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sorriso@.
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Una giovane donna di Salerno, Angela Bianco, di 26
anni, ha un tumore al cervello ed è incinta, ma non intende sottoporsi a
cure che possano danneggiare la bambina che ha in grembo. L’unica
speranza sembra sia l’impiego di un macchinario innovativo, il ‘Cyber
Knife’, un coltello cibernetico ad alta precisione, che potrebbe
rimuovere il tumore senza danni per il feto. Il problema è che il
macchinario è disponibile in una clinica privata di Bari, la Mater Dei
che però non è autorizzata ad utilizzarlo. Per questo, dopo l’appello
della giovane diffuso oggi dalla stampa, la Regione Puglia ha esaminato
la questione in una riunione e si è detta «disponibile» a dare il via
libera alla procedura ponendo, però, alcune condizioni di sicurezza
nell’uso del macchinario. Non resta che attendere la richiesta della
clinica che, fa sapere l’assessore regionale alla Salute, Elena Gentile,
non è finora pervenuta.«La vicenda è stata appresa da noi soltanto dalla
stampa – ha detto l’assessore – siamo vicini alla giovane donna che è in
attesa di Francesca Pia e speriamo che tutto si risolva per il meglio».
Si è mosso anche il presidente della Regione, Nichi Vendola, che sta
informando anche il ministro della Salute. Immediata è stata, infatti,
la convocazione di una riunione per esaminare il caso e trovare una
soluzione in tempi brevi. «Noi siamo a completa disposizione per fare
tutto ciò che è possibile per venire incontro alle esigenze di questa
giovane mamma – ha detto l’assessore Gentile -. Occorre però rendere
chiaro quale sia il problema che è necessario affrontare. La Cyber Knife
è collocata nella clinica Mater Dei, del gruppo Cbh, che ad oggi non è
autorizzata all’esercizio della radioterapia, nè ha presentato richieste
di autorizzazioni». «L’autorizzazione non è solo una questione di
burocrazia – spiega l’assessore – ma una sostanziale questione di
sicurezza nell’uso della macchina».La Cyber Knife è sicuramente efficace nel
trattamento dei tumori, ma si tratta di un macchinario che deve essere
utilizzato in ambienti protetti, secondo rigide prescrizioni, poichè
emette radiazioni potenzialmente dannose per il paziente e gli
operatori«. La Regione, quindi, ha assicurato la disponibilità a
concedere l’autorizzazione, a condizione che »insieme alla richiesta di
autorizzazione ci sia una relazione tecnica che definisca le procedure
mediche che si intendono adottare e il relativo percorso assistenziale«.
La Regione chiederà inoltre un parere ad una commissione di esperti
nelle discipline mediche interessate dall’intervento.Fonte: IL MATTINO
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DAVIDE ^^.
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Che bello!
Glielo auguro!
Che lei e la piccola stiano bene...e gli auguro molta felicità.