto musicisti della band, che non hanno smesso un giorno di provare, stupiranno inserendo di sicuro qualche chicca, immersi in un’atmosfera di raggi di luce che dal palco con la gigantografia «Vasco» si irradiano verso il cielo.
L’ostacolo più grande potrebbe essere la pioggia. Purtroppo, si annuncia una giornata di acquazzoni. Ma il pubblico che lo attende da giorni non si fa intimidire: «Neanche la sentiamo, non ci fermerà un po’ d’acqua. Mantellina e via, sotto la pioggia è tutto più bello, memorabile», dice Maurizio Frascolla, talmente sfegatato da aver chiamato la figlia Alba Chiara. E’ al suo 100° concerto. Francesca Uggè, mamma di 38 anni, campeggiatrice davanti all’Olimpico da giorni, ha deciso 8 anni fa che il bimbo si sarebbe chiamato Vasco, e così è stato.
Tutto è pronto per accendere i riflettori. Il pubblico può entrare allo stadio dalle 15, biglietteria dalle 12. Il palco è mastodontico. Hanno iniziato a montarlo dal 23 maggio, assemblando pezzi di ferro con le gru e grazie al lavoro dei «rigger», gli arrampicatori. È il frutto del lavoro di 70 tecnici, venuti da tutta Europa, dalla Svizzera, dall’Ungheria. «Non abbiamo nulla da invidiare a produzioni come U2 e Madonna», commenta il direttore di produzione, Riccardo Genovese. «Torino, ormai, è dentro il circuito dei grandi artisti mondiali», aggiungono Jimi Muttoni e Marco Lepore, di Set Up Live. Il Vasco show può partire, una macchina costata 4 milioni di euro. «L’uomo più semplice», il suo ultimo singolo, squarcerà il cielo e infuocherà l’abbraccio dei fan.
fonte la stampa
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